Napoli, dimissioni di 7 consiglieri della camera di commercio

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Confesercenti Campania dice la sua sulle dimissioni in blocco di 7 consiglieri di opposizione della Consiglio Camerale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli.

Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno ha infatti sottolineato: «Ci rifiutiamo di accompagnare ancora un fallimento che fino ad oggi non ha mai sostenuto i bisogni delle imprese. Confesercenti ha deciso per questo di richiamare i propri rappresentanti presenti in consiglio, non condividendo la guida e l’attuale governance della Camera di Commercio che ha dimostrato in tutti i suoi componenti e in ogni momento di fallire ogni attività, dal momento che non ce n’è stata una a supporto delle imprese.

Pensiamo che la gestione attuale della Camera di Commercio sia giunta al termine e il suo mandato esaurito. Secondo noi è necessario dare delle risposte più concrete ed efficaci alle imprese, fin qui non sostenute da soluzioni adeguate alle loro problematiche».



    Si ricordi, infatti, che, come da comunicato congiunto diffuso dalle associazioni, Achille Capone, Paola Ciaramella, Alessandra Di Martino, Vincenzo Gargiulo, Ciro Russo, Pasquale Russo e Diego Vivarelli von Lobstein hanno rassegnato le loro dimissioni dal Consiglio Camerale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli.

    Le dimissioni dei rappresentanti delle associazioni Ance Napoli, Claai Napoli, Cna Napoli, Confcommercio Campania, Confesercenti Napoli e Unione Industriali Napoli arrivano – si legge nella nota stampa congiunta delle sette associazioni – al termine del Consiglio Camerale convocato per oggi, su richiesta dei consiglieri dimissionari, durante il quale il Presidente Fiola avrebbe dovuto fornire chiarimenti sulla riscossione dei diritti camerali, la gestione dei fondi per l’innovazione e l’internazionalizzazione e precisazioni sulle criticità emerse negli ultimi bilanci relativamente ai rapporti tra la CCIAA e l’azienda speciale SI Impresa.

    Vista l’impossibilità di contribuire alle iniziative dell’Ente- si legge ancora nel comunicato – , all’assoluta mancanza di dialogo in seno al Consiglio Camerale e la mancanza di concertazione relativamente alle linee programmatiche della Camera di Commercio, i sette consiglieri hanno deciso di rassegnare le loro dimissioni, che si aggiungono a quelle protocollate di recente.

    “Ho ripetutamente provato a stimolare la presidenza sui temi dell’innovazione e la digitalizzazione dei processi, ma non ho mai ricevuto attenzione dalla maggioranza” – ha affermato Paola Ciaramella, consigliera dimissionaria espressione di Confesercenti. “Abbiamo provato a discutere di cose concrete ma si è preferito usare i fondi della Camera per iniziative prive di respiro” aggiunge Ciaramella.

    Il direttore della Confcommercio Campania, Pasquale Russo, sottolinea che “Negli ultimi anni la Presidenza Fiola ha depauperato il patrimonio della Camera di Commercio per realizzare iniziative che non hanno generato ricadute positive per lo sviluppo del territorio. A questo punto – conclude Russo – non possiamo continuare ad assistere ad una gestione connotata da sprechi e mancanza di visione per la crescita delle imprese”.

    “L’attuale governance non ha realizzato iniziative in grado di difendere il grande patrimonio di conoscenza delle piccole e medie imprese napoletane. Le nostre aziende hanno bisogno di supporto e non di premiazioni e di una conduzione paternalistica dell’Ente camerale” – evidenzia Vincenzo Gargiulo, direttore della Cna Napoli.

    Giulio Cacciapuoti, presidente di Cdo Campania, e Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli, esprimono il loro sostegno all’iniziativa dei consiglieri dimissionari ed auspicano che la “Camera di Commercio torni ad essere governata in modo plurale, con la guida maestra della crescita e dello sviluppo delle imprese napoletane”.



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