Vulcanalia 2022, dal 24 al 30 ottobre a Pompei si riqualificano le periferie e gli spazi dismessi grazie alla creatività e all’arte

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Vulcanalia 2022, dal 24 al 30 ottobre a Pompei si riqualificano le periferie e gli spazi dismessi grazie alla creatività e all’arte.

Arte, danza, teatro, musica, fotografia e cinema saranno gli elementi protagonisti della prima edizione del progetto Vulcanalia, l’evento del comune di Pompei finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli attraverso la partecipazione al bando per la promozione di progetti culturali che concorrono allo sviluppo dell’area metropolitana.

L’intera manifestazione sarà presentata al pubblico lunedì 24 ottobre, a partire dal-le 11.30, presso il Museo Temporaneo d’Impresa alla presenza del sindaco di Pom-pei Carmine Lo Sapio, Salvatore Caccuri consigliere comunale, Francesco Domenico D’Auria, direttore artistico di “Vulcanalia 2022”, e di alcuni artisti nazionali ed internazionali impegnati come Magister, ovvero Roberto Zappalà, Pier Paolo Polcari, Giuseppe Marco Albano e Fabio Pisano. Una data di inizio attività scelta non a caso visto che proprio al 24 ottobre si fa risalire la nuova data dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.



    VULCANALIA TEATRO
    VULCANALIA TEATRO_ Fabio Pisano

    La manifestazione riprende il nome dell’antica celebrazione religiosa romana Volca-nalia, durante la quale venivano sacrificati pesci e piccoli animali. Vulcano era dun-que non solo divinità del fuoco e dei vulcani, ma anche delle fucine, luoghi in cui si esprimevano al meglio attività e laboratori creativi.

    Vulcanalia, quindi, vuole essere l’evento contemporaneo che risponde all’eco della storia, che riporta in città la pratica dell’incontro con lo ‘’straniero” al fine di inne-scare interazioni culturali e sociali. Il progetto vuole aiutare i talenti ad emergere grazie all’aiuto di artisti già affermati, seguendo una dinamica di scambio intercultu-rale, interdisciplinare e intergenerazionale.

    I Vulcanali sono pensati come hub digitali e tecnologici, centri culturali e incubato-ri creativi, dove verranno ospitati importanti artisti che stimoleranno il tessuto so-ciale nella realizzazione di opere uniche per la valorizzazione del patrimonio urbano ed umano. Da una parte abbiamo i Vulcanali, vere e proprie Fucine, centri di produ-zione creativa distribuiti nelle periferie della città. Dall’altra abbiamo gli eventi che mostrano al centro cittadino il risultato dei giorni di ricerca e sperimentazione, com-piuti nelle periferie. La città intera entra nel processo di creazione e distribuzione ar-tistico-creativa.
    “Pompei si appresta a diventare una città giovane, per i giovani e dei giovani, per-tanto è indispensabile, affinché si avvii questo processo, affidare loro luoghi dove avranno la possibilità di esprimere la loro creatività a 360 gradi – ha affermato il sin-daco Carmine Lo Sapio – ‘Vulcania’ rappresenta una finestra sul futuro, ma anche sul presente. Questo progetto vuole rendere i giovani di Pompei protagonisti e vuole creare un contesto che li avvicini alle istituzioni e, al tempo stesso, avvicini le istitu-zioni ai giovani, attraverso la promozione di una cultura giovanile, creando una ve-trina internazionale per il loro talento artistico”.
    Pensato e diretto artisticamente da Francesco Domenico D’Auria, artista e project manager pompeiano, il progetto vuole valorizzare altri ‘sistemi-luogo’ del territorio cittadino oltre il sito archeologico. Si tratta di luoghi solitamente poco frequentati e comunque fuori dagli itinerari turistici classici, coinvolgendo anche le zone periferi-che, decentrando parte delle manifestazioni artistiche e delle attività laboratoriali.
    “I Vulcanalia sono il terzo capitolo di una trilogia formata dai Satvrnalia e dai Ludi Pompeiani, realizzati assieme a mio fratello Alessandro D’Auria. La nostra è una pre-cisa missione: scavare nel passato per portare alla luce elementi utili al contempora-neo – ha affermato il direttore artistico D’Auria – Vulcanalia è un evento dedicato al processo creativo, la strada che dall’intuizione porta alla realizzazione di un’opera. Eccellenze italiane, in diversi campi dell’arte, condivideranno la loro storia umana e professionale con giovani allievi di talento. Ricordando però che possedere un talen-to non basta, bisogna scoprire come usarlo.”
    Le fucine Vulcanali saranno quattro e quattro saranno le masterclass con i rispettivi protagonisti. Per il Cinema ci sarà il regista Giuseppe Marco Albani mentre per la Danza il Magister sarà il coreografo Roberto Zappalà. Due i riferimenti per la Musi-ca, il tastierista e produttore degli Almamegretta Pier Paolo Polcali ed il dj Danilo Vigorito. A dirigere la masterclass sulla Fotografia ci sarà Eugenio D’Orio mentre per il Teatro ci sarà il drammaturgo Fabio Pisano.
    Oltre alle masterclass, non mancheranno gli eventi speciali. Si inizierà il 26 ottobre con la proiezione del documentario “Due con”, il film che raccolta la vita ed i succes-si dei fratelli Abbagnale, pluricampioni mondiali e olimpici di canottaggio nati e cre-sciuti proprio a Pompei, scritto e diretto da Felice Valerio Bagnato e Gianluca De Martino ed è una produzione Solaria Film di Emanuele Nespeca e Peacock Film, in collaborazione con Rai Documentari e RSI Televisione Svizzera. Il 27 ottobre, invece, spazio alla musica di Gnut, il cantautore napoletano presenterà il suo ultimo album Nun te ne fa’, mentre il 30 ottobre sarà il turno del giovane Gabriele Esposito, volto noto per la sua partecipazione a X-Factor 2017.
    Le masterclass si terranno: al PompeiLAb presso l’ex depuratore, ubicato nella peri-feria della città; al Casale Piscicelli, sede della biblioteca comunale e del Forum dei Giovani; al Museo Temporaneo d’Impresa – Fonte Salutare, nel centro cittadino di fianco al Palazzo di Città; alla chiesa della Madonna dell’Arco, ubicata nella periferia settentrionale della città mariana, in località Civita Giuliana, a ridosso delle mura dell’antica città.
    Una delle innovazioni più importanti del progetto è proprio la messa in relazione di tre soggetti partecipanti: da una parte ci sono i cittadini dei paesi vesuviani, i Resi-dent, che vogliono partecipare attivamente alla realizzazione di un’opera artistica; dall’altra parte i Visitor, ovvero giovani artisti europei emergenti che intendono svi-luppare un progetto artistico a Pompei insieme ai Resident. Il terzo soggetto è il Ma-gister, l’artista affermato che sarà il tutor di tutto il gruppo di lavoro. L’ultimo giorno della masterclass sarà presentata l’opera prodotta dagli emergenti, seguita da una esibizione del Magister.
    Una vera e propria esplosione culturale ed artistica che punta a rivoluzionare il turi-smo in città.


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