Cronaca di Napoli

Napoli, la Cgil denuncia: “Ancora problemi al pronto soccorso del Cardarelli”

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Napoli. “Gli avvenimenti degli ultimi giorni, con l’ennesima chiusura del pronto soccorso e la recrudescenza dei contagi Covid, hanno ancora una volta evidenziato la scarsa organizzazione e programmazione nel governo del pronto soccorso e Obi del Cardarelli dove nessuno dei problemi piu’ volte evidenziati e’ stato avviato a soluzione e nessuna delle proposte piu’ volte esposte e’ stata accolta”.

Lo afferma in una nota la segreteria aziendale Funzione Pubblica della CGIL, lanciando nuovamente l’allarme sull’affollamento nel pronto soccorso del piu’ grande ospedale di NAPOLI. “Con provvedimenti di cui sfugge la ratio – si legge – sono stati riaperti reparti Covid e ripristinati posti Covid nei locali dell’OBI con le stesse dinamiche della prima ora pandemica.

Il personale medico e gli operatori del pronto soccorso vivono un ulteriore stress con carichi lavorativi abnormi in un momento in cui dopo mesi di fatica si sarebbe dovuto organizzare e programmare per tempo il dovuto riposo feriale. Ancor di piu’ i pazienti sono in condizioni di inadeguata assistenza e di promiscuita’ in relazione all’eventuale contagio Covid.

L’organizazione sidnacale nello stigmatizzare l’approssimazione e la scarsa organizzazione messe in campo da una catena di comando che mostra tutti i suoi limiti e la sua inefficienza, ribadisce la sua ferma volonta’ di mantenere viva l’attenzione su una problematica che rischia di far collassare l’intero ospedale.

Chiede che la turnazione del personale medico e degli operatori sanitari sia, ad horas, organizzata tenendo conto delle ferie da assegnare ad un personale stremato e della minima dotazione organica che consenta un’adeguata assistenza ai pazienti e un lavoro dignitoso agli operatori ripristinando un minimo di governo e di organizzazione”. Per affermare in presenza le roprie richieste la Cgil ha organizzato un presidio davanti al pronto soccorso del Cardarelli domani, dalle 9 alle 12 per esprimere vicinanza ai lavoratori e ai pazienti.


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