Caivano, sversava solventi negli orti vicini: denunciato imprenditore

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Caivano. Carabinieri Forestali trovano rifiuti pericolosi nei pressi delle coltivazioni. Liberati dei cardellini intrappolati nel liquame. Sono vivi per miracolo.

La sicurezza ambientale è il focus del servizio a largo raggio messo in atto a Caivano dai Carabinieri forestali della stazione di Napoli. Denunciato a piede libero per disastro ambientale, gestione di rifiuti pericolosi e getto di cose pericolose l’amministratore unico di un’azienda in località Casolla che si occupa di produzione di tende da esterno.
I Carabinieri forestali hanno constatato che l’imprenditore aveva smaltito illecitamente dei rifiuti pericolosi liquidi.

Vernici, solventi e grasso direttamente nelle campagne vicine, a ridosso delle coltivazioni. Rifiuti sversati negli orti, un’immagine così forte da far ipotizzare ai militari forestali un’alterazione irreversibile dell’equilibrio dell’eco-sistema.



    Durante il sopralluogo però, la scena emblematica: tre cardellini – una specie protetta tra l’altro – intrappolati in quei liquidi sversati illecitamente tra le verdure. Le piccole creature probabilmente si erano poggiate sugli ortaggi per nutrirsi quando poi, nel momento di spiccare il volo, quei solventi li hanno “incatenati” al suolo.

    Sarebbe stata solo questione di tempo e per quegli uccellini non ci sarebbe stato scampo. I carabinieri li hanno liberati, puliti e dopo avergli prestato le cure necessarie li hanno lasciati volare. E’ necessario precisare che per i cardellini non si tratta di un reato ma è un dato di fatto che l’intervento dei Forestali è stato provvidenziale.

    Tornando all’operazione, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 30 fusti con all’interno i rifiuti pericolosi in un’area di circa 100 metri quadrati. 5 di questi erano vuoti, il loro contenuto riversato sulle colture.

    Sequestrato anche tutto il piazzale antistante l’azienda con all’interno rifiuti per un totale di circa 300 metri cubi. Per l’imprenditore anche sanzioni per poco più di 4mila euro.



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