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Morto Bubi Dennerlein, il papà del nuoto italiano

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E’ morto a Roma Costantino Bubi Dennerlein, storico CT azzurro: avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 28 dicembre. Lo rende noto la Federazione Italiana Nuoto su suo sito.

“Ci ha insegnato a vincere e a nuotare; ha formato generazioni di campioni. E’ stato un po’ il papà del nuoto italiano e stamattina ha raggiunto il fratello Fritz. Tutto il movimento è più solo. Ciao Bubi”, scrive.

Madre romena e padre tedesco, nato a Portici, in provincia di Napoli, Bubi si dedicò al nuoto e alla pallanuoto: è stato il primo campione italiano assoluto di nuoto della Canottieri Napoli, con cui ha conquistato 10 titoli e stabilito 4 record nazionali, ha partecipato alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e vinto 2 scudetti di pallanuoto, nel 1957 e nel 1958.

Ma soprattutto è stato tra i più grandi allenatori che abbia annoverato il nuoto azzurro, che portò ad esempio di progresso e modernità: Prometeo e Copernico assieme, introdusse in Italia l’interval training e, applicando il metodo scientifico, i metodi della moderna biomeccanica.

In Nazionale Bubi vi rimase 24 anni, guida del nuoto italiano per sette edizioni olimpiche da Roma 1960. I suoi atleti vinsero oltre 50 titoli italiani; tra loro anche il fratello Fritz Dennerlein, artista della pallanuoto e ottimo nuotatore che arrivò quarto alle Olimpiadi di Roma 1960 nei 200 farfalla, conquistò due bronzi europei e stabilì anche cinque record continentali tra 100 e 200 farfalla, e Novella Calligaris, tre medaglie olimpiche a Monaco 1972 e l’oro iridato col record del mondo negli 800 a Belgrado 1973.

Nello stesso periodo, come allenatore della squadra maschile di pallanuoto vinse lo scudetto del 1963, il terzo della storia del Canottieri Napoli, precedendo in classifica la Pro Recco e la Lazio.

Il presidente Paolo Barelli, che ne fu atleta in nazionale alle Olimpiadi di Monaco 1972 e Montreal 1976 conquistando la prima storica medaglia mondiale del nuoto maschile a Cali nel 1975, formula le più sentite condoglianze a familiari, parenti e amici a nome personale e di tutto il movimento. Si uniscono al dolore del presidente Barelli, il presidente onorario Lorenzo Ravina, i vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, il segretario generale Antonello Panza, il consiglio e gli uffici federali e tutta la Federazione Italiana Nuoto, dirigenti e dipendenti, azzurri di ieri e di oggi.

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