Con il Covid boom di delitti informatici: +32% truffe e frodi

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Con il Covid boom di delitti informatici: +32% truffe e frodi. Il primato è della Basilicata, seguita da Sardegna e Campania

Boom di incremento dei delitti informatici durante il biennio della pandemia (+39%): primato a Basilicata (+83%), Sardegna (+63%) e Campania (+56%).

L’incremento nel 2021 è pari al 11% rispetto all’anno precedente. Lo sottolinea l’associazione Libera nel dossier, pubblicato oggi con ‘Lavialibera’, dal titolo ‘La tempesta perfetta 2022. La variante Criminalità’.

Per quanto riguarda le truffe e frodi informatiche, emerge ancora dal dossier, i dati rilevano un incremento del 32% nel biennio 2020/21, con punte del +61% in Veneto, +49% in Puglia e +44% in Toscana.

L’incremento nel 2021 è pari al 13%. Si mantiene invece stabile l’andamento dei reati di usura (+1,3%) nel biennio pandemico rispetto al biennio 2018/19. I maggior incrementi vengono segnalati in Basilicata (+500%) e Friuli Venezia Giulia (+133%) e Puglia e Lazio (+32%).

L’analisi dei dati mostra la diminuzione più rilevante per il reato di riciclaggio e impiego di denaro, con il dato in calo del -20%. Aumento, invece, in Valle d’Aosta (+166%), Molise (30%), Sardegna (28%) e Lombardia (22%). Calano poi i reati di estorsione del 4% durante i due anni di pandemia rispetto al biennio precedente: in controtendenza Friuli Venezia Giulia (+32%), Umbria (+21%), Sardegna (+19%) e Trentino Alto Adige (+15%).

Sul fronte della droga, secondo i dati elaborati per Libera dall’Agenzia delle Dogane, nel biennio 2020/21 sono stati sequestrati complessivamente 39911,03 kg/lt di stupefacenti, +241% rispetto al 2018/19. I maggior sequestri sono stati effettuati dalla Direzione territoriale Campania/Calabria pari al 74% del totale.


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