Cronaca

De Luca condannato dalla Corte dei Conti per la vicenda dei 4 vigili “promossi”

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La prima sezione della Corte dei Conti della Campania (presidente aggiunto Marta Tonolo, a latere Rossella Cassoneti e Francesco Maffei), ha condannato il presidente della giunta, Vincenzo De Luca al pagamento in favore dello stesso Ente di Santa Lucia della somma di 59.095.47 euro.

Si tratta della vicenda del distacco di quattro vigili urbani in servizio al Comune di Salerno, cui sono state corrisposte indennità non dovute. La Procura contabile aveva circa 403.000 euro. La sentenza si articola in 57 pagine dai contenuto molto tecnico, ricco di giurisprudenza.

“De Luca – si legge nelle 57 pagine – era chiaramente consapevole della dissonanza esistente tra il molo formalmente attribuito ai suoi quattro più stretti collaboratori – e l’indennità conseguentemente erogata dal marzo 2016 – rispetto ai compiti effettivamente svolti”.

Il collegio giudicante ha ridotto la cifra accogliendo due richieste degli avvocati del governatore, Antonio D’Aloia e Andrea Castaldo: da un lato il “concorso degli apparati burocratici della Regione” nella nomina dei 4 vigili, dall’altro “il risparmio di spesa” prodotto dalla riorganizzazione della segreteria del presidente così come voluta da De Luca.

In sostanza, per il giudice relatore, i difensori di De Luca hanno portato argomenti che hanno contribuito a ridurre la sanzione: in particolare la relazione di un avvocato dello Stato appare esaustivamente compendiare l’assunto difensivo, tanto che ne viene ripreso uno stralcio. In sede penale la vicenda, nata alcuni anni fa da un esposto di Severino Nappi, che aveva avuto ampia eco sui media, era stata infine archiviata.

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