Salernitana vicina al baratro, il trustee: “Dateci altro tempo”

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Il campionato della Salernitana e’ appeso a un filo. La mancata cessione del club granata entro il 31 dicembre – condizione imposta dalla comproprieta’ da parte del presidente Lazio, Claudio Lotito, che ha fatto scattare il divieto alla salita in A dei campani – si e’ concretizzata e ora la Salernitana e’ a forte rischio di esclusione della serie A dopo che i trustee (Melior Trust e Wildar Trust) incaricati di valutare i pretendenti hanno definito “non accettabili” le offerte giunte fino ad ore e chiesto di “valutare un differimento dei termini delle operazioni di vendita con l’obiettivo di assicurare alla Salernitana 2019 la conclusione del campionato in corso al contempo assicurandone l’indipendenza con i disponenti stessi ed i soggetti ad essi correlati”.

In questo senso si e’ mossa l’assemblea della Lega di serie A che ha votato compatta (18 favorevoli, astenuti Lotito e club campano) per chiedere la proroga dei termini per la cessione della Salernitana al prossimo 30 giugno.

La palla ora passa alla Federcalcio. La questione sara’ discussa dal Consiglio federale del 21 dicembre. La volonta’ espressa nelle settimane scorse di porre fine all’equivoco delle doppie proprieta’ dovra’ fare ora i conti con la richiesta degli altri club.



    “Non e’ bello chiudere il campionato a 19”, le parole di Cairo. Il modello, si fa notare in Lega, deve essere quello del Parma di Manenti, fallito a campionato in corso e ‘accompagnato’ fino al termine della stagione 2015. “Per quanto riguarda la situazione della Salernitana, le Societa’ di A sono favorevoli a concedere ai Trustee una proroga di gestione per terminare la stagione 2021 – 2022, fermo restando la competenza dell’organo federale in materia”, spiega la Lega nella nota.

    Il rischio e’ che in caso di no alla proroga dei termini il campionato della Salernitana finisca qui, con una serie di ricadute su torneo: la classifica sarebbe neutralizzata, tutti quelli che hanno ottenuto punti con la neopromossa se li vedrebbero scalare.

    “La proroga sulla scadenza per la cessione mi sembra la soluzione piu’ giusta, mi sembra molto difficile arrivare a una cessione entro il 31 dicembre perche’ i tempi ora sono davvero ristretti””, ha detto Paolo Bertoli, uno dei trustee incaricati della cessione della Salernitana, all’uscita dall’assemblea della Lega Serie A. “Paletti dalla Lega? Il tema e’ sapere fin da subito cosa succederebbe alla fine del campionato sia nel caso in cui la Salernitana si salvi sia nel caso retroceda – ha proseguito -.

    Guardando indietro forse non doveva esserci una scadenza al 31 dicembre, se dalla Figc hanno detto che c’e’ indipendenza dai precedenti proprietari forse poteva esserci scadenza a fine campionato. Vendere una societa’ di calcio non e’ una cosa semplice, il tempo era veramente poco. Noi abbiamo avuto incarico per arrivare a cessione, lo stiamo facendo e speriamo di portarla a casa. Ce la stiamo mettendo tutta, stiamo cercando di dare la soddisfazione ai tifosi che se lo meritano. Lotito? Non si e’ mai espresso, non hanno mai interagito con noi”.

    “Io non c’entro piu’ nulla”, si e’ limitato a dire Lotito, lasciando l’Assemblea di Lega. Il caso ha anche un versante polemico tra il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ed il presidente della Figc Gabriele Gravina. Per il primo cittadino salernitano “la vicenda e’ l’ennesima dimostrazione dell’incapacita’ del governo del calcio di gestire in modo efficace l’azienda calcio nel rispetto della competizione agonistica e della passione dei tifosi” la risposta di Gravina, attraverso l’ANSA e’ chiara:

    “Sorprende che abbia cominciato a preoccuparsi della vicenda Salernitana solo adesso. In 7 mesi non si e’ mai fatto vivo ne’ ha chiesto informazioni alla Federazione – prosegue Gravina -, mentre il calcio italiano e la sua citta’ vivevano una situazione cosi’ delicata. Abbiamo cercato di compenetrare il valore sportivo e sociale del calcio granata con il rispetto delle regole per garantire la competizione sportiva. Invece di giudicare l’operato di altri, spero che le istituzioni e gli imprenditori espressione del territorio riescano a trovare una soluzione affidabile nell’interesse del club campano”.

    “Rischio esclusione Salernitana? Speriamo che non avvenga. Siamo al 16, noi ci siamo salvati con l’autonomia un quarto d’ora prima della campanella”, ha chiuso il presidente del Coni, Giovanni Malago’


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