Cucina

Nella Reggia di Caserta le lezioni al corso per diventare casari

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Quello del casaro è un mestiere che affonda le radici nella tradizione, ma è tutt’altro che superato. Anzi, rappresenta uno strumento efficace per affrontare con successo la crisi del mercato del lavoro. Per questo la Scuola di formazione del Consorzio di Tutela, gestita in house dalla società Mbc Service, ha aperto le iscrizioni per il nuovo corso per addetto alle lavorazioni lattiero-casearie, che punta a formare i maestri casari del futuro.

Il casaro è un artigiano di alto profilo, sempre più centrale nella produzione della mozzarella di bufala campana Dop e sempre più richiesto nel raffinato ambiente dell’enogastronomia. Alla fine del percorso 9 studenti su 10 troveranno lavoro.

Giunto alla quinta stagione, l’anno scolastico prevede 500 le ore di lezione, divise in 200 ore di aula, 150 ore di laboratorio pratico e 150 ore di stage in aziende del Consorzio. Il corso durerà fino a maggio 2022. Sono ancora disponibili gli ultimi posti per iscriversi, inviando una mail a formazione@mozzarelladop.it.

L’addetto alle lavorazioni lattiero-casearie si occupa della lavorazione e trasformazione del latte per la produzione di formaggi freschi, stagionati e altri derivati come burro e panna. I destinatari del corso sono giovani diplomati in cerca di prima occupazione interessati a imparare una professione di grande abilità e persone che hanno l’esigenza di completare la teoria e conseguire una preparazione pratica in vista di uno sbocco professionale.

Fanno parte del corpo docente casari esperti e tecnologi alimentari per le attività di laboratorio pratico. I principali contenuti didattici riguardano la gestione dell’acidificazione della cagliata, dei processi di filatura e di formatura; la lavorazione del latte; il controllo della maturazione del formaggio; la lavorazione della crema di latte per la produzione di panna e burro.

La parte teorica del corso si svolge nella sede del Consorzio di tutela, nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, mentre la parte pratica nel caseificio didattico allestito dal Consorzio nell’Azienda regionale sperimentale “Improsta” di Eboli.

L’edizione 2020 si è appena conclusa con l’esame finale. I 20 studenti sono stati tutti promossi al termine delle prove orali e pratiche, tra loro anche tre donne neo “casare”. La 31enne calabrese Costanza De Lio è entusiasta: “Il corso mi ha arricchito soprattutto dal punto di vista umano, ma non avevo dubbi. Penso che il valore aggiunto del corso sia la possibilità di creare contatti, fare rete, oltre alla possibilità di imparare da chi è già un professionista.

Il sapere che ci è stato trasmesso è stato fondamentale e per il futuro ho intenzione di progettare un caseificio in cui mozzarella e ricotta saranno sicuramente presenti. Prima però mi piacerebbe lavorare come dipendente, per apprendere meglio il mestiere”.

La cerimonia di consegna dei diplomi e la presentazione della nuova stagione di corsi si terrà il 22 ottobre alle ore 16 nell’ambito del Salone dell’Industria Casearia e Conserviera (Sic) in programma negli spazi di A1 Expo a San Marco Evangelista.

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