Caserta e Provincia

Abbattimenti a Casal di Principe, i residenti vanno via in lacrime

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Casal di Principe. Tensione per l’abbattimento dello stabile abusivo di via Ancona, la polizia ha convinto gli inquilini a lasciare l’immobile abusivo.

Dopo una lunga e difficile mediazione, i funzionari della Polizia di Stato hanno convinto i residenti dell’immobile ad andarsene. La ruspa inviata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere entrerà in funzione a breve, quando saranno rimosse le ultime masserizie. Uno degli inquilini, padre di due bambini, ha lasciato la casa costruita con “sacrifici enormi” tra le lacrime. “Dove andremo a vivere? E chi lo sa”, ha detto.

Stamane sono arrivate le ruspe scortate dalle forze dell’ordine. Non sono mancati momenti di tensione con alcuni degli occupanti dell’immobile che si sono barricati all’interno e non vogliono uscire. Polizia e carabinieri hanno blindato l’area e hanno cercato una mediazione per evitare di sgomberare l’area con la forza. Ieri pomeriggio c’era stata una protesta di cittadini e associazioni, in mattinata invece le dimissioni del sindaco Renato Natale.

L’amministrazione comunale aveva chiesto senza successo una proroga di 100 giorni alla Procura per adibire un ben confiscato a social house, così da poter ospitare le due famiglie con 4 minori che vivono in quell’immobile.

I funzionari della Polizia di Stato stanno cercando di convincere gli inquilini a lasciare l’immobile, per poter iniziare le operazioni di abbattimento ordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere; una donna ha accusato un malore.

Tanti cittadini sono giunti sul posto per portare solidarietà, ma carabinieri e polizia hanno ”sigillato’ gli accessi mettendo in obliquo i furgoni per il trasporto degli agenti. Sono otto in totale i residenti nel palazzo, due coppie con due figli piccoli ciascuna. “Si sono sposati da poco e sono entrati in casa quando ancora non era finita – dice una donna a proposito di una delle coppie residenti – stavano concludendo la casa piano piano non avendo molti soldi e facendo lavori saltuari. Ora che fine faranno?”.


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