Terra dei Fuochi, l’ICQRF (MIPAAF) entra nella task force di contrasto all’illegalità

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Terra dei Fuochi, l’ICQRF (MIPAAF) entra nella task force di contrasto all’illegalità

Sono stati già controllati un allevamento di bufale, 5 caseifici nei comuni di Giugliano in Campania, Calvizzano, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere e un punto vendita aziendale

Il Mipaaf entra nella task force per il contrasto alle attività illegali nella Terra dei fuochi. Lo annuncia una nota del ministero in cui si spiega che è l’Icqrf, l’ispettorato del Ministero politiche agricole alimentari e forestali, a partecipare ad una serie di operazioni a vari livelli coordinate dalle Prefetture di Napoli e Caserta.

La programmazione degli interventi, a cui partecipano congiuntamente Questure, Esercito Italiano, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Polizia Municipale, Asl e Icqrf, si legge, è curata dall’Incaricato del Ministero dell’Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania e disposta dai due Prefetti di Napoli e Caserta nell’ambito dei rispettivi poteri di coordinamento delle Forze di Polizia. Le azioni hanno portato a sequestri, denunce e sanzioni.



    L’Ispettorato partecipa in particolare per controllare la tracciabilità e la qualità dei prodotti agroalimentari. Le squadre dell’Ispettorato hanno svolto, da ultimo, un’operazione di controllo straordinario nella filiera lattiero-casearia. Sono stati controllati un allevamento di bufale, 5 caseifici nei comuni di Giugliano in Campania, Calvizzano, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere e un punto vendita aziendale.

    Nel corso delle verifiche sono stati prelevati campioni di mangimi, di mozzarelle e di caciocavallo di latte di bufala che saranno analizzati per verificare la rispondenza ai requisiti di legge. Inoltre, la presenza di formaggi freschi sconfezionati e privi delle indicazioni obbligatorie nel punto vendita sarà sanzionata con una contestazione amministrativa.

    «I controlli e le analisi di laboratorio sono fondamentali per verificare la corretta provenienza della filiera produttiva e per tutelare il consumatore sulla qualità dei prodotti agroalimentari. Per il sostegno al settore primario sono infatti necessari sia gli incentivi sia la repressione di tutte quelle frodi che inficiano la elevata qualità della nostra filiera agroalimentare» ha concluso Il ministro Stefano Patuanelli.




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