“Questi eventi tromboembolici si sono verificati con un’incidenza ancora più bassa che sulla popolazione non vaccinata – aggiunge -. Il nesso al momento è solo temporale, non causale”. Ed è quanto emerge dalle indagini e dalle autopsia effettuate nelle giornata di ieri le sette persone decedute in Italia morte dopo la somministrazione di AstraZeneca.
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In Campania infatti le morti di morte del bidello di 58 anni di Afragola, Vincenzo Russo e dell’insegnante del Vomero, Annamaria Mantile di 62 anni sono attribuibili a cause naturali. Quest’ultima infatti è morta per infarto intestinale. Mentre Vincenzo Russo, morto il 10 marzo dopo due giorni dall’assunzione di AstraZeneca, i medici legali del secondo Policlinico di Napoli non hanno riscontrato alcuna relazione con l’inoculazione del vaccino Astrazeneca che aveva ricevuto solo due giorni prima.