‘Caro Ministro’, i bimbi napoletani scrivono a Patrizio Bianchi

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Chiedono una scuola più colorata con lezioni all’aperto in cui le maestre devono fare attenzione al Covid e superare il vecchio nozionismo per essere più aperte ed empatiche.

E’ il messaggio che arriva dai bambini napoletani ed è rivolto in una video letterina al nuovo ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. L’iniziativa è della Cooperativa sociale Eco onlus che fa dell’attenzione sui bambini la propria mission ad ogni mutamento della società. E così ha chiesto a decine di bambini del napoletano di dedicare un augurio ed un pensiero al neo “capo” della scuola italiana.

Al “maestro dei maestri” i bimbi si sono rivolti con il più semplice degli inviti: “Caro Ministro”. E poi una serie di consigli pratici come quello di colorare la scuola, svolgere più lezioni all’aperto con più ore di educazione fisica, più computer e progetti. La didattica a distanza non piace anche se si capisce che in questo momento non se ne può fare a meno. E alle maestre bisogna stare vicine perché stanno svolgendo un ruolo importantissimo. Alla scuola è riconosciuto il ruolo centrale nella vita di un bambino. Guida e riferimento. Ma la scuola è anche altro: socialità, interazione, amici, esperienze personali, vita propria che va condivisa in casa con i genitori.

Il video può essere scaricato in hd cliccando qui

Tutto ciò chiama la scuola a interrogarsi sul proprio futuro. “Con la Dad e il mondo che cambia – spiega la pedagogista Sofia Flauto, ideatrice delle videoletterine al ministro – siamo chiamati a cambiare la metodologia di approccio con gli studenti. La scuola, prima in presenza, era prevalentemente una trasmissione di sapere. Adesso deve essere soprattutto un modo empatico che fa capire ai ragazzi come affrontare le emergenze. La scuola è saper stare vicini; anche attraverso la didattica a distanza, anche se professori e studenti sono lontani. Quindi non è soltanto, come sottolineano i ragazzi, trasmissione di sapere. E’ necessario ripensare la metodologia tradizionale, quella di spiegare la lezione, interrogare e mettere i voti. Ma soprattutto far vedere ai ragazzi che ci siamo, sempre. Il professore deve essere un punto di riferimento, saper coinvolgere, saper essere empatico, un costruttore di buone prassi, una guida per il loro presente e futuro”.

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    La cooperativa Eco sta facendo un grande lavoro di testimonianza e vicinanza ai bambini in epoca di restrizioni pandemiche guardando il mondo attuale con gli occhi dei più piccoli come dimostrano le iniziative di riapertura dei parchi, le videofavole sui social, le indagini con pediatri, psicologi, sociologi, esperti. Attraverso i propri centri ha attivato una iniziativa solidale di consegne di generi alimentari in collaborazione con il Banco Alimentare ed i ristoranti McDonald’s per donare momenti di gioia e condivisione anche nei quartieri più difficili di Napoli e provincia. Ha creato momenti ludici con le favole di Rodari reppate da Lucariello, ha creato occasione di divertimento rispolverando i giochi di una volta. Ora l’ultima iniziativa delle videoletterine al nuovo ministro dell’istruzione per disegnare la scuola che i bimbi vorrebbero.

    (Le famiglie di tutti i bambini in video hanno firmato le liberatorie necessarie)


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