Il processo vede nella veste di imputato l’ex compagno della donna, Mario Perrotta, condannato in primo grado a 22 anni di reclusione. L’udienza e’ iniziata con la relazione della presidente sulla sentenza di primo grado. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Sergio Pisani e Vanni Cerino, sostiene che l’evento morte non era prevedibile mentre, per gli avvocati dei familiari della vittima, Pasquale Coppola e Marco Imbimbo, rispettivamente dei genitori e della sorella di Arianna, il suicidio e’ da ritenersi conseguenza dei maltrattamenti subiti.
Presenti in aula i genitori e la sorella della vittima, e l’imputato scarcerato lo scorso 17 dicembre dal Tribunale del Riesame. In aula anche l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale dell’associazione “Salute Donna” che si occupa dell’autodeterminazione e della promozione della salute della donna, e la criminologa della famiglia Flagiello Antonella Formicola. La prossima udienza e’ stata fissata per il 4 marzo: prevista la requisitoria del sostituto procuratore generale Giovanni Cilenti. Poi discuteranno gli avvocati.