Il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, è stato aggredito al suo arrivo presso l’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove era atteso per un flash mob in ricordo di Irina, l’ucraina vittima di femminicidio deceduta nel nosocomio partenopeo mentre lo stesso era in balìa della devastazione da parte di amici e parenti del baby rapinatore Ugo Russo. L’aggressore, dopo aver provato a colpire Borrelli, è stato identificato dalle forze dell’ordine presenti sul posto.
“Non mi lascerò intimidire dai delinquenti -ha dichiarato Borrelli – e sono giunto qui per ricordare Irina, l’unica vera vittima di quella drammatica notte di un anno fa che non ha ancora avuto giustizia.Potrebbe interessarti
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Basta con l’esaltazione dei camorristi. Dobbiamo sopportare addirittura che in un’edicola votiva dedicata a San Gennaro sia tolta l’immagine del nostro Patrono per mettere quella di un altro baby rapinatore, Luigi Caiafa. Sono sconcertato dalla discesa in campo di colletti bianchi e politici a difesa di chi delinque e non delle vittime innocenti come Irina e delle forze dell’ordine. Noi facciamo una scelta di campo e decidiamo di stare dalla parte della Napoli onesta, dei Carabinieri e soprattutto delle vittime del crimine”.
“Napoli onesta non si piega alla camorra - ha proseguito Borrelli che ha portato solidarietà e sostegno ai Carabinieri presso la caserma “Pastrengo” scortato da alcuni cittadini indignati per l’aggressione subita all’esterno del ‘Vecchio Pellegrini’ e rappresentanti istituzionali tra cui i consiglieri Benedetta Sciannimanica della I Municipalità, Luigi Carbone della II municipalità, Rino Nasti della V Municipalità, Laura Carcavallo della X Municipalità, all’assessore di Somma Vesuviana, Salvatore Esposito e a Fiorella Zabatta componente dell’Esecutivo nazionale dei Verdi - e mai ci piegheremo alla cultura che omaggia i criminali.
E’ un sistema culturale che condanniamo senza tentennamenti di sorta. Noi preferiamo fare appelli a sostegno di medici e infermieri che vengono aggrediti nei pronto soccorso come è avvenuto ad opera di amici e parenti di Ugo Russo che l'hanno anche devastato, degli agenti delle forze dell’ordine che rischiano la vita per difenderci. Avrei voluto ascoltare dai politici pro rapinatori una parola anche per tutte queste persone meravigliose”.






