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I no DAD della Campania: “I dati della regione smentiscono allarmismo sui contagi nelle scuole”

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“Dalla lettura dei dati pubblicati stamattina sulla pagina delle Regione Campania si evince che i dati smentiscono la comunicazione allarmistica fatta negli ultimi tempi sui contagi nelle scuole”.

E' quanto si legge in una nota del Coordinamento Scuole aperte insieme ad altre associazioni che si oppongono allo stop alla didattica in presenza. “Al contrario di quanto ci si possa aspettare leggendo il titolo – spiegano i ‘' campani – i dati non riguardano specificatamente la situazione epidemiologica del contesto scolastico campano, ma vengono invece riportati i dati dei contagi di tutte le fasce d'età nei comuni dove l'incidenza della circolazione del virus supera la media regionale. Del resto non vengono riportati i dati ad esempio di tutti i capoluoghi di provincia, eccetto Salerno”.

“Ciò vuol dire – aggiungono – che il report non illustra la situazione dei contagi in generale, men che meno di quelli scolastici, in un'enorme porzione della popolazione campana, vale a dire quella dell'area metropolitana di Napoli, ma anche di altre tre grandi città campane come Caserta, Avellino e Benevento. Ci chiediamo dunque quale sia la ratio di titolare ‘Dati sull'andamento dei contagi nelle scuole', quando invece il contenuto della relazione e delle tabelle allegate è tutt'altro”. Secondo i “No Dad” della Campania “questa raccolta di dati non dimostra nella maniera più assoluta che i positivi delle fasce in età scolastica si siano contagiati a scuola o al contrario in qualunque altro luogo da loro frequentato, come conferma ad esempio l'analisi della fascia 14-19 anni a partire dal 25 gennaio, rientrati in aula solo a partire dal 1 febbraio, al 50% e per giunta a macchia di leopardo


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