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Campania , accordo sui tamponi: I medici di medicina generale dicono basta all’alterazione dei fatti

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” Stiamo assistendo, in Campania e nelle sue province,  a continue giravolte di posizione del sindacato più rappresentativo dei medici di medicina generale  sull’accordo per l’effettuazione  dei tamponi negli studi dei medici di famiglia”  così, in una dichiarazione Luigi De Lucia,  Segretario Regionale della Campania del Sindacato Medici Italiani critica i continui cambiamenti di posizione della FIMMG.

” È incredibile come il sindacato  più rappresentativo dei medici di medicina generale,  che ha spinto in sede di contrattazione nazionale collettiva per arrivare ad un accordo stralcio che riguardasse solo i tamponi, prevedendo  l’obbligatorietà  per i  medici, possa oggi  affermare altro. Siamo davanti al paradosso che genera solo confusione tra i medici!”.

“Forse sarebbe auspicabile che davanti alle proteste dei medici, perché in maggioranza dotati di studi non adatti per accogliere pazienti cui occorre il tampone per accertamento Covid19, la FIMMG prendesse una decisione saggia: sconfessasse l’accordo stralcio, ma forse chiediamo molto in tema di coerenza”.

“Lo SMI ribadisce il suo impegno a favore dell’esecuzione  dei tamponi da parte dei medici di  medicina generale  su base volontaria e solo in strutture pubbliche delle ASL e dei Comuni. Segnaliamo  ai colleghi, inoltre,  che in mancanza di DPI non a norma possono rifiutarsi di eseguire i tamponi. Lo SMI della Campania  è al fianco dei medici di medicina generale e  continuerà nell’ azione di difesa della classe medica, della salute dei cittadini  campani e del diritto ad un’informazione corretta e corrisponde ai fatti”, conclude De Lucia.

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