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Nuovo video choc negli Usa: uomo di colore incappucciato da polizia, muore asfissiato

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 Nuovo video choc negli Usa: uomo di colore incappucciato da polizia, muore asfissiato

Nuovo video shock negli Stati Uniti: un uomo di colore, nudo sotto la neve di Rochester, Stato di New York, viene fermato dalla polizia, incappucciato e schiacciato a terra. Muore di asfissia qualche tempo dopo. Il 41enne, Daniel Prude, ha chiaramente un atteggiamento strano e preoccupante. E’ suo fratello a chiamare gli agenti, nel marzo scorso, ma il caso viene raccontato dai media americani solo oggi. L’afroamericano, instabile, urla ai poliziotti: “Datemi la vostra pistola, ne ho bisogno”, sembra sputare verso di loro (e per questo viene incappucciato). Ma non è fisicamente aggressivo: quando la polizia lo chiede, si siede per strada, sempre nudo. A Prude viene intimato di smettere di sputare. Quindi un agente mette un ginocchio sulla schiena dell’afroamericano. Quando il cappuccio bianco gli copre il capo, gli agenti sembrano fare forte pressione, correndo il rischio di soffocare il 41enne, che aveva dato segni di squilibrio mentale senza però mai aggredire direttamente i poliziotti. La sua testa viene tenuta dentro il cappuccio per circa due minuti, tanto che i medici tentano una rianimazione cardiopolmonare prima di caricarlo sull’ambulanza.Era la serata del 22 marzo: l’uomo viene sottoposto ad analisi medica, sembrava volersi suicidare. La situazione peggiora nella nottata, tanto da far scattare l’allarme della famiglia. Joe Prude, fratello della vittima, si dispera: “Ho chiamato la polizia perché mio fratello fosse aiutato, non linciato – racconta – come lo vedi non puoi che dirti che è inerme, nudo per terra, e per di più già ammanettato”. Il caso torna a far discutere sul cosiddetto ‘spit hood’, un cappuccio bianco utilizzato per proteggere gli agenti dagli sputi delle persone fermate. Quando escono dei liquidi dalla bocca della vittima, un agente sembra preoccupato: “Uomo mio, stai vomitando?”, chiede un poliziotto.Il video è stato diffuso nelle ultime ore dalla famiglia ma la morte risale al 30 marzo scorso, sette giorni dopo il controverso episodio che vede coinvolte, ancora una volta, le forze dell’ordine. La famiglia ha convocato una conferenza stampa e mostrato il video della ‘body camera’ di uno dei poliziotti coinvolti. Un esperto di medicina legale ha stabilito che Prude sia stato vittima di omicidio causato da “complicazioni di asfissia nell’ambito di restrizioni fisiche”. Daniel, detto ‘Rell’, nel rapporto della polizia viene descritto come delirante e drogato di fenciclidina, sostanza allucinogena. Da tempo viveva nel trauma per la morte della madre e di due fratelli e descritto dalla zia Letoria Moore come una persona “luminosa e amorevole, che pensava sempre alla famiglia: c’era sempre quando avevamo bisogno di lui”.

 

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