Napoli, operatore socio sanitario del Santobono preso a pugni in faccia da un uomo in stato di confusione mentale

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Santobono di Napoli, Operatore socio sanitario preso a pugni in faccia da un uomo in stato di confusione mentale.

 

Ancora un’aggressione ai danni del personale sanitario. E’ accaduto durante il primo pomeriggio del 15 settembre all’ ospedale pediatrico Santobono dove un operatore socio-sanitario è stato colpito con un pugno al naso. A raccontare la vicenda è lo stesso OSS, Pasquale I., che si è rivolto al Consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli: “martedì verso le 13.40, cioè verso al fine del mio turno, vengo incaricato dalla caporeparto di andare giù a prendere i risultati degli esami di alcuni bambini. Quando esco dal reparto, un uomo, sui 30 anni, si avvicina a me.

In quel momento credevo che fosse un genitore che chiedesse novità in merito al proprio figlio o che chiedesse della guardia medica, invece, senza dire niente, mi sferra un pugno, che becco in pieno perché non me lo sarei mai aspettato. Dopo avermi colpito urla che suo figlio non sta bene e che la moglie lo ha lasciato, io lo respingo e lui fugge via per le scale. Le guardie giurate non hanno saputo darmi né informazioni, né spiegazioni, e non hanno notato l’uomo. Videocamere di sicurezza qui non ce ne sono ma credo che sia importante rintracciare quest’uomo che potrebbe ripresentarsi o aggredire qualcun altro da un’altra parte, è evidente il suo stato di confusione mentale.”.



    “Per prima cosa abbiamo allertato le forze dell’ordine dando una descrizione dl uomo fornitaci da Pasquale, è importantissimo individuarlo al più presto, prima che possa fare male ad altri. Oltre all’episodio in questione credo sia di vitale importanza rendere gli ospedali dei luoghi sicuri per gli operatori sanitari e per i pazienti con l’installazione di videocamere di sicurezza e presidi fissi di forze dell’ordine.”- ha dichiarato il Consigliere Borrelli, membro della commissione sanità.




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