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Il fratello di Maria Paola si dichiara innocente: ‘Volevo solo parlare, non l’ho speronata’

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Si è dichiarato innocente Antonio Michele Gaglione, fratello di Maria Paola, la 20enne morta nella notte tra venerdì e sabato ad Acerra.

 

Il 22enne è stato ascoltato dal gip di Nola, Fortuna Basile in sede di udienza di convalida del fermo, dovendo rispondere del reato di omicidio preterintenzionale. Gaglione, assistito dall’avvocato Domenico Paolella, ha confermato di aver inseguito con il suo scooter la sorella Maria Paola ma ha spiegato che l’intento non era farla cadere e ha negato la circostanza dello speronamento come causa dell’incidente a seguito del quale la sorella è morta.

Al giudice Michele Gaglione ha raccontato che stava inseguendo la sorella perché voleva parlarle e perché voleva recuperare il rapporto spezzato con lei a seguito della relazione con Ciro, uomo trans, anch’egli in sella dello scooter con Maria Paola. Nel corso dell’inseguimento, ha proseguito, si è accorto che il mezzo a bordo del quale viaggiavano Ciro e Maria Paola è sbandato e che i due sono caduti. Il giudice si è riservato di decidere: la decisione è attesa nel pomeriggio.

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“Antonio non ha mai detto quella frase (“Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata da quella”, ndr), non risulta nei verbali e neppure l’ha detto quando e’ stato ascoltato la prima volta dai carabinieri. La famiglia? E’ devastata, con una figlia morta e un figlio in carcere…”. Lo ha sottolineato l’avvocato Domenico Paolella, legale di Antonio Gaglione.

L’avvocato ha fatto anche sapere che il gip Fortuna Basile, al termine dell’interrogatorio sostenuto da Antonio Gaglione davanti al pm Patrizia Mucciacito, si e’ riservata la decisione che, probabilmente, potrebbe giungere nel pomeriggio. L’avvocato Paolella ha voluto sottolineare che durante l’interrogatorio, durato quasi tre ore, si e’ fatta chiarezza “sulle imprecisioni circolate sulla vicenda”.