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Napoli, identificata la seconda vittima del crollo di Pianura

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E’ stato identificato dai Carabinieri il secondo operaio morto nel crollo di un muro di contenimento ieri a Napoli, nel quartiere Pianura. Si tratta di Thomas Daniel, 41 anni, liberiano.

 

Era lui l’uomo accanto a Ciro Perrucci, 61enne del quartiere Pianura e dipendente di Asia, azienda del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti in città, quando una colata di terriccio ha travolto il muro di contenimento e si è abbattuto sui due operai.

I loro corpi senza vita sono stati recuperati dai Vigili del fuoco intervenuti sul posto insieme a Carabinieri e Polizia municipale. A salvarsi altri due stranieri, anche loro impegnati nei lavori, che non hanno riportato ferite nell’incidente. Si sta risalendo a chi abbia commissionato i lavori nel corso dei quali sono morti i due operai e l’attenzione sarebbe puntata su un 46enne titolare di agenzie assicurative nei quartieri del Vomero e di Fuorigrotta. I due operai che si sono salvati, anche loro extracomunitari, non conoscevano la vittima, ma neanche tanto bene Ciro.

In molti sostengono che non siano del quartiere e siano stati assoldati per una giornata di lavoro a 25 euro, come spesso accade in zona. Questa mattina pero’, nella zona delle rotonde di Pianura, gli incroci tra assi viari dove di solito stazionano coloro che cercano un lavoretto, non c’era nessuno; molti sono irregolari sul territorio e temono che la morte del loro connazionale possa far aumentare i controlli sui cantieri che da poco sono ripartiti dopo alcuni mesi di chiusura forzata dovuta al Covid 19. Don Victor, parroco della chiesa di Masseria Grande, rione dove viveva il 61enne, che lascia moglie e tre figli, ricorda ‘o mericano in un post su Facebook. “La nostra parrocchia sentira’ fortemente per sempre la tua mancanza. Non meritavi di morire cosi’ ed ora; eri molto buono a noi tutti ed a tutti che ti hanno conosciuto. Molto disponibile a rendere servizi alla nostra chiesa ed a tutti sempre con cuore, mai saranno dimenticate la tua disponibilita’ e generosita’. Molto socievole e amato da tutti – scrive il parroco – eri per me piu’ che un amico; so quanto mi volevi bene e io per sempre ti vorro’ bene. Con la tua scomparsa una spada ha trafitto il nostro cuore, noi tutti di Masseria Grande e solo Dio ci puo’ consolare in questo stato di dolore e tristezza”.


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