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Sport ignorato nell’emergenza Coronavirus, il Governo si assuma le responsabilità di un comparto che vale il 2% del PIL

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ROMA – «Il Governo si svegli e si assuma la responsabilità di sostenere il mondo dello sport di base finora ignorato e sempre fanalino di coda rispetto ad altri comparti. Il Ministro Spadafora, si faccia carico di recepire le istanze di un settore messo in ginocchio dall’epidemia di Covid-19 e dalle stesse politiche governative inadeguate, per un comparto che rappresenta il 2% del PIL. In questo momento migliaia di palestre, centri sportivi e operatori rischiano il collasso a causa di una scellerata gestione dell’emergenza, sotto tutti i punti di vista.

Ribadiamo l’importanza di una terapia d’urto che preveda di:

1. Istituire presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze un “Fondo Utenze” per sostenere la ripresa economica per gli impianti sportivi.

2. Ridurre o sospendere il pagamento dei canoni per l’impiantistica sportiva pubblica e privata (mutui).

3. Istituire presso la Sport e Salute S.p.A. un fondo per risarcire i costi sostenuti per la copertura assicurativa per tesserati (polizza Infortuni, polizza Rct) da parte delle società iscritte al Registro Nazionale Coni, nel periodo di emergenza.

4. Riduzione immediata e direttamente in bolletta, per associazioni e imprese che gestiscono Palestre, Impianti Sportivi e Natatori di parte delle accise/tasse in misura congrua a supportare il momento critico e la successiva ripresa.

5. Consentire ai tesserati residenti nelle aree gialle che non hanno potuto fruire degli impianti e praticare sport, di dedurre quota parte dei costi di abbonamento: nel dettaglio, possibilità per l’utente finale di dedurre, nella successiva dichiarazione dei redditi, le quote di abbonamento pagate da marzo a dicembre 2020, con sistemi tracciabili, per l’iscrizione alle associazioni e imprese che operano in palestre, impianti sportivi e natatori nella misura del 100% e fino ad un tetto massimo di € 1.000.

Nell’ambito dell’adozione di linee guida di autocondotta, come la disinfettazione periodica – in base alle specifiche indicazioni che verranno emanate dal Ministero – mettere a disposizione prodotti di sanificazione disinfettanti o prevedere un totale scarico fiscale».

Così, il sen. Claudio Barbaro, presidente di ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), al termine di un incontro con gli operatori del settore.


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