Ariano Irpino: ‘Operatori al pronto soccorso stremati, non lasciamoli soli’

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Ariano Irpino. Pronto soccorso di nuovo in affanno. Struttura per l’ennesima volta in ginocchio. La situazionale potrebbe esplodere da un momento all’altro. Operatori impotenti. Sette pazienti sospetti sono ricoverati all’interno in astanteria. Sala chirurgica al momento convertita in Covid. Mancano le barelle e il personale rischia tra non molto di non poter più gestire le emergenze. Il biglietto da visita di un ospedale è questo. E non va trascurato.

Così Domenico Gambacorta: “Non possiamo che condividere l’accorato appello alle Istituzioni di tutto il personale medico del Frangipane impegnato in prima linea in questa emergenza. A loro tutti (medici,infermieri e operatori sociosanitari)vogliamo far sentire la nostra vicinanza e gratitudine per il lavoro che stanno facendo in condizioni difficilissime, convinti che insieme usciremo da questo momento buio. Ci auguriamo che le misure indicate nel documento dal personale medico del Frangipane siano accolte ed attuate immediatamente, per assicurare terapie e cure ai cittadini che ne hanno bisogno. L’emergenza è una prova per tutti. Nessuno può fuggire dalle proprie responsabilità e ha l’obbligo di fare il massimo subito, dando il proprio piccolo o grande contributo. Ariano ce la farà.”

Dal deputato Generoso Maraia: “Ci sentiamo abbandonati e presi in giro dal Governatore De Luca che non riesce a garantire dei semplici tamponi a tante persone che hanno i propri cari ricoverati e sono con la febbre a casa senza alcuna assistenza. Purtroppo qualcuno ancora non riesce a distinguere un Tampone da un posto letto di terapia intensiva. Purtroppo, con la dichiarazione dello Stato di emergenza, sono le Regioni i soggetti attuatori che comunicano il fabbisogno al Governo. Per fare un esempio: la Protezione civile ha consegnato al Governatore oltre 1 milione di mascherine ( di cui 100000 ffp3), la Regione Campania le ha distribuite. Ora De Luca vuole sapere dal Governo a quali ospedali sono state date le mascherine. Altro esempio: se la Regione Campania comunica di avere attivato un tot di posti in terapia intensiva e poi loro stessi ammettono che in realtà sono molti di meno, allora si può solo dire che hanno fatto una grande confusione. Consiglio al Governatore, per il bene di tutti, di utilizzare la massima trasparenza, come ha fatto il Governo: comunicare tutte le difficoltà e di cosa ha bisogno, chiarire quanti posti letto effettivamente sono stati attivati e quanti ne occorrono per far fronte a numeri che per ora sono ben lontani dalle Regioni del Nord. Insieme e se ognuno fa la sua parte possiamo contenere il contagio soprattutto grazie ai cittadini campani che rispettano le regole in modo scrupoloso e i risultati sono evidenti a tutti.”




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