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Altre uscite da M5s, Di Maio chiude su alleanze

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Continua lo stillicidio di fuoriusciti dal M5s: un altro senatore formalizza in Aula la sua intenzione di lasciare il Movimento per quella che definisce una “epurazione di fatto” per il solo motivo di aver firmato la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari. E’ Luigi Di Marzio che ora trasloca al Misto dove siederà in compagnia di un gruppo sempre più folto di ex deputati pentastellati, quasi la metà di tutto il gruppo. E’ un’emorragia che nessuno ormai si azzarda a dare per finita e di cui Luigi Di Maio è ben consapevole. Eppure proprio le votazioni sono ora l’altra spina di Di Maio. Oggi il capo politico con il responsabile delle campagne elettorali, Danilo Toninelli, ha incontrato i referenti regionali delle Marche; insieme hanno deciso che anche in questa regione il M5s correrà da solo. Una valutazione fatta dopo una disamina delle “condizioni politiche” per un’eventuale alleanza con forze politiche. Una strada che invece non vorrebbero abbandonare i liguri che hanno avviato il percorso per l’indicazione dei candidati alla presidenza (il 18 ci sarà la presentazione e il 20 la prima votazione) ma che non chiudono alla possibilità di un accordo con il Pd. Cade invece nel nulla anche il tentativo di trovare un candidato comune con il Pd ed anche con De Magistris per l’elezione suppletiva ad uno dei collegi di Napoli (Campania 7). Oggi in Campania c’è stato il voto degli iscritti e a giorni, promette il blog delle Stelle, si faranno anche le parlamentarie per la scelta dei candidati M5s per le suppletive per i collegi uninominali di Umbria e Lazio. Quanto alle nuove uscite, si attendono un paio di nuovi strappi al Senato ma anche alla Camera. Nel mirino ci sono ovviamente quanti si erano distinti per le mancate restituzioni. Molti dei quali hanno già o sono in procinto di versare quanto era rimasto in sospeso. “Sono in ritardo perché sto aspettando l’archiviazione del mio processo disciplinare su cui ho presentato una memoria” ai probiviri, spiega ad esempio il deputato Andrea Colletti, fermo con le restituzioni a febbraio 2019. “Ma non me ne vanto, la mia era una questione di principio” spiega. D’altra parte accade anche l’opposto: il senatore Di Marzio lascia, infatti, dopo aver completamente saldato il ‘conto in sospeso’ con il portate “Tirendiconto.it”. “E’ un fatto che gli fa onore: sono lieto che ci raggiunga nel Misto dove lavoriamo tutti con più serenità” dice l’ex M5s Gregorio De Falco. Ma intanto le voci su nuovi addii si rincorrono: si parla di Andrea Vallascas e Tiziana Drago che smentiscono. Altre indiscrezioni parlano di fuoriuscite verso Italia Viva. Matteo Renzi li attende: “Se ci sono dei grillini che lasciano il M5S meglio che vengano con noi che con la Lega” commenta.

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