C'era il 31enne Ciro Contini, nipote del boss Eduardo Contini, detto ''o Romano' e 'faccia d'angelo', capo dell'omonimo clan camorrista dei quartieri Vasto e Poggioreale di Napoli, a capo del gruppo di camorra che aveva messo le mani sulla riviera Romagnola.Potrebbe interessarti
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Le indagini hanno anche appurato una notevole capacità economica del gruppo, che grazie alla gestione dell'attività di autonoleggio a Rimini, fittiziamente intestata ad uno degli arrestati ma di fatto gestita dal vice di Contini, riusciva agevolmente a reimpiegare denaro di provenienza illecita, riuscendo anche a provvedere autonomamente al pagamento delle spese connesse alla detenzione in carcere di alcuni sodali, tra cui lo stesso Contini, detenuto in carcere dal 24 novembre 2018, quando fu arrestato dagli agenti dal Commissariato di San Carlo Arena a Napoli per porto abusivo di pistola, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, con l'aggravante del metodo mafioso. A seguito dell'arresto del "capo", il clan riminese aveva fatto registrare un breve periodo di sbandamento, per poi ricompattarsi nuovamente.










































































