L’Eca conferma Agnelli, ‘riforma coppe andra’ avanti’

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“La riforma delle competizioni europee andra’ avanti. Le modalita’ sono ancora de definire, ma vi e’ unita’ di intenti sul fatto che bisogna sviluppare il calcio internazionale di club”. Questo quanto dichiarato da Andrea Agnelli. Il massimo dirigente della Juventus si e’ detto, “molto onorato” di essere stato rieletto per quattro anni (fino al 2023) alla presidenza dell’Eca. “Sono molto felice di come si e’ svolta la nostra assemblea generale”, ha assicurato. Questa ha anche eletto in seno al proprio Board (comitato esecutivo) il presidente dell’Inter Steven Zhang ed ha designato il massimo dirigente del Napoli Aurelio De Laurentiis fra i delegati dell’Eca al comitato delle competizioni interclubs dell’Uefa. Andrea Agnelli ha peraltro difeso la nomina del presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi quale rappresentante dell’Eca presso il comitato esecutivo Uefa. Il dirigente e’ indagato dalla giustizia svizzera e francese per possibile corruzione relativa al Mondiale 2022 in Qatar. “Viviamo in un mondo nel quale sei innocente finche’ non si dimostra che sei colpevole. Nasser e’ una persona di competenza infinita. Vi erano altre possibilita’ ma tutto il Board era d’accordo sulla scelta”, ha garantito il presidente della Juve. Andrea Agnelli non ha poi nascosto di essere stato un po’ amareggiato dal modo in cui era stata accolta la prima proposta di riforma della Coppe europee dal 2024 in poi, che prevedeva una Champions con quattro gruppi da otto squadre e 24 posti garantiti anche per la stagione successiva. “Quel progetto era un punto di partenza per la riflessione, ed e’ invece stato inteso come punto di arrivo”. Per il futuro, il nuovo modulo non e’ ancora definito. “Potrebbe somigliare al progetto di partenza, che ritengo molto buono, o no. Non lo so. Non c’e’ fretta. Il termine massimo per mettersi d’accordo con l’Uefa ed i vari partner e’ il 2022, per motivi di sfuttamento commerciale del nuovo format. Anche se spero si trovi una soluzione prima”, ha aggiunto Andrea Agnelli. “Sempre nell’interesse non solo dei clubs piu’ ricchi ma di tutto il calcio europeo.” Il presidente della Juventus ha pero’ ammesso che nessuna formula potra’ raggiungere l’unanimita’. “Una proposta adottata dal 70-80 per cento dei membri sarebbe gia’ ottima.” Per trovare una soluzione che accontenti una larga maggioranza, gli ostacoli sono tuttavia numerosi. Il primo riguarda la questione dell’ammissione diretta, tramite i risultati della Champions e la tradizione europea e non piu’ via i campionati nazionali, di numerosi partecipanti. “Si puo’ trovare un compromesso”, ha assicurato Agnelli. “La situazione attuale non e’ certo ideale. Basta pensare a quanto ha dovuto sudare un club col blasone dell’Ajax per accedere alla Champions.” Seduto accanto a lui, il dirigente dell’Ajax, vice-presidente dell’Eca (ed ex-portiere della Juventus) Edwin van der Sar annuiva. Ancor piu’ delicata la questione del calendario, gia’ parecchio intasato. “La data del 2024 non e’ stata scelta a caso – ha detto Agnelli – in quanto il calendario internazionale non e’ ancora stato definito. Sappiamo che si tratta di una prerogativa della Fifa.


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