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Ciarambino (M5s) denuncia: ‘Impedito l’accesso all’Ospedale del Mare’

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“Questa mattina il sistema De Luca ha compiuto l’ennesimo atto di censura gravissimo ai danni dei cittadini della Campania. Allertata da numerosi messaggi di pazienti oncologici, a cui era stato appena comunicato che non avrebbero potuto sottoporsi a radioterapia all’Ospedale del Mare a causa di un allagamento provocato dalla prima pioggia autunnale, come rappresentante dei cittadini e presidente della Commissione Trasparenza ho chiesto, avendone pieno diritto, di visitare il reparto. Ebbene la direzione generale mi ha impedito l’accesso. Presiedendo una commissione speciale di controllo è nelle mie prerogative, previa comunicazione al presidente del Consiglio regionale, eseguire sopralluoghi come quello che avrei avuto diritto di effettuare questa mattina, così da capire come poter agire a livello istituzionale. Ma senza alcuna ragione e in palese violazione di ogni norma statutaria e regolamentare, ci è stato impedito di esercitare la nostra attività di rappresentanti dei cittadini”. Lo denuncia la capogruppo regionale M5S e presidente della Commissione speciale Trasparenza Valeria Ciarambino.

“Siamo in un clima da censura che calpesta il diritto di rappresentanti del popolo di difendere i diritti dei cittadini. L’episodio di oggi non ci sorprende, tenuto conto che De Luca, con tanto di circolare, tentò di impedire addirittura la visita all’ospedale di Avellino all’allora ministro Grillo. Non così in occasione delle passerelle elettorali del compagno di partito e presidente della Commissione Sanità Graziano, a cui sono state spalancate le porte di Cardarelli e S. Giovanni Bosco. La verità è che non si vuole mettere in luce, ancora una volta, che un ospedale costato 400 milioni, esattamente il doppio di quanto preventivato, che avrebbe dovuto rappresentare un vanto della nostra sanità, continua a dimostrarsi una passerella elettorale che fa letteralmente acqua da tutte le parti. Era già accaduto in altri reparti, stanotte è toccato al reparto di radioterapia soccombere. Un reparto salvavita, con attrezzature costosissime che rischiano di essere compromesse ogni volta che un acquazzone si abbatte in città”.


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