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Inchiesta post terremoto a l’Aquila: assolto operaio casertano

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E’ stato assolto l’operaio casertano Luigi Lama, arrestato nel marzo 2017 nell’ambito di un’ inchiesta della Procura dell’Aquila sulla ricostruzione post-terremoto. L’ inchiesta riguardava subappalti mascherati come assunzioni e lo sfruttamento di lavoratori edili provenienti soprattutto dal Casertano. La sentenza e’ stata emessa dal gup del Tribunale dell’ Aquila, Guendalina Buccella. Lama, difeso dall’avvocato Giuseppe Guadagno, e’ l’unico imputato ad aver scelto il rito abbreviato, mentre altri tre imputati, della provincia di CASERTA, sono stati rinviati a giudizio per alcuni cap di accusa, mentre per altri il gup ha disposto il non luogo a procedere. Tra i reati contestati a vario titolo agli indagati, il caporalato, l’estorsione, e reati fiscali. 18 in totale gli imputati, tra i quali i titolari delle imprese edili, “Taddeo” e “Marrandino”, accusati di aver fatto ricorso, nella ricostruzione post-sisma del 2009, al sub-appalto, vietato per contratto, assumendo fittiziamente i titolari e gli operai delle ditte subappaltatrici, provenienti dal Casertano. Alcuni operai sono entrati nel processo come parte offesa. Lama, per l’accusa, sarebbe stato assunto dai Marrandino, e come un vero e proprio “caporale” avrebbe reclutato e portato in Abruzzo la manodopera casertana, sfruttandola con stipendi bassi e lunghi turni di lavoro. Per la Procura Lama avrebbe anche trattenuto i compensi liquidati dalla ditta agli operai, tenendo per se’ le carte prepagate su cui venivano versati i soldi. Il pm aveva chiesto la condanna per Lama, ma il giudice lo ha assolto perche’ “il fatto non sussiste”. Per gli altri imputati sono arrivati rinvii a giudizio per alcuni capi di imputazione.

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