Cronaca Giudiziaria

‘Divise sporche’ nel Casertano: le decisioni della Cassazione

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Divise sporche, Sette condanne confermate annullata la condanna per due poliziotti. Altre 5 dovranno essere rivalutate. Annullata la sentenza per i due poliziotti Alessandro Albano di Marcianise e Domenico Petrillo ma solo in relazione al reato di peculato. Accolta l’istanza per illegittimità costituzionale per Immacolata e Rosa Bencivenga e Donato Bucciero in relazione allo spaccio di droghe pesanti. Confermata la sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello per gli altri. Questa la decisione della Corte di Cassazione nei confronti di 12 imputati, tra cui anche due poliziotti che fecero parte della scorta del cantante Gigi D’Alessio, coinvolti nell’inchiesta “Divise Sporche”, sulle connivenze di pezzi dello Stato con due bande dedite allo spaccio di stupefacenti nella zona di Marcianise.
I giudici della Corte d’Appello avevano condannato gli agenti di polizia Alessandro Albano di Marcianise (condannato in Appello a 5 anni e 8 mesi) e Domenico Petrillo di San Nicola la Strada (condannato in Appello a 3 anni). Oltre a loro erano stati condannati anche Donato Bucciero di Capodrise (condannato in Appello a 7 anni e 10 mesi); Giuseppe Liberato di Capodrise (condannato in Appello a 15 anni e 4 mesi in continuazione con un’altra sentenza passata in giudicato); Immacolata Bencivenga (condannata in Appello a 4 anni e 10 mesi); Rosa Bencivenga (condannata in Appello a 3 anni e 8 mesi); Michele Iafulli (condannato in Appello a 5 anni e 4 mesi); Antonio Cirillo (condannato in Appello a 2 anni); Pasquale Piccirillo (condannato in Appello a 6 anni e 1 mese); Daniele Pugliese (condannato in Appello a 5 anni e 4 mesi); Francesco Trillicoso (condannato in Appello a 4 anni e 8 mesi); Roberto Delle Curti (condannato in Appello a 7 anni e 4 mesi).
Le indagini, condotte dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, consentirono di sgominare due organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti prevalentemente hashish e cocaina. In particolare venne scoperto un sistema di vendita itinerante, organizzato da Bucciero, il quale utilizzava come base logistica dello spaccio, un negozio di articoli sportivi di Marcianise. Lo scambio avveniva in luoghi preventivamente concordati e talvolta anche all’interno del negozio, allo scopo di sfuggire ai controlli. I due sodalizi criminali, come emerso dall’indagine, godevano delle connivenze e della complicità di tre poliziotti (tra cui i due che hanno proposto ricorso in Cassazione) in servizio presso il Commissariato di Marcianise che “orientando” le indagini su gruppi criminali concorrenti, fornivano una sostanziale copertura. I tre poliziotti coinvolti vennero indagati anche per falso e peculato, in particolare perché utilizzarono durante l’orario di servizio l’auto del Commissariato per accompagnare il cantante Gigi D’Alessio a Napoli per un evento promozionale.

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