Cronaca Giudiziaria

Venti anni di carcere ad Anna ‘a masculona: portò ‘la battuta’ per l’omicidio del fratello del boss

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E’ stata condannata a 20 anni di carcere Anna Esposto detta a masculona un passato seppur breve da attrice. E’ accusata di aver portata “la battuta” al commando di killer che il 10 febbraio del 2007 uccise Antonio Papale, fratello del boss Mario. La Esposito è stata giudicata in un processo con il rito abbreviato e quindi ha ottenuto uno sconto di pena. La donna era al servizio del boss Vincenzo Oliviero detto “Il papa buono” all’epoca reggente della cosca dei Birra-Iacomino nemiici degli Ascione Papale. I killer erano stati presi in prestito dai Gionta e dai Lo Russo, . Fu lei a dare l’ok ai killer per farli entrare in azione al corso Resina. Quando l’auto con a bordo Antonio Papale arrivò sul corso fu crivellata da proiettili e per lui non ci fu scampo. In appello per questo omicidio sono già stati condannati Stefano Zeno, reggente dei Birra-Iacomino, Francesco Zavato e Michele Chierchia a 30 anni, Raffaele Perfetto, Vincenzo Bonavolta e Ciro Uliano a 20 anni, Michele De Crescenzo a 16 e il pentito Francesco Ruggiero a 12. Lo stesso giorno, a Terzigno furono uccisi i fratelli Marco e Maurizio Manzo. Per l’omicidio Papale, anche in appello sono arrivate pesanti condanne per gli esecutori materiali: Stefano Zeno, reggente dei Birra-Iacomino, Francesco Zavato e Michele Chierchia a 30 anni, Raffaele Perfetto, Vincenzo Bonavolta e Ciro Uliano a 20 anni, Michele De Crescenzo a 16 e il pentito Francesco Ruggiero a 12.

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