Casalnuovo, tiene la figlia disabile morta in casa: l’autopsia chiarirà le cause del decesso di Anna

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Casalnuovo. I vicini si erano insospettiti per il cattivo odore proveniente dall’appartamento e per alcune anomalie nel comportamento dell’anziana che viveva con la figlia disabile: l’allarme ha confermato i sospetti e i carabinieri hanno trovato il corpo della 52enne in stato di decomposizione, la donna era morta da almeno un mese. Ufficialmente l’anziana madre di Anna, questo il nome della defunta, non soffre di patologie psichiche anche se viene descritta dai vicini come una donna molto provata. Quando i carabinieri sono entrati hanno trovato tutto in ordine, la morte della disabile – secondo una prima valutazione del medico legale – risalirebbe a circa un mese fa. L’ autopsia dovrà stabilire se il decesso è avvenuto per cause naturali. Ad un primo esame, il corpo non presenta segni di violenza esterna, mentre l’appartamento dove le due donne vivevano è apparso in ordine. I vicini si erano insospettiti per non aver visto per settimane l’ anziana madre di Anna gettare tra i rifiuti il materiale usato per l’assistenza sanitaria alla figlia. Il corpo di Anna, paraplegica, è stato trovato su una sedia. Il cadavere è stato trasferito al Policlinico dell’Università Federico II per l’ autopsia disposta dalla Procura di Nola. Oltre alle cause della morte, resta da stabilire per quale motivo la madre, vedova, – che da anni si prendeva cura della 52 enne – ha vegliato per intere settimane il cadavere tenendo nascosta a tutti la morte della figlia. In via Virnicchi, a Casalnuovo, in una palazzina a quattro piani a ridosso dei binari della Ferrovia Circumvesuviana, i vicini esprimono pareri contrastanti: per qualcuno la madre di Anna, avrebbe problemi di equilibrio psichico, per altri il dolore per la morte della figlia, alla quale – su questo tutti concordano – si dedicava, da sola, con grande abnegazione giustificherebbe la scelta di custodire in casa il corpo. Gli accertamenti tecnici chiariranno le cause della morte e gli inquirenti dovranno cercare di capire cosa ha spinto l’anziana madre a vegliare la figlia morta per tutto questo tempo.




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