Napoli, Lebro, Palmieri e Venanzoni: ‘Finto coinvolgimento su PUC’

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“Il copione si ripete. E le dinamiche, sempre le stesse, che rasentano ormai la presa in giro, ci hanno alquanto stufato. Così come accaduto per la questione delle occupazioni di suolo e per lo Stadio San Paolo, l’Amministrazione ci ripropone l’ennesimo finto coinvolgimento e l’ennesima finta partecipazione anche sul Piano Urbanistico Comunale. Fa finta di chiedere collaborazione  a noi Consiglieri, però poi non ci fornisce uno straccio di documentazione sull’atto che già dopo domani sarà approvato in Giunta. Tra l’altro, la Regione da tempo ha dettato delle scadenze. L’Amministrazione comunale, dopo 7 anni di immobilismo in cui non è stata capace di elaborare il PUC, oggi pensa di risolvere tutto portando in Consiglio una semplice delibera di indirizzi. Cosa ha fatto l’Assessore Piscopo in questi anni? Forse era troppo impegnato a fare il coordinatore di Dema per dedicarsi a questi temi? Ma di che parliamo?”. Ad affermarlo sono i Consiglieri comunali David Lebro (La Città), Domenico Palmieri (Napoli Popolare) e Diego Venanzoni (PD).

 “Oggi per la prima volta -spiegano Lebro, Palmieri e Venanzoni-  l’Assessore Piscopo in Commissione Urbanistica ci illustra a chiacchiere la delibera di indirizzi per la redazione del PUC. Guarda caso proprio dopo i nostri ripetuti appelli per un confronto aperto a tutta la città. La logica ed il buon senso vorrebbero che, per poter discutere di un atto così tecnico e così importante per lo sviluppo del territorio, ci venga fornita tutta la relativa documentazione. Per poterla prima approfondire e poi fare le opportune osservazioni in Commissione. Invece ancora una volta non ci hanno fornito nessun documento, quindi noi dovremmo esprimere le nostre valutazioni sul nulla. Anche la Presidente di Commissione, Eleonora De Maio, giustamente, era dell’idea di rinviare la discussione a lunedì per poter approfondire il tutto. Ma l’Assessore Piscopo, pur di liquidare velocemente la faccenda, è arrivato al punto di smentire anche la presidente, esponente della stessa maggioranza consiliare, affermando che l’atto sarebbe dovuto arrivare in Giunta dopo domani e che non c’erano i tempi. Un comportamento assurdo che la dice lunga sul concetto di democrazia, dialogo e partecipazione che l’Amministrazione comunale millanta.”

    “La pianificazione e la progettazione urbanistica dell’intera città di Napoli -concludono- è cosa seria e complessa e non può essere affrontata in poche ore. Né tantomeno si può pensare di chiedere la condivisione di un atto che non conosciamo quando poi c’era tutto il tempo per fare bene, visto che la Regione Campania già lo scorso dicembre aveva dettato la scadenza del 31 marzo. E’ chiaro che noi, di certo, non ci presteremo mai a tale incomprensibile modo di fare”.  


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