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Napoli, 5 indagati per la morte del detenuto nel carcere di Poggioreale

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Napoli. Ci sono cinque indagati per la morte di Claudio Volpe, il detenuto 34enne del rione Traiano  deceduto quattro giorni fa nel carcere di Poggioreale con febbre alta. su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli  è stata disposta l’autopsia sulla salma e il magistrato ha inviato le parti, come atto dovuto ad indicare legali e periti per seguire l’esame autoptico. La morte del detenuto, l’ennesima nel carcere di Poggioreale l’altra notte aveva scatenato le vibranti proteste dei familiari e amici di Volpe fuori dal carcere con una sassaiola a cui era seguita anche la protesta all’interno da parte dei detenuti. Una inchiesta interna è stata avviata anche dall’amministrazione penitenziaria insieme con i dirigenti dell’Asl per capire se il detenuto poteva essere salvato. Lorenzo Acampora, direttore del dipartimento di tutela della salute negli istituti penitenziari di Napoli, ha spiegato a Il mattino che “il sovraffollamento crea pesanti disagi. Solo a Poggioreale ci sono, infatti, 2411 detenuti anziché i 1680 previsti, circa 800 in più, con inevitabili ripercussioni sull’assistenza sanitaria. Il centro clinico accoglie in media 70 ammalati anziché 45. E, ogni pomeriggio, la guardia medica in ciascun reparto è chiamata a visitare una settantina di pazienti. E, per gli interventi chirurgici, negli ospedali i posti dedicati ai reclusi sono insufficienti. Per un’ernia inguinale loro aspettano anche un anno e mezzo dalla prenotazione”. Ieri il commissario dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, è stato in visita nel carcere e a lui sono state segnalate tutte le criticità.


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