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Bidelli campani in Veneto: primo licenziamento in provincia di Venezia, l’inchiesta si allarga

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In Veneto si allarga l’inchiesta sui bidelli campani con falsi diplomi: un primo licenziamento c’e’ gia’ stato pochi giorni fa in una scuola di Portogruaro, in provincia di Venezia, ma le indagini si stanno estendendo a tutti quelli in graduatoria o gia’ operativi nelle scuole della regione. Il caso e’ scoppiato lo scorso dicembre dopo la segnalazione di una scuola di Garda, nel Veronese, che ha ipotizzato alcune irregolarita’ relative a diversi posti da bidelli. In particolare, numerosi collaboratori scolastici di provenienza campana vantavano di essersi diplomati con il massimo dei voti e di avere maturato precedenti esperienze, ma senza alcun attestato per dimostrarlo. Ora anche una scuola dell’altopiano di Asiago (Vicenza) avrebbe sollevato il caso di un bidello diplomato con il massimo dei voti, fratello di un altro bidello impiegato nel vicentino e diplomato anche lui con 100. A Bassano del Grappa (Vicenza) invece un istituto scolastico avrebbe escluso dalle graduatorie due persone dopo che queste non erano state in grado di produrre della documentazione differente da una autocertificazione. “Molte scuole si stanno muovendo in autonomia – ha spiegato all’Agi l’assessore alle Politiche scolastiche della Regione Veneto Elena Donazzan – chiedendo all’Inps di verificare le esperienze lavorative precedenti dei soggetti in questione: di certo se si tratta di frutta, anche nel caso ci siano degli istituti compiacenti pronti a mentire sulle loro precedenti esperienze, appare difficile da credere che queste abbiano anche versato i contributi lavorativi”. Nel frattempo con la ripresa dell’attivita’ degli istituti scolastici riprende anche il dialogo avviato tra l’Ufficio scolastico del Veneto e quello della Campania, regione di provenienza di quasi tutte le circa 100 posizioni lavorative dubbie. Si parla in particolare di scuole-fantasma nella’rea di Napoli in cui tra il 2011 e il 2013 si sarebbero diplomate con il massimo dei voti persone che non frequentavano le lezioni. “E’ mio intendimento proseguire con la collaborazione con la Regione Campania per verificare se, dopo l’uscita della notizia, stiano emergendo altre segnalazioni – ha continuato l’assessore Donazzan – e proseguire lo stretto confronto con l’Ufficio scolastico del Veneto. Come assessore al Lavoro, oltre che all’Istruzione, mi impegnero’ anche per coinvolgere il direttore regionale dell’Inps affinche’ vengano messe a disposizione tempestivamente tutte le banche dati esistenti”.

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