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Arzano, video sorveglianza al cimitero rafforzati i controlli. Pugno duro del direttore Leo contro le illegalità

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Arzano. Videosorveglianza: al cimitero rafforzati i controlli. Trenta telecamere a infrarossi per vigilare sul cimitero consortile Arzano – Casoria e Casavatore a salvaguardia del complesso funerario monitorato h24. Stufo di sentire lamentele, e con il pugno fermo per scongiurare asportazioni di fiori e portafiori in rame, della compravendita illegale di loculi ad opera di loschi figuri e di ascoltare chiacchiericci, il direttore Francesco Leo ha così deciso, sentito il consiglio di amministrazione, di rendere la vita difficile a chi avesse inteso utilizzare il cimitero come luogo di affari e traffici potenziando l’intero apparato interno. L’ iter è iniziato da un po’. Prima una delibera per bandire la gara di appalto, poi la determina per affidare i lavori e l’istallazione. “E’ un ammodernamento importante – ha dichiarato Leo – e tutti questi lavori assicureranno molta più trasparenza su quello che accade all’interno del cimitero. Oltre a badare alla sicurezza e la tranquillità di quanti hanno i propri cari sepolti qui”. Provvedimento teso a frenare i furti nel luogo sacro. Piccole telecamere, sparse tra i migliaia di loculi, congreghe e cappelle gentilizie. Monitorati costantemente viali e ingressi. Ma anche all’esterno del consorzio già videosorvegliato e monitorato per salvaguardare auto parcheggiate e beni cimiteriali, sarà valutata l’ipotesi di potenziare le telecamere. La centrale operativa è ubicata all’interno degli uffici e che con l’inserimento di una semplice password i funzionari cimiteriali da casa potranno verificare in tempo reale cosa accade all’interno del luogo santo. Diverse le segnalazioni e denunce presentate e riguardante piccoli di furti che negli anni hanno registrato la sottrazione di piante, fiori e il trafugamento di materiali che l’amministrazione consortile aveva comprato per rendere dignitoso e accogliente un luogo dedicato al culto dei defunti. Ma la mano (o le mani) furtiva ha razziato non solo beni pubblici. Ma anche piccoli oggetti, ricordi, cornici d’argento, depositati dalle famiglie sulle tombe. Di certo, dalla prossima settimana il “grande fratello” tecnologico veglierà sul camposanto. Un ennesimo anno chiuso all’insegna dell’operatività e della realizzazione di opere mirate alla crescita del complesso cimiteriale.

 Luca Libricino


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