Cronaca

Erano gli Altamura di Secondigliano a gestire il ‘call center delle truffe agli anziani’

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Erano già agli arresti domiciliari Gennaro Altamura, 44 anni detto Genny e suo figlio Edgardo di 22 anni detto Eddy e ieri sono stati raggiunti da un altro provvedimento analogo. Quello emesso dalla Procura di Salerno perchè ritenuto organizzatori e autori di una serie di truffe agli anziani nel Salernitano con la tecnica del finto avvocato e del finto maresciallo dei carabinieri. Solo che a differenza di aprile scorso quando erano stati arresati dai carabinieri di Caserta insieme con altre 13 persone tra cui anche gli altri figli di Gennaro, ovvero Raffaele, Ciro e un minore questa volta i carabinieri di Salerno hanno scoperto come il gruppo aveva messo in piedi una sorta di call center delle truffe per colpire gli anziani vittime dei loro raggiri. “Signora, sono un avvocato suo figlio è in camera di sicurezza ha fatto un incidente ed ha ucciso una persona mi deve dare duemila euro, altrimenti lo portano in carcere”, questa una delle telefonate fatte a una ignara anziana di Salerno ma intercettata dai carabinieri nel corso delle indagini che permesso di scoprire l’organizzazione e quindi all’emissione dei dei due provvedimenti restrittivi. I protagonisti principali della truffa erano proprio Gennaro Altamura e il figlio Raffaele che vivono a Secondigliano. La loro era una vera e propria associazione a delinquere che aveva realizzato, in diversi comuni della Campania, truffe ai danni di anziani. Le indagini, condotte dai carabinieri di Salerno, sono state avviate nel gennaio 2017 hanno consentito di delineare l’operatività del gruppo. Attraverso un call center, gestito dai componenti della banda, venivano contattate telefonicamente persone anziane e, fingendosi parenti, avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine, le inducevano con raggiri a consegnare denaro e oggetti in oro a emissari inviati appositamente. In alcune circostanze le truffe avrebbero avuto un valore complessivo superiore a 20mila euro. Accertati complessivamente 150 episodi di truffa, consumata o tentata, ai danni di persone anziane.


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