Oggi “Sushi Day”, cresce la voglia di cibo giapponese in tavola

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E’ sempre di piu’ sushi mania in Italia. Si moltiplicano infatti da Nord a Sud della penisola ristoranti e punti di somministrazione legati a una crescita di follower e amanti del piatto della cucina giapponese con Milano e Roma in testa per l’apprezzamento e gradimento. Il trend di un incremento del desiderio per le pietanze orientali e’ registrato in occasione del “Sushi Day” in programma per oggi 18 giugno. Non e’ un caso che gli ultimi dati sul consumo del riso in Italia mostrino un aumento del 30% nelle ultime 5 campagne, come ha spiegato l’Associazione industrie risiere italiane, indicando anche nell’aumento dei ristoranti di sushi, ed in particolare di quelli che adottano la formula ‘All you can eat’ uno dei motivi del boom. Ma se “e’ il mangia tutto quello che puoi” il traino di un trend che ha ormai praticamente soppiantato la cucina cinese in Italia, resta alta la voglia gourmet per il Paese del Sol Levante, come spiegano gli addetti ai lavori: tra i trend emergenti che sembrano spopolare in questo periodo lo spyce (speziato), ma anche il sushi con la frutta nelle varianti esotiche come il mango o con la frutta secca, soprattutto mandorle, kiwi e papaya. La novita’ dell’estate sembra pero’ essere il Poke’: ciotoline di pesce crudo con un misto di verdure e ingredienti rigorosamente giapponesi come edamame, alghe goma wakame e frutta. L’identikit del consumatore tipo – secondo un’analisi dell’osservatorio del food delivery Just Eat – riflette un profilo tra i 25 e i 35 anni, con una crescita del +15% nel range 26-45 anni e con un 22% che ordina sushi a casa via app. Alle donne invece va lo scettro delle consumatrici che ordinano sushi a domicilio per quasi il 60%, con gusti ben precisi, anche in base allo status lavorativo. Quanto alla leadership per citta’ i milanesi sono quelli che hanno mangiato sushi piu’ di tutti con ben 13.000 kg di uramaki ordinati e 7.000 di nigiri, seguiti dai romani, con 9.500 kg di uramaki e 7.200 di nigiri e dai torinesi con 3.400 kg di uramaki e 2.200 di nigiri. Al quarto poi della classifica c’e’ Genova seguita da Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Verona. Allo steso tempo il vertice dei degustatori di cucina giapponese cambia se si analizza il maggior tasso di crescita degli ordini di sushi a domicilio con Napoli in testa ( +164%), seguita da Torino (+152%), Bari (134%), Roma (+130%) Genova (+85%) e Milano (+55%). Infine la cucina nipponica – segnala ancora Just eat – resta tra le piu’ ordinate a domicilio, dopo la pizza e l’hamburger, con una crescita dal 2017 del +70% e con un totale di oltre 47.000 kg di uramaki ordinati solo nei primi 5 mesi del 2018.


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