Lo chef migrante ferito con una scarica di pallini: ‘L’odio non porta a nulla’

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“Tutti dicono che i migranti sono la rovina dell’Italia e ora sembra che dalle parole si stia passando ai fatti concreti. Questo Governo sta facendo diventare la gente razzista”. Sono parole di Bouiaguy Konate, il giovane chef del Mali ferito due giorni fa con un fucile a pallini in Corso Umberto a Napoli. La polizia, che indaga sul ferimento, non esclude anche la pista non a sfondo razziale ma come un atto da parte di bande di giovanissimi che altre volte hanno fatto fuoco contro i passanti. “La propaganda di queste settimane e’ diventata assurda e deve smettere – insiste Konate – quest’odio non ci portera’ da nessuna parte”. “A Salvini posso dire che deve mettersi l’anima in pace perche’ noi migranti conosciamo l’Italia e siamo qui prima che lui stesso nascesse. Fino ad ora stavamo bene e ora c’e’ il ministro che vuole notorieta’. Le sue leggi sono per i ricchi soltanto”. Ha partecipato anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al presidio di solidarietà per Bouyagui Konatè, il 22enne ragazzo maliano ferito da colpi esplosi con una pistola ad aria compressa nella notte tra il 20 e il 21 giugno in corso Umberto, nel centro di Napoli. De Magistris ha partecipato al presidio in piazza del Plebiscito insieme all’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, e ha incontrato il giovane Bouyagui e il rappresentante dell’associazione Mandè, Ibrahim Coulibaly. De Magistris si è detto “preoccupato per l’Italia perché spira un brutto vento, ma in questa città vogliamo dimostrare che tutte le persone, indipendentemente dall’origine, dal colore della pelle, dal ceto sociale e dalla ricchezza, sono unite per i diritti e contro ogni forma di violenza. Vogliamo lanciare un forte messaggio contro il razzismo, che non esiste nel dna di questa città. Tutti vogliamo una città più sicura – ha aggiunto – la vogliono i napoletani, chi è diventato napoletano dopo e chi lo diventerà. Invece di praticare politiche di razzismo, Salvini porti più mezzi e uomini alle forze di polizia per avere più sicurezza”. Secondo de Magistris “il Movimento 5 Stelle deve far capire immediatamente qual è la linea del Governo, perché finora sembra che la linea sia quella di Salvini. Solo il presidente della Camera Roberto Fico ha preso posizioni diverse, ma nel Governo la voce su questo argomento è quella di Salvini. Per questo – ha concluso il sindaco di Napoli – siamo molto preoccupati”. “Apriamo i porti, mandiamo via Salvini”: lo hanno urlato un centinaio di migranti riunitisi oggi fuori alla prefettura di Napoli per un presidio di solidarieta’ nei confronti di Bouyagui Konate. “Noi neri dobbiamo difenderci ovunque e sempre perche’ il rischio e’ che ci sparino in strada e nessuna autorita’ parola o prova a stare dalla nostra parte”, dice un migrante parlando in piazza Plebiscito. “La legge – ha aggiunto – e’ uguale per tutti: se i bianchi sparano ai neri nessuno dice nulla; se accadesse il contrario ne parlerebbero tutti, sarebbe uno scandalo e andremo tutti in galera. Le leggi di questo Paese progressivamente tenderanno a difendere solo i ricchi e non i poveri, i neri o chi ha bisogno di aiuto”. “Nella nostra citta’ – ha detto un altro migrante – hanno colpito un ragazzo che si era integrato, che ha fatto di tutto per la citta’ e per l’Italia. Ci sentiamo cittadini a tutti gli effetti. Non siamo clandestini, stiamo prendendo il diploma e lavoriamo. Matteo Salvini diffonde disinformazione, facendo credere che siamo tutti banditi. Lo fa solo per prendere il 20% alle elezioni”. Al presidio, indetto da Potere al Popolo e da movimenti e comitati antirazzisti della citta’, hanno partecipato anche esponenti dell’amministrazione comunale, dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris all’assessore alle politiche sociali, Roberta Gaeta. “I migranti, questi ragazzi – ha detto l’ex Pm -, non sono un pericolo per l’Italia. Il vero pericolo sono i corrotti e i mafiosi”. In piazza c’erano anche Ibrahim Coulibaly, rappresentante dell’associazione Mande’, e il 22enne maliano Bouyagui Konate: “Dopo quello che mi e’ successo ho paura – ha spiegato – e, se il clima razzista imperversa, saro’ costretto a lasciare l’Italia”.


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