La rivolta nel carcere di Ariano organizzata dai boss napoletani

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ore di tensione quelle vissute oggi nel carcere di Ariano Irpino (Avellino) dove un gruppo di detenuti ha preso in ostaggio un agente e un ispettore del servizio di vigilanza della Polizia Penitenziaria. Al termine di una trattativa durata alcune ore, cominciata intorno a mezzogiorno quando e’ avvenuta l’irruzione dei detenuti nel reparto infermeria, gli ostaggi sono stati liberati senza bisogno dell’intervento di carabinieri e militari della Guardia di Finanza pronti a fare irruzione in assetto anti sommossa. Nei pressi del carcere erano stati dirottati una cinquantina di agenti della Polizia Penitenziaria provenienti da altre strutture della Campania. I detenuti, ospitati in regime di custodia aperta nel padiglione di recente costruzione del carcere irpino, hanno desistito quando il direttore del carcere, Gianfranco Marcello, li ha fatti parlare con un loro compagno detenuto, all’origine della protesta in quanto avrebbe subito maltrattamenti e violenze da parte degli operatori in servizio. Il gruppo di detenuti, tutti originari del napoletano, ha forzato il cancello di ingresso dell’infermeria e immobilizzato i due agenti presenti all’interno. Smentite le voci secondo le quali i detenuti avrebbero aggredito con calci e pugni i due ostaggi: “Non e’ stato torto loro un capello” fanno sapere fonti della Casa circondariale. Secondo fonti sindacali, la protesta ha visto protagonisti tutti i 150 detenuti dello stesso padiglione, nel corso della quale sarebbero state distrutte suppellettili e danneggiate le celle. Insorgono le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria che alcune settimane fa, in occasione della festa del Corpo, manifestarono incatenati all’esterno del carcere per protestare contro “la mancanza di sicurezza nella quale lavorano gli agenti in servizio ad Ariano, l’organico sottostimato e l’inadeguatezza delle strutture di detenzione”. “Un carcere in mano ai detenuti” sottolineano i vertici nazionali e regionali del Sappe, Donato Capece e Emilio Fattorello, che insieme alle altre sigle sindacali Uilpa, Sinappe, Fns Cisl, Uspp e Cgil Funzione Pubblica, chiedono “la immediata sostituzione del direttore del carcere di Ariano Irpino e del provveditore regionale”. “Da tempo – sostiene Leo Beneduci, segretario generale di Osapp – denunciamo inascoltati la mancanza di sicurezza legata a condizioni di adeguato trattamento dei reclusi e al rispetto delle regole”. Lo stesso sindacalista chiede la rimozione del Provveditore regionale, Giuseppe Martone: “Chiediamo che venga sostituito. Come agenti, non possiamo essere picchiati, minacciati e sequestrati”. Sull’accaduto e’ stata aperta un’inchiesta da parte della procura della Repubblica di Benevento.




LEGGI ANCHE

Scampia, sorpreso con la droga: arrestato un 22enne

Durante un controllo del territorio a Scampia, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane di 22 anni trovato in possesso di droga. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno notato un’auto ferma lungo via Annamaria Ortese con due individui a bordo, uno dei quali ha consegnato della droga al conducente in cambio di denaro. La Polizia ha prontamente bloccato il giovane e ha recuperato 11 stecche di hashish e 9 bustine di marijuana,...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE