Scacco alla holding dei parcheggiatori abusivi: 6 in carcere, 24 ai domiciliari, 2 latitanti. TUTTI I NOMI

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La seconda inchiesta in meno di un anno della procura di Salerno ha portato all’esecuzione di 6 misure in carcere e 24 con il beneficio dei domiciliari, mentre 2 irreperibili. Tutti sono indagati per estorsione. le indagini dei carabinieri sono partite nel luglio dello scorso anno, nei momenti immediatamente successivi all’esecuzione di provvedimenti restrittivi nei confronti di 35 indagati che, dietro minaccia o percosse, chiedevano il ‘pizzo’ per la sosta. Anche monitorando il fenomeno da nuovi punti di osservazione, gli inquirenti sono riusciti a verificare, attraverso servizi con documentazione video-fotografica, che alcuni degli indagati rimessi in liberta’ nel 2017 continuavano nella loro illecita attivita’. E chi era ristretto ai domiciliari o in carcere era stato subito sostituito da nuovi guardiamacchine abusivi. Gli accertamenti disposti dal pm Elena Guarino hanno mostrato che i parcheggiatori costringevano gli automobilisti a pagare “fino a 5 euro per veicolo, con atteggiamenti intimidatori e indirettamente minatori, minacciando aggressioni fisiche e danni alle auto, prendendo di mira soprattutto anziani e donne”, come spiegano gli investigatori. “Non e’ il fenomeno del parcheggio abusivo che e’ un illecito amministrativo – sottolinea Guarino – ma le azioni estorsive “. La precedente ordinanza cautelare, eseguita il 6 luglio dell’anno scorso, e’ stata confermata, dai giudici, prima del tribunale del Riesame di Salerno poi della Cassazione, che hanno respinto i ricorsi proposti dagli indagati. Diverse erano le zone, molte delle quali adibite al parcheggio autorizzato nelle cosiddette ‘strisce blu’, in cui invece gli indagati imponevano il ‘pizzo’ per lasciare la vettura, dalla centrale via Roma, nei pressi del palazzo della Provincia, a piazza Amendola, viale Bandiera, piazza Casalbore, Marina d’Arechi e nei pressi dello stadio Arechi. I luoghi, tuttavia, cambiavano a seconda della stagione. D’estate, molti dei parcheggiatori abusivi affollavano le strade vicine ai lidi balneari; d’inverno, invece, era preso d’assalto il parcheggio antistante un cinema multisala della zona orientale di Salerno. Il procuratore capo, Corrado Lembo, ha escluso che dietro gli episodi estorsivi possa esservi la mano “coordinatrice della criminalita’ organizzata”.

 QUESTI I NOMI DEGLI ARRESTATI

Carcere:  Adriano Lembo 49 anni di Salerno, Cristian Carpentieri  34 anni di Salerno, Ahdelhai Ache, Mourad Farhate, Ahmed Machreki, Aurel Oancea,



    Arresti domiciliari: Daniele Abate, Aniello Candela , Valentino Cucciniello, Eugen Duma, Mario Esposito, Giuseppe Fortunato  Alessandro Frasca, Antonio Fuoco, Vincenzo Giordano, Ettore Imparato, Francesco Liguori , Pietro Ferrentino Macellaro, Giovanni Marasco  Carmine Monetta, Giovanna Spina, Marisa Spina, Younes Srioua, Giovanni Vinciguerra, Pappalardo Francesca, Luigi Santoriello , Danilo Santoro, Claudio Schiavo, Vincenzo Senatore , Alberto Sorrentino Volpe junior, Bernardo Sperandeo

    “L’operazione in corso a Salerno con l’arresto di 32 parcheggiatori abusivi dimostra che, pur con i limiti delle leggi esistenti, si puo’ intervenire contro questa piaga che affligge motociclisti e automobilisti, facendo leva sull’accusa per estorsione”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, contro i parcheggiatori abusivi, da tempo, ha avviato una lotta senza quartiere, aprendo anche la pagina facebook ‘Io odio i parcheggiatori abusivi’, insieme al consigliere comunale Marco Gaudini e al conduttore Gianni Simioli de La radiazza di RadioMarte, per raccogliere denunce e segnalazioni. “In questi ultimi giorni ci stanno arrivando diverse segnalazioni sull’aumento dei parcheggiatori abusivi nei pressi del Centro direzionale, anche nei viali sotterranei” ha aggiunto Borrelli per il quale “su tutta Napoli e, in particolare nelle zone maggiormente presidiate dai parcheggiatori, servirebbe un’azione straordinaria come quella che hanno portato a termine i Carabinieri di Salerno”. “Nel caso di Napoli, oltre al reato di estorsione, si potrebbe ipotizzare anche quello di associazione a delinquere visto che, spesso, i parcheggiatori abusivi si dividono e gestiscono insieme intere zone” ha continuato il Consigliere aggiungendo che “in moltissimi casi, inoltre, sono anche legati, direttamente o indirettamente, con i clan della zona e, oltre a imporre il pizzo ad automobilisti e motociclisti, controllano anche il territorio per favorire altri traffici illeciti, a cominciare dallo spaccio”. “Solo nell’ultimo mese abbiamo contato 200 nuovi parcheggiatori abusivi che hanno invaso le strade napoletane che si sommano ai 2.400 gia’ presenti sul territorio. Oramai e’ un esercito di delinquenti che nella gran parte dei casi taglieggia la cittadinanza” ha concluso Borrelli. 


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