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Incentivi e condizioni di lavoro, i dipendenti comunali di Scafati ‘diffidano’ la Commissione straordinaria

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Scafati. Pagamento del fondo incentivante: i dipendenti del Comune di Scafati diffidano la Commissione straordinaria a pagare il fondo incentivante per gli anni 2016 e 2017. Dopo la diffida, la Prefettura convoca un tavolo di trattative. Una lettera decisa quella dei dipendenti, iscritti alla Cisl, scritta dall’avvocato dell’organizzazione sindacale Gaetano Galotto e indirizzata alla triade commissariale del comune. La richiesta di liquidare le spettanze ripartite attraverso il fondo salario accessorio è arrivata dopo numerosissime richieste di incontro con il responsabile del Personale, nominato dalla triade commissariale, dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione camorristica. Incontri tutti disattesi, per il momento, che hanno determinato la decisione di inviare una lettera formale per il pagamento delle spettanze del 2016 e 2017. L’accordo sindacale per il 2017 non è stato ancora sottoscritto, nonostante entro marzo dovevano essere liquidate le spettanze. Nei mesi scorsi i dipendenti avevano proclamato lo stato di agitazione con minaccia di sciopero e avevano chiesto alla prefettura un tavolo di trattative per il ‘raffreddamento del conflitto’, ma c’è voluta la diffida inoltrata nei giorni scorsi e lettere alla commissione straordinaria e al ministero dell’Interno, per ottenere una convocazione che è giunta ieri per il 18 aprile prossimo. In quell’occasione al tavolo siederanno le organizzazioni sindacali, un rappresentante della Commissione e uno della Prefettura. “Se la trattativa non dovesse andare a buon fine – dice il rappresentante sindacale della Cisl dei dipendenti comunali scafatesi, Giovanni Santonicola – questo non fermerà l’azione della Cisl. In caso contrario siamo ben lieti di strappare la diffida. La questione non riguarda esclusivamente la questione fondo incentivante, ma è ben più complessa. Chiediamo da mesi di creare un’organizzazione della macchina amministrativa capace di affrontare le problematiche della cittadinanza con risposte chiare ed efficaci atteso che su un organico di minimo 340 dipendenti noi siamo solo 160”. La questione dell’organico, secondo i dipendenti, ricade immancabilmente oltre che sui cittadini che attendono risposte anche sui dipendenti, costretti a lavorare oltre il proprio turno di lavoro per adempiere alle incombenze. “Proprio su questa questione – continua Santonicola – abbiamo chiesto alla commissione un incontro monotematico, i problemi ricadono soprattutto sui dipendenti costretti a svolgere il proprio lavoro oltre l’orario di servizio senza autorizzazione dei dirigenti per adempiere al proprio compito. E’ inutile che i dirigenti minacciano i dipendenti che non rispondono in tempo alle loro richieste, se la carenza di organico incide in maniera determinante sulle condizioni di lavoro. I dipendenti non sono contenti della metodologia usata da questa commissione per il raggiungimento degli obiettivi, in questo modo lasceranno quando andranno via una macchina amministrativa incapace di supportare o di attuare i programmi che il nuovo sindaco vorrà dare alla città”.

Rosaria Federico


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