"Non assisterete a una mutazione genetica del movimento. L'epoca del vaffa è finita, ma quella degli inciuci non comincerà". Così Beppe Grillo, intervistato da Repubblica: "La sfida è cambiare il sistema culturale, il modo di pensare". "Adesso - spiega - la responsabilità di tutti è dare all'Italia una visione per i prossimi vent'anni. Governare è affrontare il futuro con chi condivide una visione, non dividere le poltrone e poi scoprire di non avere una visione, tantomeno comune". "La specie che sopravvive, anche in politica, non è la più forte, ma quella che si adatta meglio - sottolinea i fondatore del movimento - . Noi siamo un po' democristiani, un po' di destra, un po' di sinistra, un po' di centro. Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. A patto che si affermino le nostre idee". Io non capisco più cosa è vero e cosa finto, se sono ancora il padre spirituale di un movimento oppure no. Non mollo, ma adesso un capo politico c'è e certe risposte deve darle lui", dice ancora parlando del suo impegno. "Sono come una prostituta in una città senza marciapiedi: non so dove collocarmi", aggiunge, garantendo che "continuerò a essere la voce di chi fatica ad andare avanti e dei militanti che lottano per cambiare l'Italia, l'Europa e il mondo. E terrò gli occhi aperti su tutto, anche su di noi".
Notizie del giorno
- 22:04
- 21:31
- 21:19
- 21:06
- 20:35
- 20:30
- 20:21
- 20:19
- 19:54
- 19:18
- 19:05
- 18:53
- 18:41
- 18:29
- 18:17
- 18:05
- 16:52
- 16:39
- 16:22
- 16:08
- 15:55
- 15:40
- 15:25
- 15:10
- 14:55
- 14:38
- 14:25
- 14:12
- 13:55
- 13:35
- 13:15
- 13:01
- 12:49
- 12:37
- 12:25
- 12:13
- 11:46
- 11:18
- 10:42
- 10:20
- 10:08
- 09:49
- 09:16
- 08:59
- 08:28
- 07:55
- 07:42
- 07:19
- 07:05
- 06:49
- 06:18






Scegli il canale su cui vuoi iscriverti