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Elezioni, Di Maio a Vitiello: ‘Per noi è game over’

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“Per quanto ci riguarda è una persona che non ci aveva detto di far parte di una loggia massonica, e per questa ragione non può stare nel Movmento 5 Stelle”. Così il vice presidente della Camera dei deputati e candidato alla guida del Paese del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, a margine dell’incontro elettorale al teatro Sannazaro di Napoli, in marito all’iscrizione nelle liste del movimento di un appartenente a una loggia massonica. “Gli abbiamo inibito l’utilizzo del simbolo e quindi per noi è game over”, afferma Luigi Di Maio, “i cittadini sanno che nel movimento non si fanno sconti a nessuno e sarà sempre una garanzia per gli italiani quando ci voteranno”. “Vale per tutti”, conclude, “ma soprattutto per chi non ci dice tutta la verità”. Così il leader pentastellato e potenziale premier per il M5S dichiara fuori dal Movimento il candidato di Castellammare di Stabia Catello Vitiello risultato iscritto a una loggia massonica vicina al Grande Oriente d’Italia, attualmente sospeso.
“Mi dispiace per i miei concittadini che dovranno sorbirsi Vittorio Sgarbi”. Luigi Di Maio, candidato anche nel collegio uninominale della Camera nella sua Pomigliano d’Arco ironizza sul confronto con il critico d’arte che ha scelto di affrontare il leader del Movimento 5 Stelle per il centrodestra. “Ho chiesto a tutti i cittadini di Pomigliano di essere gentili e di offrigli un caffe’ – aggiunge rispondendo ai giornalisti prima di cominciare la prima tappa del tour napoletano che lo vedra’ impegnato anche a Torre del Greco assieme a Beppe Grillo e infine proprio nella sua Pomigliano – perche’ a chi sbraita in quel nodo si risponde sempre con il sorriso”. Poi non si tira indietro nelle critiche neanche nei confronti di Matteo Renzi: “Come sempre abbiamo dimostrato che se c’è qualcuno che sbaglia viene messo fuori, ma la cosa che mi fa rabbrividere è che Matteo Renzi fa la morale a noi”, in merito alla questione dei rimborsi.Di Maio ha aggiunto: “Restituiscano 23,1 milioni di euro lui e il suo partito e poi cominci a parlare”.