Cronaca Nera

Camorra, tornano in carcere il figlio di Di Lauro e il finanziere corrotto. TUTTI I NOMI

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C’è anche Salvatore Di Lauro, detto “terremoto”, uno dei figli del boss Paolo detto “Ciruzzo ‘o milionario”, tra i 14 destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare (13 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) eseguita all’alba dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e dello Sco e militari del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. Si tratta dell’esito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sui clan camorristici Di Lauro e Vanella Grassi, attivi nei quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia. L’ordinanza è stata emessa dal gip all’esito della rivalutazione dell’intero materiale probatorio raccolto in fase di indagine e riproposto con nuova inchiesta dalla Procura di Napoli, dopo l’annullamento della precedente misura nei confronti di 27 persone. I reati contestati agli indagati sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi, favoreggiamento ed estorsioni.​L’indagine accerta le responsabilità di capi, promotori e affiliati dei due clan ricostruendone gli interessi criminali, con particolare riferimento al traffico di droga, ma anche un ampio giro di furti d’auto e conseguenti estorsioni attraverso la tecnica cosiddetta del cavallo di ritorno.  Viene ricostruita inoltre l’operatività dei clan a partire dal 2012, quando dopo la definitiva scissione dai Di Lauro avvenuta nel 2007, il gruppo della Vanella Grassi si era nel tempo affermato sempre più sugli scenari di Secondigliano e Scampia, stringendo alleanze con i Marino e Leonardi e dando vita allo scontro armato con gli Abete-Abbinante-Notturno, meglio noto come “terza faida di Scampia”. Nell’ambito delle indagini è stato accertato il coinvolgimento in un tentativo di omicidio  da parte di Claudio Auricchio, finanziere “infedele” con il grado di appuntato scelto, ai danni di Giovanni Esposito detto “‘o muort”. Auricchio era all’epoca in forza al Gruppo Pronto impiego di Napoli ed è attualmente sospeso dal servizio. E’ emerso anche che, oltre ad essere stato tra i soggetti più vicini ad Antonio Mennetta, boss reggente della Vanella Grassi (arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli il 4 gennaio 2013), durante il suo periodo di latitanza, Auricchio era coinvolto nel traffico di sostanze stupefacenti gestito dall’organizzazione della Vanella Grassi, intessendo tra l’altro diretti rapporti anche con figure apicali del clan Di Lauro. Il gruppo era già stato arrestato nel giugno scorso nel corso di un maxi blitz con 27 arrestati e 36 indagati. Rimessi tutti in libertà dal Tribunale del Riesame in meno di due settimane per un clamoroso errore da parte del gip che nel formulare i capi di imputazione nell’ordinanza di custodia cautelare aveva fatto un copia e incolla delle accuse del pm.Cosa segnalata dai difensori degli arrestati.  In pratica il gip non avrebbe effettuato una attenta valutazione delle accuse e i giudici del Riesame avevano rimesso tutti in libertà. Ora però una parte dei 36 indagati sono stati colpiti da una nuova ordinanza di custodia cautelare.

ELENCO DEGLI ARRESTATI

 

1. AURICCHIO CLAUDIO 1 , destinatario di O.C.C.C.;
2. NOCERONI LUIGI 2 , destinatario di O.C.C.C.;
3. DI LAURO SALVATORE, alias TERREMOTO 3 , destinatario di O.C.C.C.;
4. APREDDA ANIELLO 4 , destinatario di O.C.C.C.;
5. CERINO SALVATORE 5 , destinatario di O.C.C.C.;
6. OREFICE PIETRO MARIANO 6 , destinatario di O.C.C.C.;
7. TARANTINO ANTONIO 7 , destinatario di O.C.C.C., già agli arresti domiciliari per altro;
8. SABATINO CARMINE 8 , destinatario di O.C.C. agli arresti domiciliari;
9. FRUGUGLIETTI NICOLA 9 , destinatario di O.C.C.C.;
10. DI SAVIO SALVATORE 10 , destinatario di O.C.C.C;
11. EMMAUSSO TULLIO 11 , destinatario di O.C.C. C.;
12. LUONGO SALVATORE 12 , destinatario di O.C.C.C. già detenuto in carcere;
13. MARFELLA SALVATORE 13 , destinatario di O.C.C.C. già detenuto in carcere.

 

(nella foto Salvatore Di Lauro e Claudio Auricchio)


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