Tremila lavoratori edili in piazza oggi a Napoli per lo sciopero generale della categoria proclamato da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil per sollecitare il rinnovo del contratto scaduto da 18 mesi.Potrebbe interessarti
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Turri ha poi toccato il tema delle pensioni, ricordando che "la soglia dei 60 anni e' una ipotesi seria per i lavoratori del settore, che sono di fronte spesso a situazioni di rischio infortuni". "Dare un lavoro stabile, sicuro e regolare - ha concluso Turri - e' il miglior antidoto contro mafia e camorra". "E' significativo - e' il commento di Walter Schiavella, segretario generale della Cgil partenopea - che la manifestazione si sia svolta a Napoli, la capitale del Mezzogiorno, la cui ripresa e' ancora troppo lenta, anche perche' un settore strategico come quello delle costruzioni non riesce a trasformare in cantieri gli stanziamenti e gli stanziamenti in lavoro di qualita'".
La manifestazione, secondo Giovanni Sannino, segretario generale della Fillea Campania, e' stata "una grande risposta alla tracotanza e alla prepotenza dei padroni edili che si ostinano a non rinnovare il contratto". "Riaffermare il diritto al contratto - secondo il leader della Uil Campania, Giovanni Sgambati - e' una questione di civilta'. Sbloccare le grandi opere e' un obiettivo da raggiungere per riportare lavoro ed efficienza al Sud. E' importante che questo settore riparta".
Napoli, protesta degli edili: 3mila in piazza per il contratto
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