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Grande successo per il concerto di Gigione alla Festa del vino di Boscoreale. IL VIDEO

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Straordinario successo per l’ultima serata della “Festa del vino, dei sapori e dei saperi vesuviani” di Boscoreale. Un vero e proprio bagno di folla in piazza Pace per l’evento che ha inteso restituire Boscoreale ai boschesi.
L’edizione 2017 si è tenuta dal 5 al 12 novembre nel centro storico del comune ed è stata incentrata sul tema “Il Vino e la Taverna” per riassaporare – nel senso più ampio del termine – le tradizioni della terra vesuviana. A testimoniarlo, infatti, le numerose degustazioni che hanno caratterizzato il programma.
Guest star il tanto atteso Gigione, la cui fama extraterritoriale non ha provocato alcun problema di ordine pubblico.
Il re indiscusso delle feste di piazza, personaggio cult del trash contemporaneo ha fatto cantare e ballare la folla divertita ed entusiasta dalla perfomance live. Con “O ballo do cavallo”, “Trapanarella”, “Lecca lecca”, “La zitella” passando per tutti i suoi più grandi successi, Luca Ciaravola – in arte Gigione – ha diviso il palco con Luca Sepe e i suoi figli due figli, Jo Donatello e Menayt.
Coraggiosamente soprannominato il “Bruce Springsteen di Boscoreale”, Gigione ha costruito la sua soddisfacente carriera riadattando motivi commerciali e orecchiabili di artisti di fama anche internazionale, a testi da lui composti che sono il semplice racconto di fatti di vita quotidiana con ingenui doppi sensi a sfondo sessuale. Oppure l’esatto contrario: nel suo repertorio sono presenti diversi brani di matrice religiosa dedicati a San Francesco, Padre Pio, la Madonna di Pompei e Papa Francesco. Ma il fenomeno tutto popolare di Gigione non si ferma solo alle partecipatissime feste di piazza e si appresta a un nuova esperienza con un documentario sulla sua vita e la sua carriera. Dal titolo “Essere Gigione – L’incredibile storia di Luigi Ciaravola”. Un documentario diretto dal giovane regista sannnita Valerio Vestoso che ha seguito il cantante nei suoi concerti e che non vuole essere una opera celebrativa ma intende far luce su un personaggio antropologico e di costume. La data di uscita nelle sale non è ancora ufficiale ma, intanto, diverse polemiche ha suscitato il finanziamento del MiBACT che lo ha definito “di interesse culturale”.

 

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