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Napoli, i reperti degli Incurabili trasferiti nella Basilica di San Gennaro Fuori le Mura

Napoli. Saranno trasferiti nella Basilica di San Gennaro Fuori le Mura, all'interno dell'ospedale San Gennaro dei Poveri nel Rione Sanità, i preziosi manufatti conservati nel Complesso degli Incurabili. Questa la decisione del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha chiesto al commissario della Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva "di attivare tutte le procedure necessarie a trasferire i preziosi manufatti nella Basilica di San Gennaro Fuori le Mura, la più antica basilica paleocristiana consacrata al Santo patrono di Napoli e della Campania, di proprietà della Asl".  Per De Luca "il nuovo allestimento consentirà di custodire le preziose opere e di renderle al contempo fruibili. Si crea così - aggiunge - un ideale fil rouge con il territorio, conservando il diretto collegamento con Caponapoli e il Museo delle Arti Sanitarie, nell'ottica del completamento di un network culturale che possa valorizzare i manufatti e renderli fruibili al maggior numero possibile di visitatori. Tutto questo sino a quando la Farmacia Storica e la chiesa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili non saranno, a valle del restauro, in condizione di riaprire le porte".

Bimbo morto: nella notte fermato anche il padre

E' stato arrestato con l'accusa di omicidio il padre del piccolo Gabriel, il bimbo di due anni e mezzo strangolato nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile in località Volla a Piedimonte San Germano dalla madre, Donatella Di Bona. Due giorni di serrate indagini da parte di carabinieri e procura e la scorsa notte la svolta come si legge in una nota diramata dagli inquirenti. "A seguito di incessante attività investigativa gli inquirenti eseguivano il fermo disposto dal PM, che condivideva interamente il probante quadro accusatorio delineato nei confronti di Nicola Feroleto nato a Sant'Ambrogio sul Garigliano e residente a Villa Santa Lucia per l'omicidio del figlio Gabriel di 2 anni perpetrato in concorso con la madre del piccolo Donatella Di Bona sottoposta anch'essa ieri mattina a fermo". Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che dovrebbe svolgersi in mattinata a Cassino

Napoli, l'albergo si appropria del vicoletto: protestano i cittadini

Napoli. Protestano gli abitanti di Traversa Leone a Napoli perché nonostante le varie segnalazioni non hanno ricevuto risposte ai loro quesiti. Il noto albergo Romeo, su via Cristoforo Colombo, a loro dire ha reso 'privato' il vicoletto laterale albergo posizionando fioriere e aiuole impendendo così il passaggio di auto e motorini. La cosa è stata segnalata al gruppo 'Noi contro la malasanità' che si batte per il ripristino della legalità nella città di Napoli e non solo in campo sanitario. "Chiediamo agli amministratori comunali di Napoli e al corpo dei vigili urbani-dicono- di verificare se ci sono i permessi. E se si chi ha autorizzato quello che noi definiamo un abuso e un vero e proprio esproprio di un bene pubblico quale una strada e poi sulla base di cosa sarebbe stata data questa autorizzazione? In questo periodo si stanno realizzando anche dei lavori nel vicoletto e per gli abitanti la situazione diventa sempre più caotica".

Sgominato il clan della Mafia del Gargano: 10 arresti, preso anche il boss

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Sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga dieci persone raggiunte da misure cautelari eseguite questa mattina dagli agenti delle Squadre Mobili di Foggia e Bari e del Servizio Centrale Operativo della Polizia, coordinati nelle indagini dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Tra gli arrestati anche boss ed esponenti di primo piano della criminalita' organizzata e mafiosa Garganica. Secondo gli investigatori, gli indagati agivano tra i territori di Foggia, Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Pescara e Francavilla al mare. I particolari dell'operazione verranno forniti questa mattina nella conferenza stampa che si terra' in Questura a Foggia alle 10:30 alla presenza del Questore della provincia di Foggia Mario della Cioppa.

Napoli, si fingono incaricati del gas ed entrano in casa: ma il marito della donna è un esperto di arti marziali e li rende 'inoffensivi': arrestati

Napoli. Con la scusa di essere incaricati del gas tentano di entrare con la forza in una abitazione al centro direzionale di Napoli ma ne escono con le ossa rotte visto che il proprietario e marito della signora che ha aperto la porta sebbene ammalato é un esperto di arte marziali ed ex appartenente dei reparti speciali della Marina militare: il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti.
Erano le 15 30 circa quando all'abitazione sita al quarto piano bussano alla porta due persone che con fare deciso e persuasivo dicono di fare un controllo del gas al diniego della signora s'introducono con la forza senza però sapere del marito che con poche mosse riduce i due inoffensivi tanto da ricorrere alle cure del San Giovanni Bosco dove sono stati trattati per contusioni multiple. I due pregiudicati di 35 e 36 anni sono originari della provincia di Caserta sono stati arrestati sono in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

Terremoto di magnitudo 3.1 all'alba nelle Marche

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Una scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 6:25 nelle Marche dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L'epicentro del sisma, a 23 km di profondità, è stato individuato a 2 km da Santa Vittoria in Matenano, in provincia di Fermo. Precedentemente, alle 6:05, un'altra scossa, di magnitudo 2.7, era stata registrata in provincia di Macerata.

Italo porta i viaggiatori che arrivano a Napoli a 'Lezioni di Storia'

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Italo porta i suoi viaggiatori all'evento Lezioni di Storia Festival che si terrà a Napoli dal 25 al 28 Aprile. L'iniziativa, che arriva nel napoletano dopo dieci anni di tutto esaurito nei grandi teatri d'Italia, è stata promossa grazie all'incontro fra la Regione Campania e l'editore Laterza. Questa prima edizione avrà come tema 'Il passato è presente' per spiegare il ruolo della storia come chiave di lettura dei nostri tempi; saranno presenti ospiti d'eccezione quali Eva Cantarella, Luciano Canfora, John Foot, John Dickie e tantissimi altri esperti. Gli incontri si terranno al Teatro Bellini, al Mann, al museo Madre, al Conservatorio di San Pietro a Majella, all'Accademia di Belle Arti e al Liceo Genovesi. Tutti i viaggiatori Italo che si recheranno a Napoli fra il 25 ed il 28 Aprile potranno così usufruire di due grandi vantaggi! Il primo riguarda l'acquisto della Campania Arte Card 365 ad un prezzo scontato: 35 euro rispetto alla tariffa standard di 43 euro . Grazie a questa carta si ha l'accesso garantito ai più grandi siti culturali della Campania, solo per citarne alcuni gli Scavi di Pompei e quelli di Ercolano, la Reggia di Caserta, il Parco Archeologico di Paestum, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Palazzo Reale di Napoli, Castel Sant'Elmo, il Museo Civico di Castel Nuovo, l'Anfiteatro Flavio, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, il Parco Archeologico di Cuma e molti altri. Una volta acquistata e attivata la carta, i passeggeri potranno utilizzarla entro 1 anno per visitare fino a 2 volte ogni luogo compreso nel circuito Campania Arte Card 365. 

Napoli, paura nella notte a Scampia: incendio nella Vela Verde

Napoli. Paura nella notte a Scampia per un incendio si è sviluppato all'interno della Vela Verde. Le fiamme si sono propagata tra l'ottavo e il nono piano dell'edificio da alcuni rifiuti abbandonati. Probabilmente un mozzicone di sigaretta ancora acceso ha causato lo sviluppo delle fiamme. paura tra i residenti dei due piani che sono stati costretti a scendere in strada in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco che hanno spento l'incendio in breve tempo. Non si registrano feriti.

Boscoreale, nuova assoluzione per il capo piazza del Piano Napoli

Boscoreale / Scafati - Nuova assoluzione per il "signore della droga" Mario Padovani, attuale capo piazza del piano Napoli di Boscoreale nonché sorvegliato speciale di primo piano dell'area Vesuviana. Ennesima assoluzione, da guinness dei primati, oltre dieci anche se questa volta le accuse erano più gravi, avendo la Procura aggiunto la violazione della guida senza patente con recidiva nel biennio. Era stato fermato ed arrestato in flagranza nel comune di Scafati perché colto oltre i confini di Boscoreale, dove era stato confinato per la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno ed alla guida di un'auto che risultava oggetto di sequestro amministrativo. Incurante delle prescrizioni della sorveglianza speciale, il pluripregiudicato per reati associativi e per traffico di droga girava a bordo della sua auto. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo avevano pedinato e bloccato dopo che il sorvegliato speciale aveva lasciato il territorio di Boscoreale. La difesa del pericoloso pregiudicato affidata all'avvocato Gennaro De Gennaro aveva scelto il giudizio abbreviato. Il pubblico ministero del tribunale di Nocera inferiore aveva chiesto il carcere per la sua biografia penale in sede di rito direttissimo, annoverando il Padovani un corposo curriculum criminale. Nella giornata di oggi, il PM aveva chiesto una condanna di 1 anno e 8 mesi. Uscito dalle patrie galere da alcuni anni dopo aver scontato una decina d'anni di carcere, Padovani era stato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Boscoreale.È l'ennesima denuncia che il pluripregiudicato ha riportato ma per l'ennesima volta evita non solo il carcere ma viene assolto.Il giudice del tribunale di Nocera accogliendo la tesi difensiva del suo avvocato ha assolto il Padovani non solo dai reati di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale artt.73 e 75 dlgs 159/11 ma anche dal reato di guida senza patente con recidiva nel biennio.

Napoli, 4500 euro per fornire la carrozzina ad un disabile. Dopo l’inchiesta de “Le Iene” l’Asl avvia un’inchiesta interna

Napoli. “In occasione del Question Time del 19 aprile abbiamo presentato un’interrogazione sul caso dell’indebita richiesta di 4500 euro avanzata da un’ortopedica napoletana ad un disabile per fornirgli la carrozzina. Sul caso, raccontato dalla trasmissione “Le Iene”, l’Asl ci ha garantito che sarà avviata un’inchiesta interna ad horas. L’indagine è già stata affidata al Nucleo Ispettivo Aziendale e prenderà il via in queste ore, per concludersi entro il 26 aprile. Qualora emergano responsabilità il commissario straordinario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ci ha garantito che adotterà tutte le misure richieste dal caso”. Lo comunica il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli. “Qualora l’inchiesta interna dovesse confermare le risultanze emergenti dal servizio de “Le Iene” non vediamo altra soluzione che la revoca della convenzione e auspichiamo anche l'intervento della Magistratura. Richiedere denaro in maniera indebita a fronte della fornitura di un dispositivo che sarà acquistato a spese della Asl rappresenta un comportamento grave che è incompatibile con un regime che, alla base, prevede lealtà nei confronti degli utenti e della stessa azienda sanitaria”.

Salvini e Di Maio ai ferri corti: e scoppia anche il caso Giorgetti

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C'è aria di tempesta il giorno dopo la notizia dell'indagine a carico del sottosegretario leghista Armando Siri che ha fatto saltare i nervi alla maggioranza. E fa rumore come un tuono la notizia che Federico Arata, figlio dell'imprenditore coinvolto nell'inchiesta per corruzione, sia stato assunto a palazzo Chigi, nel dipartimento programmazione economica, da un altro esponente di punta del Carroccio, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti.Immediatamente parte l'attacco dei pentastellati: "Se quanto riportato dal Corriere della Sera corrispondesse al vero, ci troveremmo di fronte a un caso. La domanda che, per una questione di opportunità politica, ci poniamo, è se Salvini fosse a conoscenza di tutto questo - è l'affondo - Ci auguriamo e confidiamo che il leader della Lega sappia fornire quanto prima elementi utili a chiarire ogni aspetto. Non solo al M5S, con cui condivide un impegno attraverso il contratto di governo, ma anche ai cittadini". Da via Bellerio elaborano una risposta corale, in cui si rimarca che parlamentari e ministri della Lega "continuano a lavorare anche in questi giorni di festa" e rispondono a polemiche e insulti che si sgonfieranno nell'arco di qualche ora". Federico Arata, è la difesa, "è persona preparata". E per dimostrarlo fanno girare il curriculum del 33enne, cresciuto tra BNP Paribas , l'ex Lehman Brothers, Alzahid Group, Credit Suisse e Sturgeon Capital, appassionato di viaggi, alpinismo e fotografia. "Non ho mai lavorato con il sottosegretario Giorgetti a Palazzo Chigi", riferisce il figlio dell'imprenditore, contattato telefonicamente da Lapresse. Il suo ruolo sarebbe stato, eventualmente, quello di consulente esterno per le sue "competenze in ambito economico e internazionale".I rapporti tra Lega e M5s appaiono sempre più logori e se in entrambi gli ambienti nessuno pensa si andrà a casa, il contratto di governo sembra perdere ogni giorno un pochino della sua funzione di collante. Luigi Di Maio inaugura la giornata scrivendo su Facebook che "anche oggi la Lega minaccia di far cadere il governo. Lo aveva già fatto con la Tav. Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito", insiste, spiegando di ritenere "grave che si prenda sempre la palla al balzo per minacciare di buttare via tutto". E Matteo Salvini gli risponde con quella che dovrebbe essere una rassicurazione, ma ha i toni di chi ha perso la pazienza: "Macché crisi di governo! La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell'interesse degli Italiani". La crisi di governo "è solo nella testa di Di Maio - aggiunge - che farebbe bene a non parlare di porti aperti per gli immigrati e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi".Non c'è giorno e tema su cui non si battibecchi, e certo molto dipende dalla campagna elettorale per le Europee. Ma la notizia di presunti contatti del Carroccio con Forza Italia per un 'piano b', o meglio 'esecutivo B', ha fatto andar storta la colazione a molti nei M5s. La Lega smentisce e rilancia: nessun contatto con Forza Italia, a differenza dei 5Stelle che spesso sembrano andare d'accordo col Pd. Poi il Capitano rimarca in chiaro, su Twitter: "Non vorrei che nei 5Stelle qualcuno avesse voglia di far saltare tutto e magari andare a governare con la sinistra". Accuse e sospetti reciproci, ognuno accusa l'altro di voler far saltare il banco. Che però, assicurano tutti in chiaro, non salterà, perché 'c'è un contratto, ci sono tante cose da fare', è il leitmotiv.Di certo servirà un chiarimento. Il M5s non ha intenzione di far cadere la vicenda Siri come se nulla fosse, temendo il giudizio del suo elettorato che non ha mai avuto né appoggiato un approccio garantista. "La Lega pur di difendere un sottosegretario indagato per corruzione minaccia la crisi di governo?", attacca da Facebook Alessandro Di Battista che chiede a Salvini di spiegare "all'Italia intera le ragioni di questa puerile difesa" perché "ne guadagnerebbe in credibilità". Ma se il Carroccio non intende scaricare il suo uomo, nella vicenda pesa anche la posizione del premier, Giuseppe Conte, che ha annunciato l'intenzione di vedere Siri per un confronto al termine del quale "valuteremo". La sua posizione comunque è evidente: "Il contratto di governo contiene un codice etico, in virtù del quale non possono svolgere ruoli di ministri e sottosegretari chi è sotto processo per fatti gravi, e la corruzione lo è", ha detto giovedì sera"x-apple-data-detectors://3".Il confronto dovrebbe esserci prima del Consiglio dei ministri previsto per martedì pomeriggio"x-apple-data-detectors://4", nel quale peraltro è previsto che approdi il decreto Crescita, approvato salvo intese il 4 aprile. Ma sul testo si è aperto l'ennesimo fronte di scontro, con la Lega che ha puntato i piedi per eliminare la norma cosiddetta 'salva-Roma'. "Stiamo lavorando al decreto Crescita. Non penso ci siano comuni di serie A e di serie B. Ci sono tanti comuni in difficoltà in Italia. Non si può fare un regalo a qualcuno e agli altri no - argomenta il leader del Carroccio - o si aiutano tutti quelli in difficoltà (ce ne sono centinaia). Se c'è un intervento per aiutare tutti i comuni in difficoltà parliamone. Se c'è' un intervento per aiutare solo un comune in difficoltà no". 

Napoli, periferie ridotte a discariche a cielo aperto. emergenza a Ponticelli e lungo l’Asse Mediano

Napoli. “Proseguono gli sversamenti abusivi di rifiuti nelle zone periferiche. Un atteggiamento incivile, dai contorni criminali, che determina un danno esponenziale all’ambiente urbano con rischi anche per la salute pubblica. I due casi evidenziati riguardano lo svincolo di Mugnano dell’Asse Mediano, dove giacciono addirittura le carcasse di alcune automobili, e l’area adiacente il Palavesuvio di Ponticelli, una struttura che – ricordiamo – è inclusa tra gli impianti delle prossime Universiadi. Un’area che, tra l’altro, è stata interessata in passato da roghi di rifiuti”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il consigliere del Sole che Ride alla VI Municipalità Anna D’Ambrosio commentando le notizia riportata dal quotidiano online Napolivillage.com. “Non è la prima volta – proseguono Borrelli e D’Ambrosio – che ci troviamo di fronte a scene di questo tipo. Da tempo denunciamo il degrado provocato dallo sversamento abusivo di rifiuti sia in prossimità degli svincoli delle arterie a scorrimento veloce che nell’area di Ponticelli. Per quanto riguarda il secondo caso, alla luce delle precedenti segnalazioni, abbiamo deciso di proporre l’installazione dei sistemi di videosorveglianza dell’Asia. Una misura che sarà utile a contenere un fenomeno che, allo stato attuale, ha assunto quasi caratteri emergenziali. In merito alla criticità dell’Asse Mediano abbiamo inviato una comunicazione all’Anas chiedendo di bonificare l’area invasa dai rifiuti e rimuovere le carcasse delle automobili”.

Fine pena mai per Fausta l'infermiera 'angelo della morte'

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L'infermiera di Piombino Fausta Bonino è stata condannata all'ergastolo per quattro delle morti sospette di pazienti in corsia e assolta per altri sei casi, perchè il fatto non sussiste. Assolta, inoltre, per abuso di ufficio. Dopo cinque ore di camera di consiglio questa e' la sentenza del giudice Marco Sacquegna che chiude il processo tenutosi in rito abbreviato. L'infermiera era imputata di omicidio volontario plurimo per i decessi di 10 pazienti nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. Fausta Bonino, accompagnata dal marito e da un figlio, e' uscita dall'aula in lacrime dicendo: "Non e' giusto, non ho fatto nulla". La difesa della donna ha sempre sostenuto l'impossibilita' tecnica del coinvolgimento dell'infermiera e aveva chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto per nove dei pazienti deceduti e in un caso perche' il caso non sussiste. "E' una sentenza che ci lascia perplessi. Ci ha sorpreso il frazionamento dei casi", ha commentato l'avvocato difensore Cesarina Barghini, "sono stati considerati dal giudice i quattro decessi in cui i campioni sono stati esaminati a Careggi dove era stato trovato anticoagulante e due erano stati scartati in incidente probatorio. Certamente faremo appello". Le motivazioni sono previste entro 90 giorni. Fausta Bonino venne arrestata in carcere il 30 marzo 2016 dal Nas dei carabinieri in esecuzione di un'ordinanza del gip di Livorno che la accusava di aver causato la morte di 13 pazienti (poi saliti a 14 e quindi ridotti a 10 alla chiusura delle indagini) nel reparto di rianimazione all'ospedale di Piombino dove l'infermiera lavorava. I decessi erano avvenuti per emorragie improvvise e letali che, secondo le ipotesi degli inquirenti, sarebbero da riportare alla somministrazione di massicce dosi di eparina, anticoagulante che a parte dei pazienti morti in corsia non risultava prescritto dai medici. Le indagini del pm Massimo Mannucci e del Nas dei carabinieri individuarono attraverso una serie di indizi Fausta Bonino come responsabile degli omicidi, in particolare attraverso circostanze concordanti: iniezioni di eparina, presenza in reparto della Bonino e morti avvenute poche ore dopo la somministrazione. Tuttavia presto, il 20 aprile 2016, l'infermiera venne scarcerata dal riesame e torno' libera. Nel giugno 2018 la procura di Livorno ha chiuso le indagini con 10 decessi attribuiti alla Bonino - accusata di omicidio volontario - mentre per gli ultimi tre venne indagato Michele Casalis, 52 anni, primario del reparto, accusato di omicidio colposo per non aver correttamente vigilato sul personale sanitario alle sue dipendenze e rinviato a giudizio il 18 gennaio scorso al termine dell'udienza preliminare.

Alex ha reagito bene al trapianto e sta bene: può tornare a casa

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Gli esami periodici a cui é sottoposto da mesi dopo il trapianto al Bambino Gesù che gli ha salvato la vita danno risposte sempre più positive, e ora per il piccolo Alex è forse tempo di tornare a casa, a Londra. Secondo quanto filtra dall'ospedale romano, dopo l'eccezionale trapianto di cellule staminali per il bimbo nato in Inghilterra da una coppia di italiani e affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica, la periodicità dei controlli ormai e' tale da consentire il rientro in patria. Nelle settimane successive al trapianto, avvenuto alla fine dello scorso anno dopo una grande campagna di solidarietà che ha coinvolto migliaia di persone alla ricerca del donatore giusto (poi si optò per le cellule del padre), i controlli al Bambino Gesù erano settimanali, ora invece da diverso tempo sono quindicinali. Per di più i medici notano continui miglioramenti, quindi anche le sue condizioni fisiche potrebbero far pensare al trasferimento, dopo che in questi mesi, pur essendo stato dimesso a gennaio, Alex e la sua famiglia erano rimasti ovviamente in Italia per i controlli post intervento. Il 24 gennaio i medici del Bambino Gesù, con in testa il prof. Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica, hanno annunciato che il trapianto aveva avuto esito positivo e non c'erano stati episodi di rigetto. Ora, finalmente, per Alex può ricominciare una vita normale.

Viola la sorveglianza speciale: torna in cella il boss Antonio Abbinante

Napoli. Dopo solo sei mesi di libertà torna in cella il boss Antonio Abbinante. E' stato arrestato dai carabinieri a Marano mentre era in auto con la compagna. Ha violato la sorveglianza speciale e per questo si prospetta una Pasqua dietro le sbarre per il boss della cinque famiglie di Secondigliano che diedero vita prima alla scissione con i Di Lauro e poi allo scontro con gli Amato Pagano nel corso della terza Faida di Scampia. Antonio Abbinante era stato libero già nel 2015, ma solo per un mese. Le dichiarazioni del boss pentito Rosario Pariante lo riportarono in carcere con una nuova ordinanza cautelare per associazione camorristica. Antonio Abbinante, originario di Marano ma residente a Scampia, è anche il papà di Arcangelo (che è tuttora in carcere), ritenuto uno dei killer più spietati della famiglia e del gruppo criminale. E' sotto processo per il plateale agguato avvenuto sulla spiaggia di Terracina del boss Gaetano Marino o' monkerino fratello di Gennaro o' mecchei avvenuto nell'agosto del 2013.. E tra l'altro dagli incartamenti processuali e dai racconti dei pentiti oltre che ai riscontri degli investigatori gli Abbinante risultano essere grossi importatori di cocaina dalla Colombia.

Avellino, Zingaretti vuole la coalizione larga

"Ad Avellino il 26 maggio si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale. Purtroppo per ragioni che a mio avviso si possono ancora superare, il centro sinistra rischia di presentarsi diviso alla competizione elettorale. Io credo che bisogna fare di tutto per unire le forze e rendere possibile una vittoria che e' alla nostra portata. In queste ore il segretario regionale del PD, su mio invito, mettera' in campo ogni iniziativa, coinvolgendo il partito locale e le forze che si riconoscono nei valori del centro sinistra, per giungere ad una ricomposizione unitaria e alla costruzione di una coalizione larga e coesa". Cosi' in una nota il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti.

de Magistris, maggioranza ha tenuto su manovra

Quello approvato dopo una maratona di 12 ore in Consiglio comunale "e' il miglior bilancio negli ultimi 8 anni, fatto in condizioni estreme, con tanti tagli dalle politiche del Governo". Lo sottolinea il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il primo cittadino evidenzia come sia no stati mantenuti i servizi, "rafforzate le partecipate del Comune", tra cui l'Azienda napoletana di mobilita' da tempo in difficolta' finanziarie. Il bilancio triennale tra l'altro prevede un piano di assunzioni, 1.500 unita' tra Comune e partecipate fino al 2021, "per fare fronte ai pensionamenti, a quota 100, ma soprattutto per i giovani, e per garantire servizi". "Siamo soddisfatti - conclude de Magistris - anche la maggioranza e' stata compatta e l'opposizione ha avuto un appproccio costruttivo". "Mentre trovano 12 miliardi una mattina all'improvviso per altre citta' - conclude - Napoli si salva da sola. Non e' il mio ultimo bilancio, ne ho davanti altri due fino al 2021. Intendo fare il sindaco fino allora, ma se puo' servire alla Campania una guida che governa con mani pulite …sono valutazioni che faremo".

Flop Italia, costerà caro...

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C'è chi parla di fatturato, chi tira in ballo la preparazione atletica e le maggiori pressioni nel Bel paese, chi evidenzia la necessità di rinnovamento del nostro calcio, troppo ancorato a certi vecchi schemi e poco incline a infiltrazioni straniere. Qualunque siano le motivazioni dietro, la realtà dei fatti racconta che il movimento italiano è uscito ancora una volta con le ossa rotte dal confronto con gli altri paesi del Vecchio Continente. Con l'eliminazione del Napoli, battuto dall'Arsenal anche al San Paolo, se n'è andata anche l'ultima speranza di trovare una squadra di Serie A in una semifinale europea. E il risultato è sotto lgi occhi di tutti: nessuna nostra rappresentante è riuscita a entrare tra le migliori quattro né in Champions né in Europa League. Un passo indietro rispetto all'anno scorso, quando la Juve si fermò ai quarti, a un soffio dal buttar fuori il Real Madrid poi confermatosi campione, ma la Roma grazie all'impresa contro il Barcellona si guadagnò una splendida semifinale contro il Liverpool. In principio fu l'Atalanta, la società che esprime in questo momento il miglior gioco in Italia, ma che ad agosto venne eliminata nel terzo turno preliminare di Europa League ai rigori dal Copenaghen. Non certo una corazzata europea. Fatali i gironi di Champions per Inter e Napoli, inserite in un gruppo difficile ed entrambe vicinissime all'accesso agli ottavi. Con il senno del poi proprio i nerazzurri - finiti insieme a Tottenham e Barcellona, due delle semifinaliste - possono dire di essere usciti tra mille rimpianti. In Europa League poi la squadra di Spalletti, in quel momento con la 'grana' Icardi tra le mani e qualche assenza di troppo tra infortuni e squalifiche, ha pagato dazio contro l'Eintracht Francoforte, altro club arrivato tra le prime quattro. Mentre i campani, poco brillanti in questo aprile, sono stati inferiori ai quarti contro l'Arsenal in una sorta di finale anticipata. Il cammino europeo del Milan, fuori già ai gironi in un gruppo con Dudelange, Betis e Olympiakos, non è stato certo entusiasmante, e poco meglio ha fatto la Lazio, eliminata però ai sedicesimi da uno squadrone come il Siviglia, che spesso in Europa League è arrivato fino in fondo. Non che le cose siano andate molto diversamente nella massima competizione europea. La Roma, dopo aver superato un girone i cui il Cska Mosca era la terza forza, si è sciolta agli ottavi ai supplementari sotto i colpi del Porto in un doppio confronto che sembrava alla portata degli uomini di Di Francesco, che ha pagato con la panchina una stagione fin lì con poche luci e molte ombre. Il fallimento della Juve, che negli ultimi anni è stata la locomotiva del movimento, è infine sicuramente quello più inaspettato e fragoroso.

Napoli, bisogna blindare il secondo posto

C'e' la scritta game over sui monitor del Napoli e dei suoi tifosi dopo la delusione dell'eliminazione ai quarti di Europa League. Un doppio ko che non lascia possibilita' di appello per la squadra di Ancelotti che ha perso entrambe le partite e in 180' minuti non e' riuscito a mettere la palla alle spalle di Cech neanche una volta. La fine virtuale della stagione l'ha segnata lo stesso tecnico Ancelotti alla fine della gara rimandando alla prossima stagione con una promessa: "Miglioreremo". Ma l'ennesimo finale di stagione da "zero titoli" comincia a pesare su un gruppo unito ma che avverte un senso forte di frustrazione, la stessa che si leggeva nello sguardo nel vuoto di Lorenzo Insigne ieri sera, dopo una sostituzione che non gli e' piaciuta e che lo ha sottoposto a una salva di fischi da parte dei 40.000 del San Paolo. Lorenzinho, fresco capitano dopo l'addio di Hamsik, e' rimasto per oltre un quarto d'ora in piedi di fianco alla panchina a guardare lo stadio piu' che la partita, valutando forse un futuro lontano da Napoli. L'estate e il mercato daranno le risposte, per un Napoli che dovra' trattenere le sue stelle, a partire da Allan e Koulibaly, e innestare forze fresche soprattutto a centrocampo e in attacco. Intanto ci sono ancora sei partite di campionato da giocare per mantenere il secondo posto e chiudere con il sorriso nonostante la bacheca vuota e cominciano dal difficile match di lunedi' contro l'Atalanta. Ancelotti le usera' per le valutazioni finali su giocatori che si stanno rivelando preziosi per il futuro come Younes e Ounas, ma anche per trovare una quadra nel suo Napoli partito con il 433, passato al 442 e che ieri ha provato il 424 nella ripresa con Callejon terzino per provare a sfondare dalle parti di Cech. Intanto i tifosi napoletani masticano amaro su piu' fronti. Ieri al San Paolo tutta l'ultima mezz'ora e' stata dedicata ai pesanti cori contro il presidente De Laurentiis, mentre l'Arsenal ha anche dileggiato i tifosi postando una foto di Emery con alcuni calciatori del club londinese vestiti come fossero sul set di Gomorra e la scritta "Gunnorrah", fondendo la parola "gunners" e il titolo della serie dal libro di Saviano, molto popolare anche in Gran Bretagna. Il tweet e' stato preso con ironia dai tifosi del Napoli che hanno interagito sul social, mentre non c'e' stata una risposta sul profilo del club azzurro.

Napoli, c'è anche de Magistris tra gli 11 indagati per il fallimento di Bagnolifutura

C'e' anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tra gli undici indagati della Corte dei Conti regionale per il fallimentodella societa' Bagnolifutura spa che aveva lo scopo di riqualificare l'area dell'ex Italsider di Napoli. Deve rispondere di un danno erariale di circa un milione di euro. Per la procura contabile, il primo cittadino ad agosto del 2016 impegno' la societa' in house illegittimamente a occuparsi delle regate per l'America's cup sul lungomare di Napoli, caricando l'azienda di altri costi. Oltre a lui sono indagati anche l'ex sindaco Rosa Russo Iervolino. "La sua e' una grave e inescusabile colpa e deriva dalla garanzia proposta il 3 agosto del 2007 all'istituto di credito mutante la rassicurazione sulla solvibilita' della societa' e si impegnava al pagamento delle rate di mutuo in caso di mancato pagamento", scrivono i magistrati nell'atto di accusa. Nell'elenco anche Rocco Papa, vicesindaco nel 2002 che propose di conferire a Bagnolifutura un suolo gravato da un onere risarcitorio inadempiuto. Stessa sorte per Sabatino Santangelo, vicesindaco, che approvava i verbali del Cda consentendo la capitalizzazione degli interessi passivi. Lo stesso fece l'assessore al Bilancio, Salvatore Palma, che approvo' la decisione di Santangelo, mentre un altro assessore al Bilancio, Riccardo Realfonso, proponeva un aumento di 2milioni e 630mila euro. 

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