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Truffe agli anziani, Giusy Valda era uno dei "Corrieri". I NOMI DEI 77 INDAGATI

C'è anche Giuseppina Valda, sorella del noto killer di Mergellina ovvero Francesco Pio Valda, tra le 55 persone che l'altro giorno hanno ricevuto l'ordinanza cautelare di obbligo di dimora a Napoli, firmata dal gip di Genova, Paola Faggioni, nell'ambito della maxi inchiesta sulle truffe agli anziani in tutta Italia.

Giusy Valda, che durante la detenzione del fratello e subito dopo l'omicidio del giovane innocente pizzaiolo di Pianura, Francesco Pio Maimone, si era resa protagonista di uno show su Tik Tok contro le forze dell'ordine, aveva un ruolo di primo piano nella gang di truffatori di anziani che agiva in tutta Italia.

Era "corriere/operativo" ovvero addetta alla riscossione delle somme truffate. In pratica una delle persone che si presentava a casa degli anziani come addetta delle Poste. Il suo nome compare in due truffe: una compiuta ai danni di una donna di Sesto san Giovanni il 24 giugno del 2023.

E la seconda compiuta ai danni di un'anziana a Battipaglia il 6 ottobre del 2023: in quella occasione fu anche arrestata insieme con la sua complice Nunzia Nocerino e poi posta ai domiciliari. Dopo di che si rese protagonista dell'indegno spettacolo video su Tik Tok che la portò in carcere.

Giuseppina "Giusy" Valda è stata assolta il 30 gennaio scorso nell'ambito del processo sull'omicidio di Francesco Pio Maimone. Era accusata di aver aiutato il fratello nella fuga subito dopo la sparatoria agli chalet di Mergellina.

Ora arriva una nuova ordinanza con obbligo di dimora nella città di Napoli.

Elenco dei 77 indagati

  • MARANO Giuseppe, nato a Napoli il 27.4.2002

  • BUCCINI Sofia Sonia, nata a Napoli il 21.8.2003

  • ESPOSITO Giuseppe, nato a Napoli il 26.1.1970

  • ROSICA Andrea, nato a Napoli il 11.6.1999

  • FEDELE Antonio, nato a Napoli il 30.5.1998

  • FERRONE Natascia, nata a Napoli il 14.11.1974

  • CAIAZZA Ciro, nato ad Arzano [NA] il 27.1.1968

  • AURIOLA Anna, nata a Napoli il 20.11.1995

  • PAOLONE Pasquale, nato a Mugnano di Napoli [NA] il 4.9.1992

  • MANGIAPILI Sabatino, nato a Mugnano di Napoli [NA] il 14.4.2001

  • VITTORIO Rosario, nato a Napoli il 10.8.1972

  • CRETELLA Giuseppe, nato a Napoli il 9.10.1998

  • CIPOLLETTA Beniamino, nato a Napoli il 2.3.1990

  • TREGLIA Luciano, nato a Napoli il 20.10.1968

  • FRATTINI Antonio, nato a Napoli il 6.1.1990

  • DI MAIO Giuseppe, nato a Napoli il 26.2.1971

  • FESTA Enrico, nato a Milano il 26.7.2003

  • PARZIALE Francesco Pio, nato a Napoli il 11.1.2002

  • GUARINO Tommaso, nato a Napoli il 14.8.1999

  • MILANO Antonio, nato a Napoli il 8.7.2004

  • FEBBRARO Diego, nato a Napoli il 12.8.1981

  • CAMANZO Pasquale, nato a Napoli il 20.11.1999

  • MIGLIACCIO Biagio, nato a Mugnano di Napoli [NA] il 10.11.2001

  • ESPOSITO Michele, nato a Napoli il 30.6.1977

  • VILLONE Gennaro, nato a Napoli il 1.10.2003

  • TRENTUNZI Alessia, nata a Bari il 16.3.2000

  • MUGNANO Loris, nato a Napoli il 29.10.1999

  • CANFORA Vincenzo, nato a Napoli il 2.9.2003

  • D'ABUNDO Mattia, nato a Gaeta il 2.8.2003

  • GRIMALDI Gaetano, nato a Napoli il 22.2.1972

  • TULANTI Michele, nato a Maddaloni [CE] il 1.7.1999

  • GARGIULO Dario, nato a Napoli il 17.11.1986

  • BARONE Marco, nato a Napoli il 22.4.1986

  • DE FRANCESCO Alfonso, nato a Napoli il 14.12.1991

  • SABATINO Domenico, nato a Napoli il 2.10.1998

  • LOMBARDO Davide, nato a Mugnano di Napoli [NA] il 14.10.1990

  • ACCURSO Cataldo, nato a Napoli il 30.3.1993

  • MARANO Simone, nato a Villaricca [NA] il 18.6.2005

  • SPIRITO Paolo Luca, nato a Napoli il 22.5.2001

  • FONZO GOMES Kevin Dani, nato a Napoli il 16.2.1994

  • VASTARELLA Pasquale, nato a Napoli il 8.2.2003

  • SELA Robert, nato in Albania il 2.9.1983

  • LUKA Aurora, nata in Albania il 12.8.1995

  • SELA Ervis, nato in Albania il 27.5.1997

  • MONACO Mario, nato a Napoli il 30.5.1972

  • PONTICELLI Antonio, nato a Napoli il 21.8.1987

  • GARGIULO Antonio, nato a Napoli il 3.7.2004

  • ESPOSITO Elena, nata a Napoli il 23.8.1988

  • MASTRONZO Umberto, nato a Napoli il 17.1.1992

  • DESIATO Giuseppe, nato a Maddaloni [CE] il 22.8.1999

  • DESIATO Francesco, nato a Maddaloni [CE] il 22.12.1972

  • MOROZ Violetta, nata in Ucraina il 27.5.1998

  • SALERNO Gennaro, nato a Napoli il 7.2.1987

  • BENAICHA Mouhamed, nato a Napoli il 3.4.2003

  • MILONE Francesco, nato a Napoli il 25.9.2005

  • CARBONE Salvatore, nato a Napoli il 6.3.1979

  • BERGAMASCO Fabio, nato a San Giorgio a Cremano [NA] il 13.11.1986

  • BARBATO Raffaele, nato a Napoli il 14.9.1994

  • IENGO Rosario, nato a Napoli il 3.9.1967

  • TANCREDI Luigi, nato a Napoli il 27.2.2005

  • NOCERINO Nunzia, nata a Napoli il 7.4.1998

  • VALDA Giuseppina, nata a Napoli il 10.6.2000

  • VINCIGUERRA Immacolata, nata a Napoli il 4.5.1978

  • CIMMINO Luigi, nato a Napoli il 27.7.1995

  • MARRA Rosaria, nata a Napoli il 8.12.1988

  • COZZELLA Bruno, nato a Napoli il 19.11.1981

  • SARNACCHIARO Ciro, nato a Napoli il 6.4.1998

  • DI GUIDO Stefano, nato a Napoli il 11.8.2005

  • TIZZANO Ernesto, nato a Napoli il 9.8.1989

  • CECERE Salvatore, nato a Napoli il 29.3.2003

  • STARACE Gaetano, nato a Napoli il 5.8.1999

  • CASTRONUOVO Fabio, nato a Napoli il 1.10.1981

  • EVANGELISTA Anna, nata a Napoli il 14.6.2001

  • STORARO Antonio, nato a Napoli il 21.6.1991

  • CIUBOTARU Adrian, nato in Romania il 16.4.1988

  • GUADAGNUOLO Immacolata, nata a Napoli il 29.12.1991

  • BUONIFACIO Antonio, nato a Napoli il 15.1.2004

Scommesse illegali, ecco cosa rischiano i giocatori coinvolti

Il mondo del calcio italiano torna a tremare sotto il peso di un nuovo scandalo legato alle scommesse: la Procura di Milano, guidata dal procuratore Marcello Viola, si appresta a trasmettere gli atti dell’inchiesta alla Procura Federale della FIGC.

Una mossa che potrebbe riaccendere i riflettori su un fenomeno che ha già coinvolto numerosi tesserati, compresi alcuni volti noti della Nazionale. Al momento sono dodici i calciatori finiti nel mirino degli inquirenti, ma l’entità delle sanzioni – se ci saranno – dipenderà tutta da un fattore chiave: hanno scommesso anche sul calcio oppure no?

La normativa federale parla chiaro. Se i giocatori hanno piazzato puntate su partite di calcio – in particolare su match delle competizioni in cui erano coinvolti – rischiano fino a tre anni di squalifica. Una pena severa, ma riducibile in caso di collaborazione con la giustizia sportiva o patteggiamento, come già avvenuto in passato.

Diverso il caso in cui i tesserati si siano limitati a utilizzare piattaforme illegali per altri giochi d’azzardo, come poker o blackjack. In tal caso, potrebbero esserci conseguenze solo sul piano penale (ad esempio sanzioni pecuniarie), ma difficilmente scatteranno provvedimenti disciplinari in ambito sportivo.

I precedenti: Zaniolo, Fagioli e Tonali

L’esperienza passata offre qualche indicazione. Nicolò Zaniolo, ad esempio, era già stato ascoltato nel 2023: aveva ammesso di aver utilizzato siti non autorizzati, ma esclusivamente per giochi di carte. Nessuna sanzione era seguita alla sua confessione, proprio perché non risultavano scommesse sul calcio.

Diversa la posizione di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, che avevano ammesso di aver scommesso su partite di calcio e, per questo, hanno già scontato squalifiche concordate con la Procura della FIGC. Per loro, eventuali nuovi provvedimenti potranno arrivare solo se emergeranno comportamenti non ancora giudicati. Nessuna doppia punizione è consentita per gli stessi fatti.

Il ruolo della FIGC

La Federazione, dal canto suo, appare intenzionata a mantenere una linea prudente. L’obiettivo è evitare derive moralistiche e attenersi strettamente alla normativa: in assenza di puntate su eventi calcistici, non ci saranno squalifiche. Resta però l’attenzione sulle condotte dei tesserati e sull’uso di piattaforme illegali, che potrebbe comportare sviluppi giudiziari di altra natura.

Avellino, raffica di furti nei supermercati: arrestata una banda in trasferta. Coinvolto anche un bambino di 4 anni

Quattro colpi in meno di novanta minuti: è il bilancio di una vera e propria “trasferta criminale” messa a segno da una coppia di cittadini romeni, insieme a un loro parente, arrestati dai Carabinieri all’uscita di un supermercato di Atripalda dopo l’ennesimo furto.

La banda aveva già colpito altri punti vendita nella città di Avellino e a Monteforte Irpino. I tre, tutti di età compresa tra i 25 e i 30 anni, avevano escogitato un metodo ben rodato per trafugare merce senza destare sospetti. Fondamentale nel loro schema, e inquietante allo stesso tempo, la presenza di un bambino di soli quattro anni, lasciato nell’auto – una Citroën noleggiata – durante i raid, o addirittura usato come “copertura” nella cosiddetta tecnica del passeggino: un doppio fondo ricavato sotto il vano del passeggino in cui venivano occultati i prodotti rubati.

I Carabinieri, insospettiti dai movimenti sospetti della banda e da alcune segnalazioni, li hanno fermati subito dopo l’uscita dall’ultimo supermercato colpito. La perquisizione dell’auto ha permesso di recuperare merce rubata per un valore complessivo di oltre 3.000 euro, accuratamente nascosta nel bagagliaio.

I tre responsabili sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato continuato e condotti nel carcere di Avellino. La posizione del minore, coinvolto suo malgrado in questa vicenda, è ora al vaglio delle autorità competenti, che si occuperanno anche di valutare l’eventuale attivazione dei servizi sociali.

La SSC Napoli ospita la Philadelphia Junior Cup

Un pomeriggio di sport, dialogo e valori condivisi ha animato il Training Center della SSC Napoli, dove si è tenuta la diciottesima tappa della Philadelphia Junior Cup | Keep Racism Out, il torneo nazionale di calcio a 7 dedicato agli under 14 degli oratori delle città della Serie A Enilive.

Protagonisti dell'incontro, due volti noti del calcio azzurro: Juan Jesus e Pasquale Mazzocchi, difensori della SSC Napoli, che hanno accolto con entusiasmo i giovani dell’Oratorio San Nunzio Sulprizio, condividendo con loro riflessioni profonde su amicizia, rispetto, gioco di squadra e lotta al razzismo.

Temi centrali di un progetto sportivo ed educativo promosso da Philadelphia, storico marchio del Gruppo Mondelēz International – title sponsor della dodicesima edizione del torneo – in collaborazione con la Lega Serie A e il Centro Sportivo Italiano. Durante l'incontro, i giovani calciatori hanno donato a Jesus e Mazzocchi una maglia con il messaggio “Il calcio è amicizia”, simbolo del torneo e della sua missione: usare lo sport come strumento per unire e abbattere ogni forma di discriminazione.

In cambio, i due difensori partenopei hanno autografato la divisa ufficiale “Philadelphia Junior Cup | Keep Racism Out”, poi consegnata ai capitani della squadra oratoriale. La giornata è stata arricchita dalla partecipazione di figure chiave del mondo sportivo e istituzionale: Albino Rossi, allenatore dell’Under 13 Pro della SSC Napoli, Erinda Gorenca, CSR Officer del Club, Oumar Daffe dell’Ufficio Corporate Social Responsibility della Lega Serie A e Giovanni Mauriello, Presidente del CSI Napoli.

Tutti insieme hanno ribadito il valore educativo dello sport, in particolare nella fascia d’età tra i 12 e i 14 anni, vera fucina di futuri cittadini prima ancora che di atleti. Il torneo, partito lo scorso febbraio con le fasi provinciali, proseguirà nei prossimi mesi con le tappe regionali e interregionali, che decreteranno gli otto migliori team. I finalisti voleranno a Roma, dove si sfideranno sul prestigioso prato dello Stadio Olimpico, a poche ore dalla finale di Coppa Italia Frecciarossa.

In parallelo alle gare, i ragazzi partecipano ad attività di formazione, organizzate nei centri sportivi delle squadre di Serie A. Incontri speciali che vedono la presenza di calciatori, formatori, psicologi ed esperti, per affrontare insieme il tema della lotta alle discriminazioni, in linea con la campagna nazionale Keep Racism Out, promossa dalla Lega Serie A con il supporto dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Avellino, strage del bus: condanna definitiva a 6 anni per Castellucci

Roma– Diventa definitiva la condanna a 6 anni di reclusione per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Aspi, ritenuto colpevole di omicidio colposo e disastro colposo per la strage avvenuta il 28 luglio 2013 sull’autostrada A16 Napoli-Canosa.

La Quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza, chiudendo uno dei capitoli più drammatici della storia recente della viabilità italiana.

La tragedia del viadotto Acqualonga

Quel giorno, un pullman turistico diretto in Puglia precipitò dal viadotto dell’Acqualonga, nel territorio di Monteforte Irpino (Avellino), causando la morte di 40 persone. Le indagini accertarono che l’incidente fu provocato da una serie di gravi negligenze nella manutenzione della strada e del mezzo.

Le altre condanne

Oltre a Castellucci, la Cassazione ha confermato le pene per gli altri imputati:

  • 9 anni per Gennaro Lametta, proprietario del bus, ritenuto responsabile delle carenze manutentive del veicolo.
  • 4 anni per Antonietta Ceriola, all’epoca dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli, accusata di aver omesso i necessari controlli.

Sono state inoltre convalidate le condanne per altri dirigenti e dipendenti di Aspi, chiudendo definitivamente un processo che per oltre un decennio ha tenuto alta l’attenzione sull’incidente.

 

Processo al Clan Contini: revocata ordinanza di presentazione alla pg per Illiano

Il Tribunale penale di Napoli, in composizione collegiale, Presidente Montanaro, ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla pg per Giuseppe Illiano, accusato di tentato omicidio, estorsione, aggravate dal metodo mafioso.

Illiano risulta essere tra i numerosi imputati di nel processo al clan Contini, e che vede alla sbarra tra gli altri anche gli imprenditori Antonio e Gennaro Festa, Salvatore D’Amelio e numerosi altri.

Accolte, dunque, le minuziose e diffuse ragioni giuridiche degli Avvocati Claudio Davino e Massimo Viscusi.

Lo scorso 6 dicembre, a seguito di doppio riesame, sempre in accoglimento della richiesta dei due difensori, era stata revocata l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con l’esclusione dell’aggravante mafiosa e la riqualificazione del reato in lesione.

Caso scommesse, il sistema smascherato: calciatori pagavano i debiti con finti acquisti di lusso

L'inchiesta della Procura di Milano, che ha messo nel mirino un giro di scommesse illegali che coinvolge numerosi calciatori di Serie A, ha rivelato un sistema ingegnoso per saldare i debiti di gioco.

I calciatori, secondo l’accusa, utilizzavano un negozio di lusso milanese per pagare i loro creditori in modo mascherato, comprando orologi e gioielli di marca, ma senza mai riceverli. In particolare, l’inchiesta ha rivelato che i debiti, accumulati dai calciatori attraverso le scommesse su piattaforme illegali, venivano "saldati" con bonifici effettuati a nome di acquisti di orologi di lusso, tra cui Rolex, da una gioielleria milanese.

I pagamenti venivano fatti verso i conti della Elysium Group srl, ma gli orologi restavano in negozio, nella disponibilità degli organizzatori del giro di scommesse. I calciatori, infatti, uscivano solo con la fattura dell’acquisto, senza mai entrare in possesso dei prodotti. Secondo il Procuratore Marcello Viola, il sistema prevedeva che i calciatori potessero “fare credito” con gli organizzatori, e una volta che i debiti diventavano troppo onerosi, venivano indirizzati alla gioielleria per pagare tramite bonifici, con l'apparenza di acquisti legittimi.

Nicolò Fagioli, centrocampista della Fiorentina ed ex della Juventus, è stato direttamente coinvolto. La sua carta di credito, infatti, è stata utilizzata per eseguire bonifici per un totale di 693.614 euro. Le transazioni venivano utilizzate per coprire le perdite legate alle scommesse clandestine, mascherate da acquisti fittizi di gioielli e orologi.

Nel corso dell'inchiesta sono stati sequestrati circa 1,5 milioni di euro alla gioielleria Elysium, mentre i magistrati hanno richiesto il sequestro preventivo dell’attività per il suo coinvolgimento nel sistema illecito. La guardia di finanza ha ricostruito che i calciatori, oltre a Fagioli, avrebbero anche utilizzato prestanome, tra cui alcuni colleghi non indagati, per effettuare i bonifici a nome loro, utilizzando carte Postepay, conti correnti Revolut e altri metodi per "ripulire" i pagamenti.

L'inchiesta ha fatto emergere transazioni complessive superiori ai 300.000 euro legate alle scommesse, con oltre 400.000 euro in denaro contante che sono stati riscuotiti attraverso i prestanome. L'inchiesta, che aveva già visto coinvolto Fagioli e altri calciatori nelle indagini di Torino, è stata trasmessa a Milano per competenza, ampliando il quadro delle indagini.

Quarto, omicidio di Antonella Iaccarino, la difesa in aula: "Riccio non voleva uccidere"

Napoli – Un’aula di tribunale carica di tensione, un processo segnato dal dolore e una giovane vita spezzata per una lite su un parcheggio.

È quanto accaduto oggi nell’aula 116 del Tribunale di Napoli durante l’udienza del processo per l’omicidio di Antonella Iaccarino, la 48enne di Quarto data alle fiamme il 5 settembre 2023.

La donna morì in seguito a gravi ustioni riportate durante una lite condominiale. A essere imputato è il vicino di casa, Francesco Riccio, accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi.

Nel corso dell’udienza, uno dei figli della vittima – il più giovane – ha accusato un malore dopo essere stato sopraffatto dall’emozione mentre l’avvocato di parte civile, Luigi Musolino, ricostruiva la fase più drammatica dell’aggressione.

Il ragazzo è stato accompagnato fuori dall’aula dai familiari e soccorso poco dopo. Presenti in aula anche il marito della donna e gli altri due figli.

Il figlio più giovane della vittima accusa un malore in aula

Durante la sua arringa, l’avvocato Musolino ha usato parole durissime contro l’imputato: "È impensabile che si possa dare fuoco a una persona per una questione di parcheggio. Lo hanno chiamato 'il mostro di Quarto'?

La sua è una violenza quotidiana, priva di pietà. È questa la 'normalità' che oggi deve essere condannata dalla Corte". Il legale ha anche ricordato il tentativo di linciaggio ai danni di Riccio da parte della folla inferocita, arginato solo dall’intervento tempestivo dei carabinieri subito dopo il fatto.

La difesa: "Fu un incidente, la benzina finì sulla vittima in modo involontario"

L’imputato Francesco Riccio ha scelto di non essere presente in aula. Il suo avvocato, Rosario Marsico, ha chiesto la riqualificazione del reato da omicidio volontario aggravato a morte come conseguenza di altro reato.

Secondo la ricostruzione difensiva, Riccio avrebbe versato del liquido infiammabile (probabilmente benzina) sull’auto della donna, ma nella concitazione – anche a causa dell’intervento di altre persone – parte del liquido sarebbe finita su Antonella Iaccarino. Le fiamme, innescate da un accendino, si sarebbero poi propagate in modo involontario sulla vittima.

Il giudice, dopo il via libera delle parti, ha disposto l’acquisizione delle dichiarazioni rese dall’imputato, ma ha rigettato l’ingresso della consulenza di parte relativa alla trascrizione del contenuto del suo telefono, depositata oltre i termini della fase dibattimentale.

A seguito della richiesta di replica formulata dal pubblico ministero Maurizio De Marco, la Corte ha rinviato la lettura della sentenza al prossimo 21 maggio, con udienza fissata per le ore 9.30.

Protezione dei pagamenti nell'iGaming: cosa dovrebbero sapere i giocatori

Con la continua crescita del gioco d'azzardo online, aumenta anche l'importanza di sistemi di pagamento sicuri, trasparenti ed efficienti. Nel mondo dell'iGaming, dove denaro reale viene costantemente depositato, scommesso e prelevato, la protezione dei pagamenti non è solo un lusso, ma una necessità. Che tu stia giocando alle slot, scommettendo su eventi sportivi o sedendoti a un tavolo con croupier dal vivo, capire come viene gestito il tuo denaro dietro le quinte può fare un'enorme differenza nella tua esperienza di gioco complessiva.

Perché la protezione dei pagamenti è importante

La protezione dei pagamenti è al centro di un'esperienza di gioco sicura. Garantisce che ogni transazione finanziaria, dai depositi ai prelievi, sia protetta da frodi, accessi non autorizzati ed errori tecnici. Non si tratta solo di sicurezza back-end, ma di costruire fiducia. I giocatori devono avere la certezza che i loro fondi vengano gestiti correttamente e che le vincite vengano pagate senza intoppi e senza ritardi.

In un ambiente privo di fiducia come l'iGaming, dove le interazioni tra giocatore e piattaforma sono spesso anonime o automatizzate, questa protezione diventa ancora più critica. Il denaro che transita attraverso queste piattaforme può rapidamente raggiungere importi considerevoli, soprattutto su giochi ad alto traffico o piattaforme dal ritmo serrato. Prendiamo ad esempio le migliori siti poker 2025. Il loro gameplay rapido, i tornei ad alto rischio e l'ampia varietà di buy-in fanno sì che i giocatori scambino spesso ingenti somme in breve tempo. Questo tipo di volume li rende bersagli particolarmente appetibili per i malintenzionati e sottolinea l'assoluta necessità di una solida protezione dei pagamenti.

Che si tratti di protocolli di crittografia di alto livello, gateway di pagamento sicuri o rigorosa aderenza agli standard normativi e di licenza, le piattaforme affidabili devono implementare sistemi per proteggere i fondi degli utenti in ogni fase. Con miliardi di euro che transitano ogni anno nel settore dell'iGaming, i giocatori meritano la tranquillità che i loro soldi siano al sicuro, indipendentemente dalla velocità dell'azione.

Il ruolo delle licenze e della regolamentazione

Una delle protezioni più fondamentali deriva dal giocare in un casinò online con licenza. Enti regolatori come la Malta Gaming Authority (MGA), la UK Gambling Commission (UKGC) e l'ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) italiana impongono ai casinò di implementare rigorosi protocolli di sicurezza per le transazioni finanziarie. Tra questi, controlli antiriciclaggio (AML), strumenti di prevenzione delle frodi e la separazione dei fondi dei giocatori dai conti operativi.

Un operatore autorizzato deve inoltre collaborare con fornitori di servizi di pagamento verificati. Questo garantisce che la transazione avvenga tramite un processo sicuro e monitorato, indipendentemente dal fatto che si utilizzi una carta di debito, un bonifico bancario, un portafoglio elettronico o una criptovaluta. I casinò senza licenza o "non autorizzati" spesso non effettuano questi controlli, aumentando il rischio di perdite o frodi.

Comprendere i metodi di pagamento e le relative protezioni

I diversi metodi di pagamento offrono diversi livelli di protezione e velocità. I ​​portafogli elettronici, ad esempio, sono popolari nell'iGaming perché offrono transazioni veloci e un ulteriore livello di privacy. Servizi come PayPal, Skrill e Neteller fungono da intermediari tra la banca e il casinò, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza.

Anche le criptovalute stanno guadagnando terreno nel mondo dell'iGaming. I giocatori che apprezzano la privacy, le commissioni più basse e le transazioni istantanee spesso gravitano verso i casinò basati su criptovalute. I migliori casinò basati su criptovalute integrano la tecnologia blockchain non solo per la trasparenza finanziaria, ma anche per l'equità del gioco, offrendo ai giocatori un'esperienza sicura e all'avanguardia.

I metodi bancari tradizionali, come le carte di credito e di debito, rimangono ampiamente utilizzati. Tuttavia, questi possono talvolta comportare tempi di elaborazione più lunghi e procedure di verifica più rigide. Tuttavia, beneficiano di solide politiche di tutela dei consumatori, in particolare in Europa, dove gli istituti finanziari sono rigidamente regolamentati.

Crittografia SSL e protezione dei dati

Indipendentemente dal metodo di pagamento, un fattore chiave che influisce sulla sicurezza dei pagamenti è la crittografia. Cercate casinò che utilizzano la crittografia SSL (Secure Socket Layer): questa tecnologia cripta i dati sensibili, rendendoli illeggibili a chiunque tenti di intercettarli. La maggior parte dei casinò affidabili mostrerà un'icona a forma di lucchetto nella barra degli indirizzi, a indicare che il loro sito è protetto.

Inoltre, i casinò devono rispettare le norme del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) nell'UE, il che significa che i tuoi dati personali e finanziari devono essere archiviati e gestiti in modo responsabile. Questo aggiunge un ulteriore livello di responsabilità, soprattutto per le piattaforme che si rivolgono ai giocatori europei.

Cosa possono fare i giocatori

Sebbene i casinò siano responsabili del mantenimento di un ambiente sicuro, anche i giocatori hanno un ruolo da svolgere. Utilizza password complesse ed è necessario evitare le reti Wi-Fi pubbliche quando effettui transazioni, e controlla regolarmente l'attività del tuo account. Assicurati che il casinò abbia una licenza e leggi le recensioni da fonti attendibili prima di effettuare il tuo primo deposito.

Considerazioni finali

Nel frenetico mondo dell'iGaming, la protezione dei pagamenti è uno degli elementi più importanti per un'esperienza sicura e piacevole. Con la continua evoluzione della tecnologia, si evolveranno anche gli strumenti e gli standard per la sicurezza finanziaria. Scegliendo casinò autorizzati, utilizzando metodi di pagamento sicuri e rimanendo informati, i giocatori possono giocare online con maggiore sicurezza e tranquillità.

Il Fascino del Loto Blu: tra storia, proprietà e usi moderni

Conosciuto fin dall'antichità per le sue affascinanti proprietà, il loto blu (Nymphaea caerulea) è una pianta acquatica dal profondo valore simbolico, culturale e, oggi, anche fitoterapico. Utilizzato fin dai tempi degli antichi Egizi per i suoi effetti rilassanti e leggermente euforici, questo fiore esotico sta vivendo una riscoperta nel mondo del benessere naturale e della botanica alternativa.

Origini e significati del Loto Blu

Il loto blu ha radici antiche. Nell'antico Egitto era associato al sole, alla rinascita e alla spiritualità. Era spesso raffigurato nei dipinti murali e nelle decorazioni delle tombe, simbolo di purezza e di vita eterna. I fiori venivano utilizzati anche in bevande cerimoniali, spesso combinati con vino per potenziarne gli effetti.

Proprietà e principi attivi

Il loto blu contiene due alcaloidi principali: aporfina e nusiferina. Queste sostanze sono note per i loro effetti lievemente sedativi, calmanti ed euforici. Non si tratta di una pianta psichedelica in senso stretto, ma può indurre una sensazione di rilassamento profondo e di benessere mentale.

Grazie a queste caratteristiche, il loto blu viene oggi utilizzato in diversi formati, spesso all'interno della scena smartshop e della fitoterapia alternativa.

Formati e usi moderni

Il loto blu può essere utilizzato in vari modi:

  • Infusi e tisane: i petali secchi possono essere immersi in acqua calda per preparare bevande rilassanti, ideali per la sera.
  • Estratti liquidi o tinture: più concentrati, da assumere in gocce, spesso diluiti in acqua o sotto la lingua.
  • Resine e estratti solidi: utilizzati per vaporizzazione o combustione, offrono un effetto più rapido e diretto.

Per chi fosse interessato a esplorare questa pianta in modo sicuro e consapevole, Zamnesia offre una gamma selezionata di prodotti a base di loto blu, tra cui petali essiccati, estratti liquidi e resine.

Per un approfondimento dettagliato sui benefici, storia e modalità d'uso di questa pianta, è possibile consultare anche la pagina informativa su Zamnesia, che fornisce una guida completa per un uso responsabile e consapevole.

Conclusione

Il loto blu è molto più di un semplice fiore decorativo. Con la sua storia millenaria, le sue delicate proprietà rilassanti e le sue molteplici forme di utilizzo, rappresenta una delle piante più affascinanti oggi riscoperte nel panorama del benessere naturale. Perfetto per chi cerca un momento di calma e introspezione, il loto blu è una finestra sul passato che parla ancora al nostro presente.

Mobilità nel caos a Napoli, associazioni al Sindaco: “Servono soluzioni urgenti”

Napoli – Un grido d’allarme unanime si leva dalle associazioni dei tassisti, dei consumatori e del primo soccorso sanitario di Napoli, che in una lettera aperta indirizzata al Sindaco denunciano le gravi criticità che strangolano la mobilità urbana.

“La situazione è insostenibile”, scrivono, puntando il dito su un sistema di trasporto pubblico e viabilità che, nonostante i progressi, non riesce a rispondere alle esigenze della città.

Le organizzazioni firmatarie – Associazione Tassisti di Base, Dalla Parte del Consumatore, Movimento Consumatori, Nessuno Tocchi Ippocrate e Comitato ZTL Piazza Dante – sottolineano come, da oltre nove mesi, abbiano cercato un dialogo costruttivo nei tavoli prefettizi, trovando nel Prefetto Michele Di Bari un interlocutore attento e sensibile.

Tuttavia, nonostante l’impegno dell’Assessore alla Legalità, che pur non avendo competenze dirette sulla mobilità si è mostrato disponibile, i risultati concreti tardano ad arrivare.
Con la metropolitana che opera ormai all’80% della capacità e i numerosi cantieri di restyling urbano in corso, il traffico cittadino è al collasso.

Le ambulanze, denuncia l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, faticano a raggiungere tempestivamente i luoghi di emergenza, intrappolate in un groviglio di auto. Le associazioni dei consumatori, dal canto loro, chiedono a gran voce un piano traffico strutturato, con l’attivazione piena di tutte le ZTL istituite, per garantire sicurezza e rapidità negli spostamenti.

Non solo: i tassisti invocano misure per rendere il loro servizio più efficiente, con tariffe accessibili e una maggiore velocità commerciale, a beneficio di cittadini e turisti. “Un piano ben congeniato – si legge nella lettera – migliorerebbe la qualità della vita, riducendo il caos che penalizza la comunità e il nostro comparto”. Senza interventi urgenti, avvertono, Napoli rischia di perdere ulteriore terreno rispetto agli standard europei di vivibilità.

Le associazioni esprimono fiducia nell’attenzione del Sindaco, ma il messaggio è chiaro: servono risposte immediate e risolutive per scongiurare il declino della mobilità partenopea. La palla passa ora a Palazzo San Giacomo.

Caso scommesse, Fagioli coinvolse Pinsoglio e Gatti. Il pm: "Lo aiutò a pagare i debiti"

Il caso delle scommesse illegali che sta scuotendo il calcio italiano si arricchisce di nuovi dettagli, coinvolgendo, tra gli altri, il centrocampista della Fiorentina Nicolò Fagioli, il difensore della Juventus Federico Gatti e il portiere bianconero Carlo Pinsoglio.

Secondo quanto emerso dagli atti dell’inchiesta della Procura di Milano, Fagioli è stato il principale attore nell'introdurre nuovi scommettitori nel giro illegale di scommesse sportive, ma alcuni colleghi, tra cui Gatti e Pinsoglio, non venivano ritenuti particolarmente utili per gli organizzatori a causa dei "bassi" importi scommessi.

Le indagini hanno rivelato che Fagioli, su sollecitazione di Tommaso De Giacomo, uno degli organizzatori del sistema, aveva il compito di reclutare nuovi partecipanti al gioco clandestino. De Giacomo non lesinava complimenti per il centrocampista, tanto da offrirgli un "bonus" sui conti di gioco in cambio di un continuo supporto nella ricerca di nuovi "clienti" per il giro di scommesse. Tra questi, Fagioli avrebbe coinvolto anche Gatti e Pinsoglio, ma entrambi non venivano considerati "buoni acquisti" per gli organizzatori, dato l’esiguo valore delle loro scommesse.

Nei messaggi tra Fagioli e De Giacomo, si leggono dettagli che chiariscono ulteriormente il modus operandi del sistema, come quello di un “regalo” da 5.000 euro per Fagioli, che si era prodigato nel portare nuovi giocatori. Le indagini hanno anche mostrato come Fagioli, per saldare i suoi debiti di gioco, si sia avvalso di prestiti da parte di altri calciatori, tra cui proprio Gatti, il quale, pur non essendo indagato, avrebbe contribuito a coprire le perdite del suo ex compagno di squadra.

La vicenda, che ha portato al sequestro di oltre 1,5 milioni di euro, ha gettato luce su un sistema complesso di scommesse illegali che coinvolge numerosi calciatori e sportivi, che, secondo gli investigatori, avevano trovato nei prestiti tra colleghi un modo per nascondere le perdite accumulate nel gioco. L’inchiesta prosegue, con nuovi sviluppi attesi nelle prossime settimane.

San Giorgio, sequestro del 15enne: convalidato l'arresto per il rapitore

Napoli - Il Giudice per le Indagini Preliminari di Napoli, Fabrizia Fiore, ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per Antonio Pacheco Amaral de Oliveira, il 24enne accusato del sequestro di un 15enne avvenuto due mattine fa a San Giorgio a Cremano..

De Oliveira, ex dipendente dell'autolavaggio di proprietà della famiglia del giovane rapito, è ritenuto responsabile del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dal metodo mafioso.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa a seguito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla Procura di Napoli, coordinate dal Pubblico Ministero (PM) Henry John Woodcock della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Il giovane, nato ad Amburgo il 15 settembre 2001 e residente a San Giorgio a Cremano, luogo del sequestro, è difeso dall'avvocato Angelo Rapicano. Le indagini proseguono per identificare gli altri complici coinvolti nel rapimento.

La notizia del sequestro del 15enne nel Napoletano e l’arresto di Antonio Pacheco Amaral de Oliveira, 24enne ex operaio dell’autolavaggio della famiglia della vittima, solleva inquietanti interrogativi sul contesto criminale in cui si è consumato il fatto.

L’aggravante del "metodo mafioso" contestata dal pm Woodcock della DDA suggerisce un possibile legame con la criminalità organizzata, un dettaglio che amplifica la gravità del reato e la preoccupazione per un’eventuale infiltrazione in attività apparentemente legali.

Il fatto che l’imputato avesse un rapporto pregresso con la famiglia della vittima (essendo stato un dipendente) rende il caso ancora più sconcertante, poiché evidenzia una violazione della fiducia e un possibile movente economico.

La collaborazione tra Squadra Mobile e Procura di Napoli ha portato a un’azione giudiziaria rapida, ma restano ombre sulle "altre persone non ancora identificate".

Dal punto di vista sociale, il caso riaccende i riflettori sulla piaga dei sequestri a scopo estorsivo,  che si è diffuso a Napoli e in maniera particolare da parte dei clan della camorra negli ultimi mesi.

La scelta del GIP di confermare il carcere cautelare sottolinea la pericolosità sociale attribuita all’imputato, ma servirà capire se ci saranno sviluppi riguardo agli eventuali complici.

 

Napoli, La Bottega di Marco: un anno di eccellenza tra sapori autentici e tradizione

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Nel cuore di Napoli, al Corso Amedeo di Savoia, c'è un luogo che in soli dodici mesi è diventato un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina: La Bottega di Marco. Questa salumeria-gastronomia, nata dalla passione e dal talento del giovane Marco Vilardi, offre ogni giorno un'esperienza culinaria che celebra le eccellenze del territorio.

Prodotti di alta qualità e specialità nostrane

La Bottega di Marco non è solo una semplice salumeria. Qui si trovano prodotti di primissima scelta, dalle selezioni di salumi e formaggi alle delizie gastronomiche preparate quotidianamente. Tra i protagonisti della cucina di Marco spiccano autentiche prelibatezze della tradizione napoletana:

Casatiello napoletano, soffice e ricco di sapori antichi

Pizza con salsicce e friarielli, un classico amato da tutti

Le zingare piastrate, sfiziosi panini caldi e croccanti

Melanzane alla pollastiello, una specialità irresistibile

Mozzarella di bufala e una cantina di prestigio

A rendere ancora più unica La Bottega di Marco è l'arrivo quotidiano della vera mozzarella di bufala campana, un prodotto d'eccellenza che conquista al primo assaggio. Inoltre, la selezione di vini accuratamente scelta arricchisce l'offerta, permettendo di accompagnare ogni piatto con il calice perfetto.

Un luogo che racconta la passione per il buon cibo

In soli dodici mesi, La Bottega di Marco si è affermata come un simbolo di qualità e tradizione. Chiunque varchi la sua soglia sa di trovare non solo ottimi prodotti, ma anche la passione di un giovane talento che ha fatto della gastronomia un'arte.

Se sei alla ricerca di sapori autentici e di un'accoglienza calorosa, La Bottega di Marco è una tappa obbligata.

 Francesco Pucci Muscariello

De Luca forse si è arreso: “Mi riprendo la vita, ma la Campania non torni nella palude”

Napoli – La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale che avrebbe permesso al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di candidarsi nuovamente dopo due mandati consecutivi viene accolto dal presidente con un misto di sollievo e monito.

Quasi una resa la sua. E così durante la sua diretta Facebook del venerdì si lascia andare: “Mi fa ritornare alla vita”, ha dichiarato, per poi lanciare un allarme: “Il rischio ora è che Campania e Napoli sprofondino di nuovo nella palude. Questo è il vero problema, e dobbiamo lavorare per evitarlo”.

Con il consueto piglio battagliero, Vincenzo De Luca non si scompone: “Nessuna distrazione, andiamo avanti con serenità e sportività. Non ho tempo per le chiacchiere della politica politicante”.
Annunciando un confronto imminente con i gruppi consiliari, il governatore ha invitato i cittadini a restare concentrati sui problemi concreti, promettendo di dire la sua “quando sarà il momento”.

“No al mercato delle candidature deciso a Roma”

Nel suo intervento, De Luca ha puntato il dito contro il sistema politico nazionale: “Chi sostiene il limite del doppio mandato ignora i territori e vuole zittire i cittadini. A Roma si vuole fare il mercato delle candidature, ma non è così che si decide il futuro della Campania”.
Parole al vetriolo contro chi, a suo dire, intende imporre scelte dall’alto, trascurando la realtà locale. “I problemi veri iniziano ora”, ha ammonito, invitando a “stare calmi” e a ragionare sul futuro.
Per De Luca, la strada è chiara: partire dai programmi in corso, dalle “cose da completare”, e scegliere chi governa non in base a giochi di palazzo, ma alla capacità dimostrata. “Deve governare chi sa governare, non chi è il prodotto della politica politicante. In ballo c’è il futuro della nostra regione”, ha concluso, lasciando intravedere una battaglia che, nonostante la sentenza, è lungi dall’essere finita.

Cinque milanesi a capo del presunto giro scommesse illegali con calciatori coinvolti

La Procura di Milano ha portato alla luce un'imponente rete di scommesse illegali gestita da cinque uomini, tutti milanesi, che operavano con la complicità di alcuni calciatori di Serie A: le indagini hanno rivelato un sistema ben strutturato, che andava dalla gestione delle piattaforme di gioco illegale alla copertura dei debiti con finti acquisti di orologi e gioielli di lusso.

I protagonisti di questa operazione sono Tommaso De Giacomo (38 anni), Patrik Frizzera (45 anni), Antonio Scinocca (33 anni), Antonino Parise (43 anni) e Andrea Piccini (31 anni), tutti residenti a Milano. De Giacomo, secondo le accuse, era il leader dell'organizzazione, coordinando l'intero flusso di scommesse illecite. Gestiva le piattaforme online, forniva le password agli scommettitori e teneva i conti dei debiti e crediti dei giocatori coinvolti.

Frizzera, invece, si occupava di abilitare i giocatori al poker online, creando stanze private per consentire loro di giocare in gruppi riservati e controllati. I tre soci, Scinocca, Parise e Piccini, erano i responsabili della Elysium Group, una gioielleria milanese coinvolta nel sistema di pagamento dei debiti. Secondo quanto emerso, i calciatori coinvolti nel giro non pagavano direttamente i loro debiti di gioco, ma effettuavano bonifici bancari fittizi a copertura di acquisti di orologi e gioielli di lusso che in realtà non venivano mai consegnati. La gioielleria, quindi, fungeva da "facciata" per nascondere la vera natura delle transazioni.

L'inchiesta ha portato al sequestro di fondi per circa 1,5 milioni di euro alla Elysium Group, mentre sono emerse anche prove di prestiti concessi a calciatori per aiutarli a saldare i debiti accumulati con le scommesse. I cinque accusati sono ora indagati per una serie di reati legati all'organizzazione di scommesse illegali, al riciclaggio di denaro e alla simulazione di compravendita di beni di lusso.

I casinò preferiti d'Italia: cosa li distingue?

L'Italia è rinomata per la sua ricca storia culturale, la cucina deliziosa e la moda alla moda. Tuttavia, la passione del paese per il gioco d'azzardo e l'intrattenimento ha lasciato il segno anche a livello globale, in particolare nel mondo dei casinò. L'Italia vanta una lunga tradizione nel gioco d'azzardo, con molti dei casinò italiani considerati tra i migliori d'Europa. Che siano fisici o online, i giocatori italiani esigono esperienze di alto livello, dalla varietà di giochi agli ambienti lussuosi, dalla sicurezza al servizio clienti. Quindi, cosa distingue i casinò preferiti d'Italia?

Una ricca storia di gioco d'azzardo

La passione dell'Italia per il gioco d'azzardo risale a secoli fa. Il primo casinò conosciuto, il Casinò di Venezia, fu fondato nel 1638, il che lo rende il più antico casinò operativo al mondo. Non sorprende, quindi, che il panorama del gioco d'azzardo italiano si sia evoluto in un mercato competitivo e diversificato. Oggi, l'Italia ospita numerosi casinò fisici che offrono di tutto, dai classici giochi da tavolo come il blackjack e la roulette alle slot machine e al poker. Per le piattaforme online, le normative nazionali sul gioco d'azzardo hanno creato un ecosistema unico che fonde il gioco tradizionale con la tecnologia moderna.

I casinò in Italia si distinguono perché sono spesso legati a profonde radici culturali e spesso integrano il patrimonio e l'arte locali nel loro design. Ad esempio, il lussuoso Casinò di Sanremo non è solo una destinazione di gioco, ma anche una meraviglia architettonica situata in una delle città costiere più belle d'Italia. Questo legame tra cultura, lusso e gioco d'azzardo rende i casinò italiani speciali.

Elevati standard di regolamentazione e sicurezza

Una delle ragioni principali per cui i casinò italiani sono così amati sia dai giocatori locali che da quelli internazionali è l'elevato livello di controllo normativo a cui sono soggetti. Il mercato del gioco d'azzardo italiano è regolamentato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che garantisce che il settore rimanga equo e trasparente. I casinò che operano legalmente in Italia devono rispettare rigide normative in materia di correttezza del gioco, sicurezza dei dati e misure antiriciclaggio, il che contribuisce a creare fiducia nei giocatori.

Queste normative sono ancora più importanti per i casinò online. I casinò online autorizzati dall'ADM offrono un livello di sicurezza e correttezza su cui i giocatori possono contare. Grazie a metodi di crittografia adeguati, gateway di pagamento sicuri e meccanismi di gioco equo, i giocatori possono godersi i loro giochi da casinò preferiti in tutta tranquillità. Tuttavia, il contesto normativo italiano può talvolta essere criticato come troppo restrittivo, limitando le opzioni di gioco e la varietà di giochi disponibili. Di conseguenza, alcuni giocatori si rivolgono a casinò non AAMS 2025 con licenza offshore, che, pur offrendo un'atmosfera più rilassata, offrono una selezione di giochi ancora più ampia. Questa flessibilità è apprezzata da coloro che desiderano maggiore libertà nella propria esperienza di gioco.

Varietà di giochi e innovazione

Un altro fattore che distingue i casinò preferiti in Italia è la varietà e l'innovazione dei giochi offerti. Mentre molti casinò tradizionali in tutto il mondo si attengono allo stesso insieme di giochi, i casinò italiani si sono rapidamente adattati e hanno abbracciato le nuove tendenze di gioco.

In Italia, i giocatori possono trovare un'ampia gamma di giochi per soddisfare gusti diversi. Giochi classici, come il blackjack, la roulette e il baccarat, sono ampiamente disponibili sia nei formati tradizionali che online. Ma non sono solo i classici a distinguere i casinò italiani. Molti dei migliori casinò italiani hanno integrato innovazioni all'avanguardia nella loro offerta, inclusi i giochi con croupier dal vivo, che consentono ai giocatori di interagire con veri croupier in tempo reale, comodamente da casa.

I giochi con croupier dal vivo, come il blackjack o la roulette dal vivo, hanno riscosso un'enorme popolarità tra i giocatori italiani. Combinano gli aspetti social del gioco tradizionale con la comodità del gioco online. La nuova tendenza dello streaming live ha ulteriormente migliorato questa esperienza, consentendo ai giocatori di interagire con veri croupier in tempo reale, aggiungendo un tocco immersivo e autentico all'ambiente di gioco online. Questa tendenza si è estesa oltre i tradizionali giochi da casinò, poiché i giocatori possono ora godere di un'ampia gamma di opzioni, adatte a diverse preferenze, mantenendo l'atmosfera di un casinò tradizionale, comodamente da casa.

Servizio Clienti di Qualità Superiore

L'importanza di un buon servizio clienti non può essere sopravvalutata e il livello di servizio nei casinò italiani ha chiaramente contribuito al loro successo. Dai croupier amichevoli ai tavoli fisici ai team di supporto online reattivi, i casinò italiani attribuiscono grande importanza al fatto che i loro clienti si sentano apprezzati. I migliori casinò italiani, sia online che fisici, danno priorità all'esperienza del giocatore offrendo rappresentanti del servizio clienti disponibili e competenti, disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Inoltre, i casinò online in Italia garantiscono ai giocatori l'accesso a una varietà di canali di supporto, tra cui chat dal vivo, e-mail e supporto telefonico. Un servizio clienti rapido ed efficiente promuove la fiducia e i giocatori sanno che qualsiasi problema riscontrato verrà gestito tempestivamente e professionalmente.

Le meccaniche più innovative nelle moderne slot online

Caratterizzate da umili origini, le slot machine oggi dominano i casinò online occupandone le sezioni di maggiore successo. C'era un tempo in cui le macchine a rullo erano un semplice gioco con 3 rulli, una linea di pagamento e solo simboli della frutta che atterravano al termine di ogni giro. Attualmente, i giocatori che entrano su casinò del calibro di Bruce Bet possono esplorare modi sempre nuovi e coinvolgenti di giocare e soprattutto vincere alle slot.

Alla base della rivoluzione di questi giochi ci sono le software house, società grintose e competitive che hanno contribuito all’incredibile varietà di giochi offerta dai siti di gambling. Quando la novità introdotta è particolarmente innovativa al punto da stravolgere il gameplay della slot, il fornitore può decidere di registrare la funzione e cederla ad altri solo dietro licenza. Un esempio tra tutti è la modalità megaways di Big Time Gaming.

Elencare tutte le funzioni più innovative è impossibile: in alcuni casi, la differenza tra una caratteristica e l’altra è anche molto sottile. Noi vogliamo però concentrarci sulle meccaniche più coinvolgenti e utili ai fini delle vincite.

Et voilà! Mettiti comodo, perché dopo aver provato queste meraviglie della tecnologia, girare i rulli non sarà più come prima.

I rulli a cascata

Se sei un giocatore di slot, avrai sicuramente sentito parlare della meccanica a cascata, o tumbling, o avalance, o altri nomi ancora. Nonostante il diverso modo con cui è chiamata, il funzionamento è lo stesso: la denominazione differente deriva dal fatto che ogni provider vuole personalizzare la caratteristica, per distinguerla dagli altri competitor.

I rulli a cascata sono attivati con una combinazione vincente: i simboli fortunati vengono espulsi dalla griglia e nuovi simboli scendono dall'alto, mentre le altre icone rimangono bloccate in posizione. L’obiettivo della funzione è intuitivo: formare ulteriori vincite, magari di importo più elevato. L’asso nella manica della funzione cascata è che non dovrai girare i rulli per attivarla e la meccanica prosegue finché vengono formate combinazioni fortunate.

La funzione Cluster

Se hai giocato almeno una volta a Candy Crush o a Tetris, la meccanica Cluster è qualcosa che già conosci. “Cluster” in inglese vuol dire raggruppamento: nelle slot con questo sistema di vincita, le combinazioni vincenti non avvengono allineando simboli uguali lungo le linee di pagamento, ma formando raggruppamenti di icone corrispondenti su rulli adiacenti. Più grande è il gruppo di simboli e più elevata è la vincita.

In genere, le video slot con la meccanica Custer hanno una griglia più ampia con un layout che sia almeno 6x5; molto frequenti sono anche le griglie 7x7.

La meccanica Megacluster

Simile ma diversa alla funzione Cluster è la Megacluster, introdotta nel 2020 da Big Time Gaming, uno dei provider più creativi ed eclettici del settore e acquisito nel 2021 da Evolution Gaming. L’idea strizza l'occhio a un’altra novità di BTG, la meccanica Megaways, che vedremo tra poco. Quando viene attivata, la funzione Megacluster provoca la suddivisione dei simboli vincenti in 4 simboli più piccoli: i simboli così divisi continuano a girare nello stesso formato finché vengono formate vincite.

La meccanica Megaways

Probabilmente la meccanica più innovativa su scala globale, Megaways di Big Time Gaming non ha bisogno di grandi presentazioni. La sua prima comparsa è avvenuta nel 2015 con la slot Dragon Born: da lì, il successo è stato immediato. Se entri in un qualsiasi casinò online, nel 90% dei casi troverai una sezione dedicata proprio a questo tipo di giochi.

Il funzionamento di base prevede che le linee di pagamento siano fino a 117.649: anche se la meccanica è sofisticata, il gameplay è semplice. La griglia è infatti realizzata con 6 rulli e un numero di bobine orizzontali dal numero variabile da 2 a 7: a ogni giro, cambia il numero delle payline. Il sistema ti consente di formare payout anche molto elevati, se consideri che ad ogni giro le combinazioni vincenti possono essere più di una.

La meccanica Splitz

Ad aver creato questa simpatica funzione è Yggdrasil, uno dei nomi più nuovi e originali del gambling. Quando viene attivata, i simboli Mystery vengono divisi in più simboli, aumentando il vantaggio per il giocatore. E anche la suspense! L’identità del simbolo misterioso viene infatti svelata solo al termine dei giri, mentre avere più simboli nella stessa posizione moltiplica le possibilità di formare combinazioni vincenti. Il numero dei simboli creati è casuale, per rendere le partite ancora più coinvolgenti.

La prima slot con questa meccanica è stata introdotta nel 2020, Temple Stacks, un gioco colorato e dalla volatilità elevata. Sempre nello stesso anno è stato lanciato il secondo gioco, Syncronite, con una vincita massima di oltre 1 milione di euro proprio grazie a Splitz!

InfiniReels

Giocare su una slot dai rulli che aumentano senza limiti è il sogno di ogni giocatore: NetEnt l’ha trasformato in realtà con la funzione InfiniReels, introdotta per la prima volta nel 2020 nella slot Gods of Gold InfiniReels. La griglia iniziale del gioco ha un layout 3x3, a cui si aggiunge un rullo per ogni vincita formata dal giocatore. Non c’è un limite massimo ai rulli che possono essere aggiunti: la funzione si ferma solo quando non vengono formate più combinazioni fortunate.

La meccanica Scatter Pays

Se con Cluster Pays le vincite vengono ottenute formando gruppi di simboli uguali su rulli adiacenti, nella meccanica Scatter Pays il funzionamento è ancora più interessante. Per ottenere una vincita, le icone corrispondenti possono atterrare in qualunque posizione sui rulli: l’importante è che il numero di simboli corrispondenti sulla griglia sia quello previsto dalla tabella dei pagamenti.

Piccola curiosità: nelle slot con questa meccanica, spesso troviamo meno simboli speciali. Il loro ruolo passa infatti in secondo piano vista la maggiore facilità di vincita. L'obiettivo del giocatore non è tanto formare una combinazione vincente, che tutto sommato è un risultato frequente, ma ottenere una combinazione di simboli dal pagamento più elevato.

Quali novità aspettarci per il futuro?

I giocatori sono avidi di funzioni speciali. Di conseguenza, le software house devono impegnarsi a creare meccaniche che rendano il gameplay sempre nuovo e intrigante, senza renderlo troppo complesso. Il motivo del successo delle slot machine è la facilità delle regole: se riservare alcuni titoli ai player più esperti è una strategia vincente, il pubblico più numeroso vuole divertirsi alle slot, non decifrarne le regole.

Archiviata l'indagine sulle armi alla Colombia: prosciolti D'Alema e Profumo

Napoli - Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Napoli, Maria Rosaria Aufieri, ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura partenopea in merito all'inchiesta sulla presunta mediazione per la vendita di armi alla Colombia.

L'indagine, che aveva suscitato grande clamore mediatico, vedeva coinvolti, tra gli altri, l'ex Presidente del Consiglio Massimo D'Alema e l'ex amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo.

La richiesta di archiviazione, formulata dai pubblici ministeri Fabrizio Vanorio e Silvio Piscitelli, titolari dell'indagine coordinata dal procuratore Vincenzo Piscitelli, è stata accolta dal GIP, ponendo così fine all'inchiesta che ipotizzava il reato di corruzione internazionale.

L'indagine, avviata dalla Procura di Napoli, aveva acceso i riflettori su una presunta fornitura di armamenti all'esercito colombiano da parte delle società Leonardo e Fincantieri. L'accordo, del valore complessivo di 4 miliardi di euro, prevedeva la vendita di quattro corvette, due sommergibili e 24 caccia militari.

Oltre a D'Alema e Profumo, l'inchiesta aveva coinvolto anche due broker con contatti in Colombia, un imprenditore, due professionisti operanti a Miami, l'ex amministratore delegato di Leonardo e l'ex direttore generale di Fincantieri.

Con la decisione del GIP, cala il sipario su un'indagine che aveva sollevato interrogativi e acceso il dibattito pubblico, lasciando ora spazio alle valutazioni politiche e alle eventuali reazioni dei diretti interessati.

Caserta, viola il divieto di avvicinamento e minaccia di morte l’ex moglie: 34enne arrestato

Caserta– Nonostante fosse già sottoposto a un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie, un 34enne casertano ha ignorato ogni restrizione, presentandosi ieri sera davanti all’abitazione della donna, minacciandola e tentando con violenza di entrare in casa.

Le minacce, secondo quanto denunciato dalla vittima, sarebbero state reiterate e particolarmente gravi, tanto da far temere per la propria incolumità. La donna, terrorizzata, ha immediatamente contattato il numero di emergenza 112.

Nel giro di pochi minuti, i carabinieri sono intervenuti presso l’indirizzo indicato, nel centro cittadino. All’arrivo delle forze dell’ordine, la donna era ancora chiusa nell’appartamento, visibilmente scossa.

La vittima ha riferito che l’ex marito si trovava ancora nelle vicinanze e che sembrava deciso a entrare con la forza. I militari lo hanno infatti individuato poco distante dall’abitazione: l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era in evidente stato di agitazione e ha manifestato atteggiamenti ostili nei confronti dei carabinieri, rendendo necessario il suo immediato fermo.

Durante la formalizzazione della denuncia, la donna ha confermato che non si trattava di un episodio isolato: l’uomo aveva già più volte violato i provvedimenti emessi a sua tutela, mettendo in atto comportamenti minacciosi e aggressivi.

Il 34enne è stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere dell’accusa di violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

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