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Maurizio Casagrande lancia un appello: “Salviamo il Teatro Minerva di Boscoreale”

Napoli – «A Boscoreale c’è un teatro che si chiama Minerva. Un posto magico, dove arte e bellezza si incontrano. Ma ora rischia di chiudere, e non possiamo permetterlo». A lanciare l’allarme è l’attore Maurizio Casagrande, che con un appello pubblico chiede sostegno per salvare lo storico teatro cittadino.

Casagrande ha raccontato di aver calcato il palcoscenico del Minerva qualche anno fa, partecipando a una serata quasi a titolo gratuito, spinto dal desiderio di supportare un presidio culturale del territorio: «Mi è piaciuto entrare in quel mondo di arte e magia, ed è un posto che mi piace sapere che esiste e nel quale, ogni tanto, torno volentieri».

“La chiusura di un teatro è una sconfitta per tutti”

Il rischio chiusura, però, incombe. E l’attore sottolinea quanto sarebbe grave la perdita di un luogo dedicato alla cultura: «Quando chiude un teatro è un fallimento per tutta la società. Significa che un posto in cui le nostre menti possono crescere lascia spazio, magari, a un supermercato o a qualcosa che sicuramente non nutre l’intelletto».

Conclude con un invito a mobilitarsi: «Aiutiamo le nostre menti a continuare a crescere, salviamo il Teatro Minerva di Boscoreale».

Capri, riapre via Krupp: la storica strada panoramica torna accessibile da sabato 12 aprile

Capri– Riaprirà al pubblico domani, sabato 12 aprile alle ore 12, la suggestiva via Krupp, uno dei simboli più affascinanti dell’isola di Capri.

A comunicarlo è il Comune, dopo la conclusione degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante da parte della società Gheller.

La strada sarà accessibile al pubblico tutti i giorni dalle 7 alle 22 fino al 30 giugno, in linea con le limitazioni previste per la tutela dell’area.

Via Krupp, incastonata nella roccia a picco sul mare e affacciata sulla baia di Marina Piccola, rappresenta un capolavoro di ingegneria e paesaggio. Fu voluta a inizio Novecento da Friedrich Alfred Krupp, magnate dell’industria siderurgica tedesca e appassionato di biologia marina.

L’imprenditore fece costruire la strada per raggiungere agevolmente la sua imbarcazione, ormeggiata sotto i Giardini di Augusto, direttamente dalle camere del Grand Hotel Quisisana.

Dopo anni di chiusura a causa del rischio di caduta massi, via Krupp era stata riaperta nel giugno 2023, diventando nuovamente percorribile dai visitatori. Tuttavia, la particolare conformazione geologica del costone richiede frequenti interventi di manutenzione, rendendo necessarie riaperture e chiusure periodiche.

Pomigliano , aggredisce madre e fratello e minaccia l’ex compagna: 46enne arrestato

Un’escalation di violenza ha sconvolto ieri pomeriggio Pomigliano d’Arco, dove un venditore ambulante di 46 anni è stato arrestato dalla polizia municipale dopo aver aggredito la madre di 66 anni e minacciato di morte il fratello.

Il dramma si è consumato nell’area mercatale di via Miccoli, quando una pattuglia, guidata dal colonnello Emiliano Nacar, ha notato un furgone fermo in uno spazio riservato al commercio. Poco lontano, l’uomo, visibilmente alterato dall’assunzione di stupefacenti, stava malmenando la madre e discutendo con il fratello, intervenuto per difenderla.

Davanti agli agenti, il 46enne ha proferito minacce di morte contro il fratello, senza fermarsi nemmeno alla loro presenza. Grazie al rapido intervento della polizia municipale, l’uomo è stato bloccato prima che potesse salire sul furgone, con il quale – secondo quanto ricostruito – intendeva raggiungere l’ex compagna, già vittima in passato delle sue violenze e denunciante, con l’intenzione di ucciderla.

Noti i suoi precedenti per maltrattamenti in famiglia, legati al “codice rosso”, il 46enne è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Madre e fratello, temendo per la loro incolumità a causa dei reiterati episodi di violenza, hanno sporto denuncia-querela.

L’uomo, trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione dei Carabinieri di Marigliano, è in attesa del processo per direttissima previsto per oggi. Intanto, i vigili urbani hanno informato il PM di turno della Procura di Nola e quella di Napoli, per i risvolti legati alle pregresse v

Amalfi si prepara a celebrare la Pasqua con un programma ricco di eventi

Amalfi - La città di Amalfi si prepara a celebrare la Santa Pasqua con un programma di eventi che unisce fede, cultura e antichi riti millenari. Le tradizioni religiose della Settimana Santa saranno rese ancora più suggestive attraverso la teatralizzazione della passione e la spettacolare location dell'Arsenale dell'Antica Repubblica Marinara.

Il Comune di Amalfi, guidato dal Sindaco Daniele Milano, ha organizzato un programma di eventi che valorizza il grande patrimonio antropologico della città e invita alla scoperta della fede più autentica e profonda del popolo amalfitano.

Due grandi eventi saranno di scena ad Amalfi:

"Trentadenari - Processo a Giuda": una pièce teatrale a cura dell'associazione Kaleidos, con un testo inedito di Alfonso Minutolo e la partecipazione della Corale Cantate Domino di Amalfi. Lo spettacolo si terrà lunedì 14 aprile 2025 all'Arsenale della Repubblica.
"La Passione - La storia di Gesù dagli occhi del centurione": un recital interpretato da Sebastiano Somma, con la partecipazione di Melos Ensemble e le voci di Gospel Italian Singers. Lo spettacolo si terrà sabato 19 aprile 2025 all'Arsenale della Repubblica.
La Consigliera con delega alla Cultura e agli Eventi Enza Cobalto ha sottolineato che gli eventi sono stati pensati per rafforzare la proposta culturale di Amalfi, come momento di crescita sociale, di aggregazione e di forte fede.

Il Venerdì Santo, al calare del sole, si terrà la suggestiva processione notturna del Cristo Morto, a cura della Reale Arciconfraternita dell'Addolorata.

Al programma degli eventi si accompagnano le celebrazioni liturgiche, a partire dalla Domenica delle Palme e per tutta la Settimana Santa, fino alla Santa Messa Pontificale di Pasqua in cattedrale.

Castellammare, estorsione ai commercianti: condannati Michele D'Alessandro junior e i complici

Oggi il Gup di Napoli decimo ufficio dott. Marco Discepolo ha emesso il dispositivo di sentenza a carico di D’Alessandro Michele, Di Lieto Matteo, D’Apuzzo Rodolfo, Lucchese Antonio, Di Somma Roberto, Barretta Armando.

Il Gup ha condannato ad anni 5 mesi 9 D’Alessandro Michele, anni 5 mesi 6 per D’Apuzzo Rodolfo, anni 4 mesi 10 per Di Lieto Matteo, anni sei mesi sei per lucchese Antonio per il reato di estorsione, dopo aver escluso l’aggravante delle più persone riunite e quella dell’agevolazione del clan camorristico D’Alessandro, riconoscendo però ed applicando l’ aggravante per il metodo mafioso.

Il Gup ha condannato ad anni 4 mesi 2 Roberto Di Somma escludendo l’aggravante mafiosa, per i reati di riciclaggio, autoriciclaggio ed associazione ceduta alle scommesse clandestine.

Infine il Gup ha condannato a mesi 8 pena sospesa Barretta Armando per il reato di partecipazione all’associazione dedita alle scommesse clandestine.

D’Alessandro Michele difeso dal penalista stabiese Gennaro Somma, così come Di Somma Roberto e Barretta Armando. Il Gup si è riservato per giorni 90 per il deposito delle motivazioni.

Guai per il Napoli: Buongiorno out per tendinopatia all’adduttore. Lo stop non sarà breve

Non arrivano buone notizie dall’infermeria per il Napoli: il difensore Alessandro Buongiorno ha riportato una tendinopatia al muscolo adduttore lungo della coscia destra, come evidenziato dagli esami strumentali ai quali si è sottoposto nelle scorse ore.

A comunicarlo è stato lo stesso club partenopeo, che ha fatto sapere come il calciatore abbia già iniziato l’iter riabilitativo per recuperare dall’infortunio. Lo stop arriva in un momento delicato della stagione, con il tecnico Antonio Conte costretto a rivedere i piani per il reparto difensivo.

I tempi di recupero non sono stati ancora ufficializzati, ma lo staff medico azzurro monitorerà quotidianamente le condizioni del centrale in attesa di un pieno ritorno in gruppo. Le prime previsioni - non ufficiali - parlano comunque di almeno un paio di settimane di stop.

Accusato di diffamazione aggravata nei confronti dell'ex sindaco di Marcianise: assolto

E’ stato assolto per non aver commesso il fatto. E’ questito l’esito del processo penale celebratosi presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Dottssa Montanaro, a carico del giornalista Pino Grazioli.

Era  imputato dei reati di diffamazione a mezzo social, aggravata in quanto commessa nei confronti di Pubblico Ufficiale, l’ex Sindaco di Marcianise Antonello Velardi, nonché ex caporedattore de Il Mattino di Napoli, nonché Campania sport, l'agenzia Rotopress, la Gazzetta dello sport (a Milano), l'Ansa (redazione di Napoli), il Giornale diretto da Indro Montanelli, la Repubblica (sede di Napoli), la Voce, il Tg5 con sede Roma, il Corriere del Mezzogiorno fin dalla fondazione nel giugno del 1997.

Come si ricorderà il Grazioli intervenne a Marcianise perché delle famiglie erano state sfollate dalle proprie abitazioni, tra cui vi era una persona diversamente abile.
Nessuno intervenne se non il parroco e l’ex Consigliere di minoranza del comune di Marcianise Avv. Dario Abbate, che diedero sostegno alle famiglie e al Grazioli.

Durante le sue dirette il giornalista inveii contro l’inattivismo del Sindaco e della sua Amministrazione, tanto da costargli rilevanti accuse di diffamazione aggravata ai danni di un Pubblico Ufficiale, reiterata nel tempo (art. 81-595, commi 1-2-3, cp)
Processo iniziato da una opposizione a decreto penale di condanna cui aveva fatto seguito l’apertura del processo penale, durato quasi sette anni.

La Difesa, rappresentata dall’avvocato Massimo Viscusi, aveva da sempre preannunciato di non valersi di una eventuale prescrizione (che sarebbe scattata a breve).
Ieri il verdetto: assoluzione piena. La Procura, invece, aveva chiesto l’assoluzione per particolare tenuità del fatto

Avellino, eseguito primo intervento di stimolazione cerebrale profonda al "Moscati"

Avellino – Un traguardo storico per l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino: per la prima volta è stata eseguita con successo un’operazione di stimolazione cerebrale profonda (DBS, Deep Brain Stimulation) su una paziente affetta da Malattia di Parkinson in fase avanzata.

L’intervento, realizzato da un team multidisciplinare, rappresenta una speranza concreta per contrastare i sintomi più debilitanti della patologia, come tremori incontrollabili e blocchi motori improvvisi.

Tecnologia all’avanguardia per combattere il Parkinson

La paziente, una 53enne della provincia di Napoli, convive con il Parkinson da vent’anni. Nonostante le terapie farmacologiche, la malattia aveva progressivamente compromesso la sua stabilità motoria, costringendola a fare i conti con movimenti involontari e imprevedibili blocchi.

«La DBS – spiega Armando Rapanà, direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia – prevede l’impianto di microelettrodi in aree specifiche del cervello, individuate grazie a una risonanza magnetica preoperatoria. Un neuroradiologo guida il neuronavigatore, uno strumento che garantisce una precisione millimetrica».

Il sistema funziona come un pacemaker cerebrale: un generatore posizionato sotto la clavicola invia impulsi elettrici agli elettrodi, modulando l’attività neuronale e riducendo i tremori. «L’impianto è completamente invisibile e può essere riprogrammato in remoto, adattandosi all’evoluzione della malattia», aggiunge Rapanà.

Un lavoro di squadra durato un anno

L’intervento è il risultato di un meticoloso percorso di preparazione, avviato circa un anno fa da neurochirurghi, neurologi e neuroradiologi. «Non tutti i pazienti sono candidabili alla DBS – precisa Daniele Spitaleri, direttore della Neurologia –. Agisce sui sintomi, ma non cura la malattia. Tuttavia, permette di ridurre i farmaci e migliorare la mobilità».

Al tavolo operatorio, guidato da Rapanà, hanno partecipato il neurochirurgo Marco Gilone, gli strumentisti Michele Gallo e Angela Cerrone, l’anestesista Angela Iuorio e gli infermieri Sara Andrita e Antonia Sellitto.

Dopo due distinte fasi chirurgiche – l’impianto degli elettrodi e il posizionamento del generatore – la paziente è stata dimessa in buone condizioni. Nei prossimi mesi, i neurologi Giulio Cicarelli e Autilia Cozzolino regoleranno il dispositivo per ottimizzarne l’efficacia.

Un traguardo nella Giornata Mondiale del Parkinson

«Questa innovazione – commenta Renato Pizzuti, direttore generale del "Moscati" – è il modo migliore per celebrare la Giornata Mondiale del Parkinson. Dimostra l’eccellenza dei nostri professionisti e il nostro impegno nel offrire cure all’avanguardia».

Un passo avanti nella lotta al Parkinson, che ad Avellino assume oggi un volto nuovo: quello della tecnologia al servizio della vita.

Preso il ladro seriale di Torre del Greco: è un 42enne pregiudicato di Pianura

Torre del Greco  – È stato identificato e arrestato il presunto autore di una serie di furti in appartamento avvenuti a Torre del Greco nel gennaio scorso. Si tratta di un uomo di 42 anni, residente nel quartiere Pianura di Napoli, già noto alle forze dell’ordine.

Per lui è scattata un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina. Denunciato anche un complice, un 27enne.

Le indagini sono partite dalla denuncia di due cittadini, derubati nelle rispettive abitazioni il 15 gennaio. In uno dei due furti, i ladri avevano portato via 10.000 euro in contanti e monili in oro per un valore di circa 7.000 euro. Nell’altro caso, il bottino ammontava a 1.500 euro e alcuni accendini d’oro.

L’identificazione grazie a video e celle telefoniche

Gli agenti del Commissariato di Torre del Greco hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza, riuscendo a individuare i veicoli utilizzati dai malviventi per raggiungere la città. Tracciando i loro spostamenti e raccogliendo materiale fotografico, la polizia è riuscita a risalire all’identità dei sospettati.

Determinanti si sono rivelate anche le analisi sui telefoni cellulari sequestrati ai due, già fermati in flagranza per un altro furto avvenuto lo scorso marzo. I tabulati hanno rivelato che, il giorno dei furti, i dispositivi avevano agganciato le celle telefoniche di Torre del Greco, in zone e orari compatibili con quelli dei colpi denunciati.

Il 42enne, ritenuto il principale autore dei furti, è stato quindi posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, dove sconterà la misura cautelare in attesa del processo.

Incidente sull’A1, caos tra Roma e Frosinone: chiuso il tratto, 4 km di coda e feriti gravi

Un violento incidente stradale ha paralizzato questa mattina, poco dopo le 10, l’autostrada A1 Milano-Napoli, al confine tra le province di Roma e Frosinone.
Al chilometro 603, un tamponamento a catena ha coinvolto due camion e tre auto, causando la chiusura del tratto tra i caselli di Ferentino e Colleferro in direzione Roma.

Il bilancio provvisorio parla di diversi feriti, uno dei quali in condizioni critiche, tanto da richiedere l’intervento di un’eliambulanza per il trasferimento urgente in un ospedale della capitale.

Sul posto, la Polizia Stradale di Frosinone sta gestendo le operazioni di soccorso e ricostruzione della dinamica, affiancata dal personale del 118 e di Autostrade per l’Italia. Il traffico è completamente bloccato nel tratto interessato, con una coda di 3 chilometri verso Roma.

Pesanti ripercussioni anche sulla carreggiata opposta, direzione Napoli, dove si registrano 4 chilometri di incolonnamenti per curiosi.

Per chi viaggia verso Roma, l’uscita obbligatoria è al casello di Ferentino. La situazione resta critica e si raccomanda di evitare il tratto, se possibile, in attesa del ripristino della viabilità.

L'amore mio non muore, a maggio il libro e il tour di Saviano

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"Un viaggio attraverso una storia vera che non deve essere dimenticata". Così Roberto Saviano presenta sui social il suo nuovo tour teatrale _L’amore mio non muore_, tratto dall’omonimo libro in uscita il 6 maggio 2025, che segna anche il suo passaggio alla casa editrice Einaudi Stile Libero.

La Storia di Rossella Casini

"Rossella Casini è una giovane studentessa fiorentina che si innamora di Francesco, uno studente fuori sede legato a una famiglia 'ndranghetista, un dettaglio che lei ignora. Quando scopre la verità, è certa di poterlo salvare da un destino già scritto. Crede che l'amore possa essere la forza capace di cambiare tutto. Ma questa fede incrollabile si scontra con una realtà più feroce di quanto avesse mai immaginato", racconta Saviano.

Le Date del Tour Teatrale

Saviano aggiunge: "Non vedo l’ora di incontrarvi. Ci vediamo a teatro!"
Il tour prenderà il via il 12 maggio da Milano, presso il Teatro Arcimboldi, e proseguirà con le seguenti tappe:

- Bologna, 20 maggio – @teatroduse
- Torino, 22 maggio – @teatrocolosseo
- Genova, 4 giugno – @politeamagenovese
- Roma, 12 giugno – Auditorium della Conciliazione
- Napoli, 14 ottobre – @teatro_augusteo_napoli

I biglietti sono già disponibili online sulle principali piattaforme di ticketing e presso i botteghini dei teatri.

Il Romanzo: Una Storia Vera e Drammatica

Il romanzo, preordinabile da oggi, 10 aprile, racconta una storia vera definita da Saviano come una "storia impossibile".
Rossella Casini ha poco più di vent’anni, vive a Firenze ed è cresciuta in una famiglia amorevole. La sua vita tranquilla viene sconvolta dall’incontro con Francesco: tra i due nasce un amore intenso, diverso da tutto ciò che avevano vissuto prima.

La Verità e la Tragedia

Dopo un primo periodo felice, Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una potente ‘ndrina della Piana di Gioia Tauro.
Il 22 febbraio 1981, Rossella sparisce misteriosamente, dopo aver annunciato il proprio rientro a casa. Nessuno la rivedrà più.
Sebbene il corpo non sia mai stato ritrovato, lo Stato italiano la riconosce come vittima della ‘ndrangheta.

Nascono quattro Ecomusei in Campania: il patrimonio delle comunità si fa sistema

Quattro nuovi ecomusei, quattro anime della Campania che diventano ufficialmente parte del sistema culturale regionale: la Regione Campania, con l’applicazione della Legge Regionale 13/2023, ha infatti riconosciuto come Ecomusei: MOSS – Ecomuseo diffuso di Scampia (Napoli), Ecomuseo dei Picentini – Le Terre della Felicità (Salerno), Transluoghi – Ecomuseo del Bussento Contemporaneo (Salerno) e ECuRu – Ecomuseo delle Cucine Rurali dell’Alta Irpinia (Avellino).

Un mosaico di esperienze territoriali che, mercoledì 16 aprile alle ore 11.00, si racconteranno alla cittadinanza e alle istituzioni presso il Centro Chikù di Largo della Cittadinanza Attiva, a Napoli, nel cuore di Scampia, sede del MOSS e dell’associazione chi rom e…chi no. Sarà l’occasione per presentare al pubblico il patrimonio, materiale e immateriale, che questi ecomusei rappresentano, tra installazioni, percorsi comunitari, tradizioni vive e nuovi sguardi sul paesaggio.

L’evento vedrà la partecipazione delle principali figure istituzionali regionali: Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio Regionale e promotrice della legge sugli ecomusei, Felice Casucci, assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo, e Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura. Previsti anche interventi delle scuole e delle reti territoriali che hanno reso possibile la nascita di queste realtà.

La legge sugli ecomusei ha formalmente riconosciuto anni di lavoro silenzioso e capillare svolto dalle comunità locali per custodire, tramandare e valorizzare i beni – tangibili e intangibili – che fanno la vera ricchezza di territori spesso considerati marginali. Luoghi che oggi si candidano a diventare hub culturali diffusi, capaci di attrarre visitatori, generare riflessione e stimolare nuove forme di formazione e lavoro.

Non si tratta semplicemente di musei, ma di spazi vivi, in cui memoria, arte pubblica, paesaggio e sostenibilità si intrecciano in una rete dinamica di relazioni. Gli ecomusei si propongono così come motori di cambiamento, attivatori di processi sociali, strumenti di resilienza e narrazione in grado di affrontare le sfide contemporanee restando connessi con le radici. L’incontro del 16 aprile sarà anche un momento di convivialità e scambio: al termine, aperitivo a cura de La Kumpania, per assaporare letteralmente il gusto di una cultura che nasce dai territori e li trasforma.

Scommesse illegali, bufera sulla Serie A: indagati una dozzina di calciatori, tra loro Fagioli, Zaniolo e Tonali

Milano– Una nuova scossa attraversa il mondo del calcio italiano. L’inchiesta condotta dalla Procura di Milano su un vasto giro di scommesse clandestine online coinvolge una dozzina di calciatori, alcuni dei quali militano o hanno militato nella massima serie.

L’accusa: aver scommesso su piattaforme illegali non autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le puntate, secondo le prime indiscrezioni, non riguarderebbero partite di calcio, ma giochi d’azzardo come poker e altri tavoli online.

Tra i nomi più noti iscritti nel registro degli indagati spiccano quelli di Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo, Weston McKennie, Raoul BellanovaAngel Di Maria. Accanto a loro, compaiono anche Mattia Perin, Alessandro Florenzi, Samuele Ricci, Leandro Paredes e altri, coinvolti a vario titolo nell’indagine.

Per alcuni, l'accusa è aggravata dal fatto di aver pubblicizzato le piattaforme illegali tra colleghi e conoscenti, contribuendo alla diffusione del fenomeno nel mondo calcistico. Gli atti dell’indagine, che fanno riferimento a fatti avvenuti fino al 2023, sono al vaglio della procura che sta ricostruendo il giro d’interessi e le eventuali responsabilità individuali.

Una febbre pericolosa: il lato oscuro del professionismo

Il caso solleva interrogativi inquietanti sulla fragilità del sistema calcio, dove anche atleti di alto livello, milionari e apparentemente immuni dalle tentazioni, finiscono risucchiati nel vortice del gioco illegale. Non è solo una questione penale o regolamentare: è un problema culturale.

In un ambiente dove lo stress da prestazione, la pressione mediatica e il culto della competizione sono all’ordine del giorno, l’azzardo diventa una via di fuga, spesso sottovalutata, a volte taciuta. Il fenomeno richiama alla mente altri casi eclatanti degli ultimi anni, che hanno già scosso la credibilità del calcio italiano.

La recidiva di certi comportamenti, unita all’apparente leggerezza con cui alcuni giocatori avrebbero pubblicizzato siti illegali, pone una questione più profonda: quali strumenti ha oggi il calcio per educare i suoi protagonisti a una responsabilità non solo sportiva, ma anche etica e legale?

Serve una risposta forte

Il calcio italiano non può più limitarsi a risposte episodiche. Serve un sistema preventivo serio, che parta dalle giovanili e coinvolga club, federazioni e istituzioni. Perché dietro ogni giocatore c’è un esempio per migliaia di giovani tifosi. E se l’esempio è quello di chi cerca l’emozione del rischio fuori dal campo, infrangendo le regole, l’intero sport ne esce sconfitto.

Arbitro 16enne sotto assedio in campo: “Ti ammazziamo”. Intervengono i carabinieri

RIMINI – Una domenica da incubo per un arbitro appena 16enne, aggredito verbalmente e minacciato di morte durante una partita di calcio giovanile del campionato provinciale Under 14.

È accaduto nel Riminese, dove, nel corso della sfida tra Riccione Calcio 1926 e Rivazzurra Calcio, il giovane direttore di gara è stato costretto a chiamare i carabinieri per paura della propria incolumità. A ricostruire l'episodio è stato il giudice sportivo, che ha emesso sanzioni pesanti dopo aver accertato una serie di comportamenti gravissimi da parte dell’allenatore del Rivazzurra, alcuni giocatori e persino tifosi.

Le offese, definite nel provvedimento come “oscenità irriferibili e lesive della dignità dell’arbitro”, sono state così gravi da generare panico nel giovane, già in difficoltà per la gestione di un match infuocato. Il peggio è arrivato a fine partita. L'allenatore del Rivazzurra, già espulso durante l’incontro, ha rifiutato di stringere la mano all’arbitro e ha proseguito con insulti pesanti, tirando in mezzo anche i familiari del ragazzo.

Alcuni suoi giocatori e diversi sostenitori hanno rincarato la dose, arrivando perfino a minacciarlo di morte, come riportato dai media locali. Solo l’arrivo dei carabinieri ha riportato la calma. Le conseguenze disciplinari sono state immediate: 800 euro di multa al Rivazzurra Calcio, 10 giornate di squalifica all’allenatore, tre giornate a due giocatori e una giornata a un altro giocatore del Rivazzurra e a un tesserato del Riccione.

Prende 60mila euro dallo Stato per stare a casa, ma lavora lo stesso: nei guai una prof dell’Avellinese

SOLOFRA (AVELLINO) – Ha percepito oltre 60mila euro di congedi retribuiti per assistere un familiare con disabilità, ma nel frattempo avrebbe continuato a esercitare la propria attività di libera professionista.

A finire nel mirino della Guardia di Finanza di Solofra è una docente in servizio presso istituti scolastici pubblici della provincia di Avellino. L’indagine, condotta d’iniziativa nell’ambito del contrasto agli sprechi di denaro pubblico, ha portato alla segnalazione della professionista all’autorità giudiziaria per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. Parallelamente, è stata interessata anche la Procura regionale della Corte dei Conti per un ipotetico danno erariale stimato in oltre 60mila euro.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, la docente ha beneficiato di oltre 700 giorni di congedo straordinario retribuito, usufruendo delle tutele previste dalla Legge 104 del 1992 per l’assistenza a soggetti con handicap grave. Tuttavia, nel periodo in cui era formalmente assente dall’attività scolastica, avrebbe continuato a svolgere prestazioni professionali, generando redditi extra in violazione delle norme che impongono l’incompatibilità con qualsiasi altra attività lavorativa durante il congedo.

Al Teatro dei Piccoli di Napoli, la fine della stagione tra bolle di sapone, pagliacciate e magie nuove di Michele Cafaggi

Un uomo vestito di tutto punto arriva sul palco del Teatro dei Piccoli di Napoli, pronto per il suo spettacolo. È uno specialista di "bolle di sapone", ma ecco il colpo di scena: ha dimenticato i suoi attrezzi! Ma non si dispera, anzi, decide di affrontare l'imprevisto con il suo ingegno, creando con le bolle di sapone gli oggetti più strani. E non solo: dovrà anche vedersela con un enorme mostro schiumoso che, alla fine, si scoprirà essere meno terribile di quanto sembri.

### Lo spettacolo "SONOSOLO"

Domenica 13 aprile alle ore 11, il sipario si alzerà per "SONOSOLO. sono solo bolle di sapone", uno spettacolo comico e senza parole che promette di stupire. Prodotto da studio TA-DAA! di Milano e Teatro Gioco Vita di Piacenza, questo show è un mix di clownerie e magie nouvelle. **"Lo stupore è dietro l’angolo o nascosto in una vecchia valigia di cartone e, frugando bene nelle tasche, capita anche di trovare un pensiero smarrito o semplicemente un sorriso"**. La regia è affidata a Ted Luminarc, con musiche originali di Davide Baldi e disegno luci e scenografie di Izumi Fujiwara.

### Date aggiuntive e coinvolgimento scolastico

Lo spettacolo verrà replicato anche nelle mattine del 14 e 15 aprile per le classi delle scuole dell’infanzia e primaria. Gli studenti diventeranno protagonisti anche nel maggio 2025, durante la rassegna di teatro della scuola MAGGIO ALL’INFANZIA 2025, parte del progetto speciale di Casa del Contemporaneo e Le Nuvole TEATRO SCUOLA VEDERE FARE, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Lo show di domenica 13 aprile segna la conclusione di una stagione artistica ricca e variegata per bambini e famiglie, organizzata da Casa del Contemporaneo/Le Nuvole, I Teatrini, Progetto Sonora in collaborazione con il Comune di Napoli e la Mostra d'Oltremare. **"Siamo fieri e felici di aver condotto una nuova stagione artistica, come sempre molto intensa, in questo spazio storico della città. In una contemporaneità così fragile, è responsabilità comune assicurare una proposta culturale stabile nella quale bambini e ragazzi, insieme alle famiglie e alla scuola, possano riconoscere una sincera accoglienza e un aperto dialogo intorno ai temi della loro quotidianità. Un confronto fra generazioni che come operatori è sempre una crescita reciproca, un’esperienza che prosegue ben oltre il tempo della visione degli spettacoli"**.

I biglietti, a posto unico, costano 9 euro. L'ingresso al teatro può avvenire da Viale Usodimare (pedonale) o da Via Terracina (consigliato nei festivi, con Quick Parking convenzionato). Per prenotazioni, chiamare il 08118903126 o il 3270795871 (entrambi anche su whatsapp) o inviare una email a info@teatrodeipiccoli.it. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.teatrodeipiccoli.it.

Dal 16 aprile in libreria il nuovo romanzo dell'autrice salernitana Rossella Cerrone

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Dal 16 aprile i lettori potranno avventurarsi nel nuovo romanzo di Rossella Cerrone, “Un passo oltre le nuvole” (Marlin editore). La trama si sviluppa attorno alle tumultuose esperienze di Nina, una scrittrice la cui vita è segnata da un amore fallito. La storia si snoda attraverso un viaggio emozionale ricco di riflessioni sulla scoperta di sé, l'indipendenza femminile e la forza dell'amicizia, sfidando audacemente pregiudizi e stereotipi sociali.

La Presentazione Ufficiale

La prima presentazione del libro avrà luogo il 16 aprile alle 10 presso il Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, in un evento che coinvolgerà le scuole superiori locali e il Lions Salerno Arechi. Dopo i saluti istituzionali dei consiglieri, l'autrice dialogherà con la giornalista Barbara Cangiano, promettendo un incontro ricco di spunti di riflessione e interazione.

Un Viaggio di Riscoperta

Nina è un personaggio complesso, bloccata tra le macerie di una relazione distruttiva e l'imminente promozione del suo ultimo romanzo. “Una volta arrivata in cima, dopo aver viaggiato a lungo e vissuto esperienze stimolanti, avrà una limpida visuale” e non mancherà di affrontare le sfide di una società che spesso sminuisce il valore femminile. La sua avventura la condurrà attraverso scenari esotici come le Piramidi, Pechino, Marrakech e l'Havana, dando vita a un racconto che si offre come un volo verso la libertà e la realizzazione personale.

Le Parole di Diego De Silva

Per arricchire l’anticipazione, il rinomato scrittore Diego De Silva ha fornito un suo giudizio sul romanzo: "l diario di viaggio di un’arrampicatrice esistenziale, che disfa il palinsesto di una vita per toccare una vetta di cui non sa nulla. Non ha idea di cosa vedrà, una volta in cima; ma più sale, più si fa strada, dentro e dinanzi a lei, la certezza di potersi scoprire finalmente libera". Una opinione che sottolinea la profondità e la complessità del tema trattato nel libro. Rossella Cerrone ha dichiarato: “Il mio romanzo racconta la storia di una scrittrice disillusa che per spazzare lontano le nuvole, oltre le quali l’aspetta una rinascita emotiva, deve intraprendere un percorso di ricostruzione identitaria”. Un'opera che promette di sfidare norme e conferenze generazionali attraverso una geografia ricca di sentimenti, esperienze e resilienza. La scrittrice, originaria di Salerno e con un background internazionale, si prepara a conquistare lettori con la sua penna e visione unica.

Trentola Ducenta, blitz dei Carabinieri in un minimarket: sequestrati 127 chili di alimenti e attività sospesa

TRENTOLA DUCENTA (CE) – Un nuovo intervento a tutela della salute pubblica ha portato alla chiusura immediata di un minimarket nel comune di Trentola Ducenta, nel casertano: nella mattinata di ieri, i Carabinieri della locale stazione, con il supporto del personale dell’ASL di Caserta, hanno effettuato un’ispezione a sorpresa nell’esercizio commerciale, rilevando una situazione allarmante.

All’interno del minimarket, situato in un’area centrale del paese, i militari hanno accertato gravi carenze igienico-sanitarie, in particolare nei locali adibiti allo stoccaggio degli alimenti. Ma non solo: l’attività non risultava nemmeno collegata alla rete elettrica, condizione che rendeva impossibile la corretta conservazione dei prodotti deperibili.

Durante il controllo, sono stati rinvenuti 127 chili di alimenti di origine animale in pessime condizioni igieniche e privi delle necessarie informazioni per la tracciabilità, come previsto dalle normative sanitarie. Tutti i prodotti sono stati sottoposti a sequestro. Alla luce delle gravi irregolarità riscontrate, i Carabinieri hanno disposto l’immediata sospensione dell’attività di vendita al dettaglio.

Tre medici smentiscono la scelta di operare Maradona: "L’intervento alla testa non era necessario"

Buenos Aires – L’operazione al cervello cui fu sottoposto Diego Armando Maradona poco prima della sua morte “non era necessaria”. È quanto hanno dichiarato tre medici dell’ospedale Ipensa di La Plata nel corso del processo che vede imputati sette operatori sanitari per la morte del fuoriclasse argentino, scomparso il 25 novembre 2020.

Durante la decima udienza del procedimento, il primario di neurochirurgia Guillermo Burry ha affermato che, dopo il ricovero del Pibe de Oro il 2 novembre, “il paziente doveva restare sotto osservazione, ma non andava operato”.

La TAC effettuata in quel momento aveva evidenziato un ematoma subdurale, che Burry ha definito “piccolo e lieve”, non tale da richiedere un intervento chirurgico d’urgenza.

A fargli eco è stato il neurologo Martin Cesarinni, anch’egli in servizio all’Ipensa, secondo cui “Maradona non presentava alcuna emergenza neurochirurgica”.

Il pressing di Luque

Secondo la ricostruzione offerta dal dottor Marcos Correa, uno dei medici dell’équipe, il campione fu informato dell’ematoma e gli venne consigliato di non operarsi. Tuttavia, il suo medico personale, Leopoldo Luque, avrebbe spinto per l’intervento dopo aver visionato gli esami.

“Mi sono rifiutato di operarlo,” ha spiegato Burry in aula. “Come responsabile dell’area ho deciso che non era il momento adatto: c’erano altre priorità e Maradona non era stato ancora valutato da un cardiologo. Non era pronto.”

Nonostante ciò, Luque ha continuato a insistere e, senza consultare i familiari, ha organizzato il trasferimento del calciatore alla Clinica Olivos, dove il 3 novembre è stato sottoposto all’operazione, l’ultima prima della sua morte avvenuta poche settimane dopo.

“Non stava bene, ma nessuno lo ascoltava”

A confermare le precarie condizioni di Maradona è stato anche il dottor Tunessi, traumatologo dell’Ipensa. “Quel giorno l’ho visto male: dimagrito, di cattivo umore, barcollava. Quando gli ho chiesto se avesse bisogno di qualcosa, mi ha risposto: ‘Me ne vado, non sto bene’.”

Il giorno successivo, riferisce Tunessi, fu proprio Luque a cercarlo per chiedere un ricovero all’Ipensa, affermando che “nessuno lo vedeva bene”.

I sette imputati

Oltre a Luque, sul banco degli imputati ci sono la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Díaz, la dottoressa Nancy Forlini (coordinatrice per Swiss Medical), il medico Pedro Di Spagna, il coordinatore infermieristico Mariano Perroni e l’infermiere Ricardo Almirón.

Tutti sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo con dolo eventuale. Il processo, iniziato lo scorso mese, continua a fare luce sugli ultimi giorni di vita del campione e sulle presunte negligenze mediche che potrebbero averne causato la morte.

Metro Linea 2, corse straordinarie dopo Napoli-Empoli: sette treni in più per il deflusso dei tifosi

Corse metropolitane straordinarie sulla Linea 2 dopo il fischio finale di Napoli-Empoli, il match di Serie A in programma lunedì 14 aprile alle 20:45 allo stadio Diego Armando Maradona.

Trenitalia, in accordo con Regione Campania e Comune di Napoli, ha annunciato il potenziamento del servizio ferroviario per facilitare il deflusso dei tifosi al termine della partita. Saranno sette le corse supplementari previste dalla stazione di Napoli Campi Flegrei, per un totale di circa 3.400 posti aggiuntivi. Di queste, cinque treni saranno diretti verso Napoli San Giovanni-Barra e due verso Pozzuoli.

Trenitalia invita i tifosi ad acquistare il biglietto in anticipo: sarà consentito l’accesso ai treni solo a chi esibirà un titolo di viaggio valido. Il personale ferroviario, affiancato dalle Forze dell’Ordine, coordinerà l’afflusso e guiderà i passeggeri verso i treni in partenza. La biglietteria della stazione di Napoli Campi Flegrei rimarrà eccezionalmente aperta fino al termine dell’evento.

Previsti anche presidi di assistenza alla clientela e sicurezza nelle stazioni di Napoli Piazza Garibaldi e Napoli Campi Flegrei. La stazione di Piazza Leopardi, invece, chiuderà alle 22:30. Un piano straordinario pensato per evitare disagi e garantire un rientro più fluido ai tanti tifosi azzurri che affolleranno Fuorigrotta per sostenere la squadra.

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