Secondigliano, Vincenzo Nocerino e la giovane fidanzata iraniana uccisi dal monossido di carbonio

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Un dramma, una tragedia di cui i genitori di Vincenzo Nocerino, 25 anni non sanno darsi una spiegazione.

Il giovane è morto insieme alla sua giovane fidanzata, poco più che ventenne di origini iraniane e che si trova a Napoli per ragioni di studio.

I due corpi, nudi, sono stati rinvenuti dal padre di Vincenzo questa mattina alle 8:30, distesi sui sediolini dell’auto. Erano nel garage di via in Prima traversa fosso del Lupo a Secondigliano. La scena straziante ha gettato il padre nella disperazione più profonda.

    Ancora non sono state diffuse le generalità della ragazza. Le autorità stanno cercando di contattare la sua famiglia.

    Le cause del decesso non sono ancora chiare. L’ipotesi più probabile è l’intossicazione da monossido di carbonio, fuoriuscito dall’auto lasciata accesa per riscaldarsi. La coppia, che potrebbe essersi chiusa nel garage per intimità, non si sarebbe accorta del gas velenoso.

    I carabinieri stanno indagando sull’accaduto per ricostruire la dinamica dei fatti e chiarire tutti i punti oscuri.

    La tragedia lascia sgomenta la comunità e pone l’accento sui pericoli del monossido di carbonio, un gas inodore e incolore che può essere fatale.

    La famiglia di Vincenzo Nocerino è distrutta dal dolore. Un dolore immenso che non trova parole per descrivere una perdita così tragica e prematura.

     



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